02 Nov, 2025 - 08:10

Ex Officine Umbertide, futuro in transito: salvi i 103 lavoratori, ipotesi museo o magazzino per l’area dismessa

Ex Officine Umbertide, futuro in transito: salvi i 103 lavoratori, ipotesi museo o magazzino per l’area dismessa

Il futuro delle ex Officine Busitalia di Umbertide si muove su nuovi binari. Tutti i 103 lavoratori - tra macchinisti, capotreni, addetti alle officine e personale indiretto - passeranno a Trenitalia senza perdite occupazionali. Mentre per gli spazi dismessi prende corpo l’idea di un museo delle ferrovie o di un magazzino del gruppo Ferrovie dello Stato, come proposto dalla Filt Cgil Umbria.
Un cambiamento definito “storico” dal segretario generale Ciro Zeno, che parla di una transizione complessa ma carica di opportunità per i lavoratori umbri.

“Stiamo seguendo passo passo l’evoluzione del passaggio delle attuali maestranze da Busitalia a Trenitalia” ha spiegato Zeno. “Parliamo di 103 unità che transiteranno interamente in Trenitalia. È un processo complesso ma sul quale riponiamo fiducia, perché porterà un miglioramento in termini remunerativi e di qualità del lavoro”.

Secondo la Filt Cgil, il cambio di azienda rappresenta un avanzamento nelle tutele e nelle condizioni contrattuali. “Basti un solo esempio - ha osservato Zeno - in Trenitalia non c’è cassa integrazione. È un segnale importante per una regione che da anni vive un lento declino occupazionale. In questo caso possiamo dire con orgoglio che nessuno perderà il posto”.

Passaggio a Trenitalia, salvi tutti i posti e migliori condizioni per i lavoratori umbri

Il trasferimento delle maestranze offrirà anche vantaggi personali. “Questo passaggio creerà miglioramenti di vita per molti, perché la sede di lavoro sarà più vicina alle famiglie. Per chi dovrà spostarsi, sono in corso interlocuzioni con le istituzioni regionali per garantire condizioni sostenibili” ha aggiunto Zeno.

L’accordo raggiunto prevede una libertà di scelta sulle nuove mansioni. “I lavoratori potranno optare per i ruoli di capotreno, macchinista o assistente in biglietteria e nei controlli a bordo. Le nuove assegnazioni saranno distribuite tra Perugia, Terni e Foligno.

Il sindacato non intende abbassare la guardia. “Se anche un solo lavoratore dovesse avere problemi, ci saremo. È un nostro impegno diretto e costante” ha ribadito il segretario Filt.

Questo trasferimento sarà anche un rinforzo per Trenitalia sul piano operativo, consentendo di potenziare i servizi delle linee Perugia-Todi-Terni e Perugia-Umbertide-Sansepolcro. “Il trasporto su ferro in Umbria si sta vivacizzando e noi siamo ottimisti” ha concluso Zeno.

Umbertide chiude un secolo di storia ferroviaria: ipotesi museo o magazzino per l’ex officina

La chiusura delle officine segna la fine di un’epoca. “Più di cento anni di storia ferroviaria a Umbertide probabilmente andranno a tramontare e questo ci dispiace” ha ammesso Zeno. La decisione è legata alla dismissione dei treni diesel e alla conseguente mancanza di attività manutentiva che avrebbe reso inutile la struttura.

Ma la Filt Cgil Umbria guarda avanti. “Vorremmo che quegli spazi non venissero abbandonati - ha detto Zeno - ma valorizzati. Si potrebbe realizzare un museo delle ferrovie, vista la tradizione storica dell’Umbria, oppure destinarli a magazzino per una delle aziende del gruppo FS”.

Il segretario ha poi lanciato un appello alla politica regionale: “Chiediamo che non si faccia sciacallaggio politico. Qui si parla della dignità di lavoratori e famiglie, non di propaganda”.

Polemica politica: Michelini (PD) e Melasecche (Lega) si scontrano sulla gestione dell’ex officina FCU

1762067401_michelini-melasecche.webp

Sul destino dell’ex officina si è accesa una polemica politica tra Partito Democratico e Lega. La consigliera Letizia Michelini ha sottolineato che “i processi oggi in corso sono stati avviati dalla precedente Giunta regionale e l’attuale amministrazione si trova a gestirne le conseguenze”.
Michelini ha aggiunto che la Regione Umbria “segue con la massima attenzione l’evolversi della situazione, in stretto contatto con i sindacati, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia. L’obiettivo resta la tutela dei lavoratori e la garanzia di soluzioni sostenibili e di prospettiva”.

Replica durissima del capogruppo leghista Enrico Melasecche, che ha accusato la consigliera dem di “profonda ignoranza sui temi ferroviari”. “Fare promesse in campagna elettorale sul mantenimento dell’officina, quando i treni diesel erano già destinati alla dismissione, significa mistificare la realtà” ha dichiarato.

Melasecche ha poi rivendicato il lavoro del centrodestra: “Abbiamo ereditato una rete ferroviaria prossima alla chiusura e l’abbiamo rilanciata trovando fondi, progetti e aprendo cantieri. I lavori tra Terni e Ponte San Giovanni sono quasi conclusi e in primavera si passerà alla tratta Città di Castello-Sansepolcro.

Sul fronte occupazionale, l’assessore ha chiarito che “tutti i lavoratori potranno proseguire la carriera a Foligno, con vantaggi professionali ed economici, grazie all’accordo per il passaggio da Busitalia a Trenitalia.

Il dibattito politico resta acceso, ma il quadro sindacale appare solido: nessun esubero, nuove opportunità professionali e un progetto di riqualificazione per un sito che ha segnato la storia industriale di Umbertide.
La sfida, ora, sarà trasformare una chiusura in un’occasione di rilancio e memoria, restituendo a quel luogo simbolico una nuova funzione al servizio del territorio e della sua identità ferroviaria.

AUTORE
foto autore
Federico Zacaglioni
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE