“A Marsciano l’ospedale di Pantalla è poco utilizzato, a Foligno ho trovato forti criticità nell’assistenza territoriale. Serve una terapia d’urto contro le liste d’attesa“ è quanto ha dichiarato Alessio D’Amato, ex assessore regionale alla sanità nel Lazio e candidato per Azione alle elezioni europee previste per l’8 e il 9 di giugno prossimo.
D’Amato è in questi giorni in tour elettorale in giro per l’Italia in vista del voto europeo e, tra le varie tappa, si è recato anche in Umbria, dove ha incontrato i cittadini per parlare dell’assistenza sanitaria in generale e con riguardo ai comuni di Foligno e Marsciano soffermandosi, in modo particolare, sulla situazione del locale ospedale di Pantalla.
D’Amato: “La sanità in Umbria non è più un’eccellenza”
Alessio D’Amato ha sottolineato che “la sanità umbra non è più un’eccellenza”.
“Ho avuto modo di verificare lo stato dei servizi sanitari” ha detto Alessio D’Amato durante la sua partecipazione in Umbria all’incontro ‘Salute prossima’ che si è tenuto ieri nella sala Battenti del teatro San Carlo a Foligno con l’organizzazione di Cisl medici.
L’ex assessore regionale alla Sanità del Lazio, oggi candidato alle prossime elezioni europee tra le fila di Azione, si è recato, infatti, in visita a ‘lu centru de lu munnu’ per sostenere la candidatura a sindaco di Foligno di Mauro Masciotti alle amministrative in programma l’8 e il 9 giugno.
“Purtroppo – ha affermato D’Amato – ho constatato come a Marsciano, l’ospedale di Pantalla, ultimo nato nella sanità umbra, è fortemente sottoutilizzato. Al contrario a Foligno sono emerse forti criticità nella assistenza territoriale“.
“Nella programmazione sanitaria umbra a Foligno – è sceso, poi, nei dettagli – manca una Casa della comunità e questo significa indebolire il territorio. Purtroppo la sanità umbra sta vivendo una stagione di grandi difficoltà”.
D’Amato: “Serve il Mes sanitario e un piano per le aree interne”
“Di fronte a questa situazione – ha commentato – ritengo indispensabile riaprire la discussione in Europa sul Mes sanitario e un piano sanitario per le aree interne. Senza una vera e propria terapia d’urto il sistema sanitario pubblico sta morendo sotto il peso delle liste si attesa e della carenza di personale“.
“Il Mes – ha spiegato ancora D’Amato – è un fondo che l’Europa mette a disposizione, va richiesto dagli Stati, consente di intervenire sul sistema sanitario”.
“Sono 37 miliardi – ha puntualizzato il candidato di Azione alle elezioni europee – che ci riporterebbero al pari dei principali paesi europei e, a differenza del Pnrr che prevede investimenti solo a carattere infrastrutturale, questi sono soldi che possono andare al personale. Se non c’è questo schock, il sistema è morto”.
Sanità in Umbria, Bori (Pd): “Che non funziona, se n’è accorta anche Mediaset”
Il tema della sanità in Umbria è particolarmente caro alle opposizioni del centrosinistra e, nella fattispecie, al Partito democratico che ha presentato un manifesto con 10 criticità e 10 proposte concrete per migliorare il sistema sanitario regionale.
Di recente, inoltre, il segretario regionale del Pd Tommaso Bori ha postato sui social uno stralcio di una puntata della trasmissione Mediaset ‘Fuori dal coro’ condotta da Mario Giordano, andata in onda il 10 aprile scorso, dal titolo ‘Sanità e sprechi: le case della salute restano vuote’.
“In Umbria la sanità non funziona e se n’è accorta anche Mediaset! – ha scritto Bori nel post – Un reportage mostra che, nella casa di comunità di Città della Pieve, non c’è nessuno. Non funziona il consultorio, non c’è un cardiologo, non c’è il pediatra, non c’è un infermiere, non si può fare un’ecografia”.
“La casa di comunità, secondo le norme – fa notare il segretario regionale del Pd dell’Umbria – dovrebbe essere aperta tutti i giorni, ma così di fatto non è e le persone devono recarsi in pronto soccorso, ma manca il personale per coprire i turni e per ridurre le lunghissime liste di attesa“.