La candidata umbra del Movimento 5 Stelle per la circoscrizione dell’Italia centrale – che comprende le regioni Umbria, Lazio, Marche e Toscana – alle elezioni europee di sabato 8 e domenica 9 giugno, Valentina Pococacio, lancia il reddito di residenza attivo come punto chiave del suo programma elettorale.

“Si tratta di un reddito – spiega la candidata al Parlamento europeo in una nota – per chi non vuole lasciare il proprio paese di origine e desidera lavorare per superare lo smantellamento dei servizi che causa lo spopolamento delle aree rurali“.

Europee, Valentina Pococacio: “Negli ultimi 5 anni, scomparse 15 mila persone in Umbria”

“Questo è il mio impegno in Europa per garantire la sopravvivenza dei nostri borghi rurali e delle aree appenniniche: è quanto dichiara Valentina Pococacio, candidata del Movimento 5 Stelle per l’Umbria nella circoscrizione Centro alle prossime elezioni europee, a soli cinque giorni di distanza dal voto.

Il suo è un impegno formulato sulla scia delle battaglie portate avanti in assemblea legislativa dal consigliere regionale, nonché coordinatore regionale del M5S in Umbria, Thomas De Luca, attraverso la proposta di legge regionale ‘Io Resto’.

“Vivendo in Umbria – spiega la candidata del M5S – conosco bene le difficoltà che costringono i giovani a lasciare la propria casa e trasferirsi in grandi centri urbani, dove ci sono più servizi ma una qualità della vita peggiore”.

Negli ultimi cinque anni – mette in evidenza Valentina Pococacio – in Umbria sono scomparse 15 mila persone. In zone come l’Alto Chiascio c’è un indice di invecchiamento del 31,7% ben superiore alla media nazionale del 23,2%. Poggiodomo è passato da 1.350 a 91 abitanti in cento anni. Un trend inesorabile”.

Europee, Pococacio: “Perchè un giovane dovrebbe tornare?”

“La presenza dell’uomo – sostiene la candidata umbra per i 5 Stelle alle imminenti elezioni europee, Valentina Pococacio è fondamentale anche per contrastare i cambiamenti climatici e per la prevenzione degli incendi”.

“Ci siamo chiesti – racconta in una nota – cosa possiamo fare affinché un giovane decida di tornare e portare le sue competenze in questi borghi, aiutandoci a riprogettare il tessuto sociale ed economico di questa terra”.

Per il Movimento 5 Stelle, di cui Valentina Pococacio con la sua candidatura in Europa si fa rappresentante, la risposta è proprio nel reddito di residenza attivo come strumento di sostegno per chi sceglie di restare e contrastare lo spopolamento delle aree rurali.

Qui mancano prospettive e opportunità di studio e lavoro – aggiunge la candidata pentastellata a Strasburgo – Non ci sono sportelli bancari, poste, riscaldamento adeguato a causa di vincoli che impediscono l’installazione di pannelli fotovoltaici, portando alla dipendenza dal GPL”.

“L’Europa – conclude Valentina Pococacio – deve sostenere questi percorsi, perché la lotta ai cambiamenti climatici passa anche attraverso il recupero di uno stile di vita che fa parte pienamente della nostra cultura rurale e del modello di comunità che ha reso grande il nostro Paese”.

‘Io resto!’, la proposta di legge del M5S Umbria

Risale alla fine del 2021 la presentazione in assemblea legislativa dell’Umbria della proposta di legge regionale dal titolo ‘Norme per il ripopolamento dell’Appennino e delle aree rurali dell’Umbria’ presentata dal Movimento 5 Stelle attraverso la campagna ‘Io Resto!’.

“Servono investimenti strutturali per rafforzare i servizi nelle aree interne che altrimenti rischiano di rimanere isolate” è quanto aveva allora riferito all’aula di Palazzo Cesaroni il consigliere e coordinatore regionale del M5S in Umbria Thomas De Luca.

“La proposta di legge – aveva illustrato – sul ripopolamento dell’Appennino intende appunto rimuovere gli ostacoli che impediscono la vivibilità dei borghi e incentivare l’iniziativa imprenditoriale basata sull’utilità sociale”.

“L’obiettivo è interrompere l’emorragia demografica aveva detto, ancora, De Luca – delle aree marginalizzate dell’Umbria, tutelando i borghi e i centri abitati come patrimonio identitario della regione”.