Edison ha deciso di alzare il tiro nell’area ternana con l’avvio di un ambizioso progetto: un parco fotovoltaico che sorgerà nei pressi del quartiere ex Polymer. Un passo decisivo per rafforzare l’offerta energetica locale, già sostenuta dalla centrale a turbogas attiva da tempo. L’obiettivo è chiaro: energia pulita per le aziende del polo chimico, un mix di innovazione e sostenibilità che potrebbe trasformare la zona in un nuovo motore produttivo.

Ex Polymer, energia rinnovabile e imprese locali: una sinergia vincente

Il nuovo impianto fotovoltaico targato Edison produrrà energia che verrà immessa nella rete nazionale, ma soprattutto alimenterà le imprese del distretto chimico ternano. Sergio Cardinali, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Terni, ha confermato che le aziende locali potranno usufruire di un’agevolazione rilevante: uno sconto del 30% sull’energia consumata. Questo risparmio è reso possibile dai costi ridotti per il trasporto dell’elettricità, che viene prodotta direttamente sul territorio. Una prospettiva concreta per le imprese, che potranno ridurre le loro spese energetiche e investire in crescita e innovazione.

Secondo Cardinali, “Un valore aggiunto che è stato concretizzato nel corso degli anni grazie alla mobilitazione delle forze sociali e del territorio”. Ha inoltre ricordato: “Il vantaggio è legato ad una produzione energetica presente in loco”.

L’incontro con Novamont: nuove prospettive per il polo chimico

Entro la fine del mese, l’assessore Cardinali incontrerà i vertici di Novamont, una delle aziende di riferimento per la chimica verde, ora parte del gruppo Eni. L’obiettivo del confronto sarà capire quali possano essere le ricadute per il polo chimico di Terni, soprattutto alla luce del piano industriale di Novamont. Come dichiarato dall’assessore, “Avvierò un’interlocuzione con loro per capire i contenuti del piano industriale e quali ricadute avrà su Terni”.

Si tratta di un incontro atteso con interesse, considerando che Novamont è uno dei player principali in Italia per quanto riguarda l’economia circolare e la sostenibilità. Le sinergie tra l’azienda e il nuovo progetto fotovoltaico potrebbero aprire nuove possibilità per il rilancio del polo chimico.

Rilancio del polo chimico: fondi e nuove opportunità

Il rilancio dell’area industriale ternana non si ferma qui. Sul piatto ci sono ben 15 milioni di fondi regionali destinati a migliorare le strutture del polo ex Polymer, confermati dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Le risorse, già allocate, rappresentano una boccata d’ossigeno per le aziende locali, che potranno beneficiare di miglioramenti infrastrutturali e potenziali nuovi investimenti. Cardinali ha sottolineato: “Ci sono a disposizione i 15 milioni che la presidente Tesei ha confermato anche nell’ultimo incontro che abbiamo avuto a palazzo Donini”. Ha inoltre ribadito che diverse imprese sono pronte a ripartire, mentre altre potrebbero unirsi al rilancio del polo.

Il futuro del polo chimico ex Polymer, dunque, sembra sempre più vicino a una vera e propria rinascita. Tra incentivi energetici e fondi pubblici, il territorio si prepara a vivere una nuova stagione di sviluppo. Le imprese avranno la possibilità di sfruttare al massimo queste opportunità, con l’energia solare a fare da traino per la ripresa industriale.

La zona ex Polymer di Terni rappresenta un capitolo importante nella storia industriale della città. Un tempo simbolo della chimica italiana, oggi è al centro di un progetto di rinascita. Nel secolo scorso, lo stabilimento della Polymer era famoso per la produzione di materiali plastici innovativi, come il polipropilene isotattico, scoperto dal premio Nobel Giulio Natta. Questo ha contribuito a fare di Terni un centro strategico per l’industria della plastica, con impieghi legati soprattutto alla produzione di imballaggi, sacchetti per la spesa e pannolini​.

Negli ultimi decenni, però, l’area ha vissuto un periodo di declino, con la chiusura di numerosi impianti e la perdita di molti posti di lavoro.