Una giornata importante quella di ieri per le ferrovie dell’Umbria. Sono infatti tornati a viaggiare i treni lungo i binari dell’ex FCU, la Ferrovia Centrale Umbra. I lavori avviati lo scorso 15 giugno si sono conclusi come da programma ed è stata riaperta la tratta che collega la stazione di Città di Castello con quella di Perugia Ponte San Giovanni. A renderlo noto è RFI – Rete Ferroviaria Italiana, la principale società del Gruppo FS Italiane. I numeri sono importanti: l’investimento totale ammonta a 45 milioni di euro. Mentre ogni giorno sui cantieri sono state impiegate circa 180 persone, fra personale di RFI e delle ditte appaltatrici.
EX FCU: ritornano a viaggiare i treni nel nord dell’Umbria
I lavori lungo l’ex FCU hanno riguardato il potenziamento tecnologico della linea e la sua preparazione in vista dell’attivazione del nuovo sistema ERTMS/L2 (European Rail Transport Management System di Livello 2) che consentirà di avere la trazione elettrica sull’intera linea. Una grande novità per la vecchia CFU che così potrà dire definitivamente addio alla vecchia alimentazione diesel. I miglioramenti puntano a un più completo sviluppo tecnologico e prestazionale della linea. Verrà così garantita una maggiore regolarità del servizio ferroviario ed un incremento della capacità della rete, con benefici in termini di puntualità ottimizzando i tempi di viaggio. Oltre a determinare risultati notevoli in termini di sostenibilità ambientale.
RFI sottolinea che anche la scelta del periodo di esecuzione dei lavori non è stata casuale, ma attenta a generare il minor disagio possibile per i viaggiatori. Il periodo estivo è infatti quello durante il quale si abbassa la richiesta di mobilità e per tutta la durata del cantiere sono stati messi a disposizione dei bus sostitutivi.
I lavori nel dettaglio
Come anticipato, gli interventi di RFI sono stati propedeutici all’introduzione del nuovo sistema ERTMS che è attualmente il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo della marcia dei treni. In particolare sono stati realizzati nuovi fabbricati e adeguati quelli esistenti per la prossima introduzione del sistema. Contestualmente sono stati demoliti i vecchi magazzini merci e costruiti fabbricati tecnologici, in grado di accogliere le nuove funzionalità della linea.
Si è provveduto alla predisposizione per l’installazione delle antenne GSM-R per la radiopropagazione dei segnali terra-treno. Realizzati anche lavori di risanamento e conservazione, ove possibile, delle opere idrauliche della tratta Umbertide-Città di Castello. Inoltre è stata completata l’installazione della nuova linea elettrica di contatto nella tratta Perugia S. Anna e Perugia Ponte San Giovanni. Parallelamente è stata riattivata e rialimentata la linea nella tratta tra Città di Castello e Perugia Ponte San Giovanni. Infine, sono stati eseguiti i lavori di manutenzione straordinaria sui deviatoi e i binari nelle Stazioni di Ponte Pattoli e Pierantonio.
Il sistema Ertms: di cosa si tratta
Il più volte citato Ertms è un innovativo sistema che consente una ottimizzazione internazionale del traffico ferroviario. Si tratta di uno standard su base europea nato per garantire l’interoperabilità tra operatori ferroviari di diversa provenienza. L’Ertms sostituirà quindi i numerosi sistemi di circolazione delle varie reti ferroviarie, spesso tra loro incompatibili. Come sottolineato da RFI, l’Ertms garantisce ai treni di diversi Paesi, la possibilità di “circolare senza soluzione di continuità su tutte le linee europee che ne sono dotate ed è capace di garantire la circolazione in sicurezza dei treni con l’adozione di funzionalità e tecnologie all’avanguardia.“
Le ferrovie italiane sono state tra le prime in Europa ad adottare questo sistema. L’obiettivo di RFI, diffuso alla fine del 2022, è di arrivare a coprire con l’Ertms tutte le proprie linee entro il 2036. Notevole l’investimento che renderà la rete ferroviaria italiana più operativa e efficiente che ammonta a 3,2 miliardi di euro.