Manca ancora l’ufficialità, legata ai voti su Roma città rimasti da conteggiare, ma Marco Squarta, candidato di Fratelli d’Italia alle europee e attuale presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, ha serie possibilità di essere eletto come membro del Parlamento europeo.
Sebbene, infatti, lo scrutinio non sia stato completato, al momento Squarta già ottiene per l’esattezza 23.959 preferenze nel Lazio, 19.013 in Umbria, 6.295 nelle Marche e 1.507 in Toscana. La sua circoscrizione di pertinenza è appunto l’Italia Centrale.
Qualora fosse eletto a Bruxelles, Marco Squarta entrerebbe a far parte di ECR, il gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei guidato da Ryszard Legutko e Nicola Procaccini.
Primo europarlamentare umbro per elezione diretta
“Oggi l’Europa decide sempre di più ed è sempre più pregnante nella politica quotidiana e quindi è un onore essere candidato per Fratelli d’Italia”.
Sono queste le parole che Marco Squarta aveva pronunciato al momento del lancio della sua campagna per le elezioni europee 2024, lo scorso aprile al Barton Park – Green Business Center di Perugia.
Durante l’incontro, l’esponente di FdI aveva espresso il suo desiderio di essere il primo rappresentante umbro a servire un intero mandato al Parlamento europeo attraverso un’elezione diretta.
Europee, Squarta primo per preferenze dopo la premier
Dallo scrutinio dei voti in Umbria per le elezioni europee – che si sono appena tenute nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 giugno – Marco Squarta di Fratelli d’Italia tra i candidati umbri è la prima preferenza subito dopo il presidente del Consiglio dei ministri nonché presidente del suo partito d’appartenenza, Giorgia Meloni.
Scendendo nei dettagli, la premier Meloni si distingue nettamente con 39.047 preferenze. Segue, quindi, immediatamente Squarta con 18.683 voti.
Nel Partito democratico l’europarlamentare uscente di Socialisti e Democratici (S&D) Camilla Laureti ottiene 15.239 voti, superando la capolista e segretario nazionale del Pd Elly Schlein, la quale riesce a raccogliere in Umbria solo 9.150 preferenze.
Il generale Roberto Vannacci della Lega supera le 10.000 preferenze, dimostrando un sostegno solido all’interno del partito.
FdI primo partito in Umbria
Fratelli d’Italia in Umbria è ufficialmente il primo partito della regione con il 32,62% dei voti ottenuti alle elezioni europee di sabato 8 e domenica 9 giugno.
Questo risultato supera di circa due punti percentuali i dati delle elezioni politiche di due anni fa, nel 2022, e conferma una crescita significativa per il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni, resa altresì evidente, per l’appunto, dalle preferenze rivolte al singolo candidato di FdI, Marco Squarta.
Il Partito democratico si attesta come secondo partito in Umbria e complessivamente cresce rispetto al passato, raggiungendo il 26,38 per cento dei consensi. Dato superiore al 23,98 per cento conseguito alle precedenti europee, così come ai dati uscenti dalle politiche del 2022, quando aveva registrato in Umbria un 20,9 per cento alla Camera dei Deputati e un 21,42 per cento al Senato della Repubblica.
Performance deludente per il Movimento 5 Stelle che prende il 8,87 per cento dei voti, corrispondenti al 5,76 per cento in meno rispetto al dato europeo precedente e altresì inferiore al poco più del 12 per cento delle scorse elezioni politiche.
All’interno della coalizione di centrodestra c’è, invece, una sorpresa con Forza Italia che supera la Lega in Umbria. Il partito guidato da Antonio Tajani porta a casa l’8,38 per cento dei consensi, mentre quello di Matteo Salvini si ferma al 6,83 per cento.
Si arrestano, inoltre, rispettivamente al 3,05 per cento e al 2,53 per cento delle preferenze, Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda, che vengono perfino superati da Alleanza verdi e sinistra al 5,71 per cento.
Risultato poco soddisfacente, infine, il risultato europeo per Alternativa popolare, il partito di Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, cui arriva solamente l’1,84 per cento dei voti.