Stefano Bandecchi, segretario nazionale di Alternativa Popolare, conferma in un video diffuso sui social che AP sarà un partito presente alle europee dell’8 e 9 giugno. Dopo la tensione palpabile degli scorsi giorni e le dichiarazioni del sindaco di Terni sul Partito Popolare Europeo e sul ministro degli Esteri Antonio Tajani, la questione sembra essersi risolta per il meglio.
Nel dare la notizia ai suoi follower ed elettori, Bandecchi sottolina che lui e i suoi collaboratori hanno “lavorato tutta la notte e tutto il giorno“. Ma finalmente la tanto attesa risposta: “Proprio oggi ci è arrivata la comunicazione che Alternativa Popolare potrà utilizzare il nome del Partito Popolare Europeo per partecipare alle prossime elezioni europee“.
Su Alternativa Popolare alle europee Bandecchi precisa, però, che “non sarà possibile scriverci sopra Stefano Bandecchi ma questo è un motivo diverso che chiariremo andando avanti“. Intanto il leader si dice soddisfatto dalla decisione presa e, nel ringraziare il PPE, depone l’ascia di guerra anche nei confronti di Tajani. “Devo ringraziare il partito popolare europeo“, afferma per poi aggingere “e a questo punto devo ringraziare anche Tajani, immagino abbia fatto un intervento“.
Il tour “on the road” di Stefano Bandecchi per Alternativa Popolare
Quando la politica si fa social e si affida completamente alla comunicazione digitale, Stefano Bandecchi fa un tuffo nel passato. Per la sua campagna elettorale, infatti, il segretario nazionale di Alternativa Popolare ha scelto un tour “on the road” lungo tutto lo stivale. Questa iniziativa lo vede viaggiare da Nord a Sud del Paese, incontrando cittadini, ascoltando le loro storie e discutendo le proposte del suo partito direttamente “sul campo”.
La sua è una volontà di portare la politica fuori dagli schermi e dalle aule parlamentari. Per questo, con un camper trasformato in ufficio mobile, il leader di AP e la sua squadra hanno visitato piccole città e grandi metropoli. Organizzando in ognuna di esse incontri pubblici, dibattiti e sessioni di ascolto. La scelta di una campagna itinerante riflette la filosofia di Bandecchi e del suo movimento. Quella di una politica vicina alle persone, capace di comprendere e affrontare le sfide quotidiane degli italiani.
Tra gli argomenti più discussi durante il tour, la questione occupazionale, la tutela dell’ambiente, l’accesso ai servizi sanitari e l’educazione. Bandecchi ha anche affrontato temi caldi come l’immigrazione e la sicurezza, proponendo soluzioni che mirano a conciliare rispetto dei diritti umani e necessità di controllo. Non sono mancate polemiche e momenti di tensione con gli altri partiti, in particolare con la destra di Forza Italia. La campagna “on the road” ha permesso, però, a Bandecchi di raccogliere testimonianze dirette. Ma anche di arricchire il programma di Alternativa Popolare con proposte concrete, emerse dal dialogo con i cittadini.
È innegabile che in un momento in cui il distacco tra elettori e rappresentanti sembra sempre più marcato, una campagna elettorale di questo tipo segna un ritorno a una politica di prossimità. Il tour in camper di Bandecchi non finisce di generare curiosità e interesse. Ma anche di attirare l’attenzione dei media e stimolare dibattiti, dall’altro. La sua efficacia si scoprirà solo alle elezioni europee e amministrative del prossimo giugno.