L’europarlamentare umbro di Fratelli d’Italia, ex presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria e oggi membro del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, Marco Squarta, annuncia la presentazione di un’interrogazione all’aula del Parlamento europeo sul cosiddetto caso ‘ultima cena’.

Marco Squarta: “Offende la sensibilità religiosa”

“Adesso basta” così esordisce l’onorevole Marco Squarta nel post sui suoi canali social. “Durante le celebrazioni di apertura delle Olimpiadi di Parigi, un’immagine dell’Ultima Cena di Leonardo raffigurata da drag queen è stata trasmessa in diretta mondiale” racconta l’eurodeputato umbro, membro del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei.

“Tutti sanno che sono per il rispetto di ogni persona e sono contro ogni discriminazione sessuale ma tutto ha un limite. Che senso ha trasformare ogni evento planetario (perfino sportivo) in un gay pride?” domanda ai suoi seguaci online.

“La trasmissione di tale contenuto, in un evento di portata globale come le Olimpiadi – dichiara – non solo offende profondamente la sensibilità religiosa, ma mina anche i principi di rispetto e tolleranza che dovrebbero essere alla base delle manifestazioni internazionali”.

“È imperativo che le istituzioni europee – continua, quindi, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia – prendano una posizione chiara e ferma contro simili offese, per garantire che eventi futuri rispettino tutte le fedi e culture rappresentate. Per questo, insieme ai colleghi parlamentari europei di Fratelli d’Italia, abbiamo deciso di portare la questione a Bruxelles con un’interrogazione”.

“E’ ora di dire basta – conclude – a certe follie che vogliono imporre la cultura transgender a tutti!“.

Il caso ‘ultima cena’, vescovi all’attacco

All’indomani della cerimonia d’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, è già polemica di carattere internazionale. A travolgere l’inaugurazione della più importante manifestazione sportiva al mondo, un‘esibizione delle drag queen durante la parata. Ad agitare l’opinione pubblica, nella fattispecie, l’idea che la performance del banchetto con le drag queen, ribattezzata ‘Festività’, fosse una parodia dell’Ultima Cena di Cristo, nella famosa rappresentazione di Leonardo da Vinci.

In modo particolare, commenta l’episodio la Conferenza Episcopale Francese in un comunicato: “Crediamo che i valori e i principi espressi e diffusi dallo sport e dall’olimpismo contribuiscano al bisogno di unità e fratellanza di cui il nostro mondo ha disperatamente bisogno, nel rispetto delle convinzioni di tutti, intorno allo sport che ci unisce e promuove la pace tra le nazioni e i cuori”.

“La cerimonia di apertura di ieri sera, organizzata dalla COJOP2024, ha offerto al mondo intero alcuni meravigliosi momenti di bellezza e gioia, ricchi di emozioni e universalmente acclamati – scrivono i vescovi francesi – Purtroppo, la cerimonia ha incluso scene di scherno e derisione del cristianesimo, che deploriamo profondamente“.

“Ringraziamo i membri di altre confessioni religiose che ci hanno espresso la loro solidarietà – proseguono i vescovi – Questa mattina pensiamo a tutti i cristiani di ogni continente che sono stati feriti dall’oltraggio e dalla provocazione di certe scene. Vogliamo che capiscano che la celebrazione olimpica va ben oltre i pregiudizi ideologici di alcuni artisti”.

Il regista dello spettacolo: “Non volevo scioccare nessuno”

Rispetto a quanto chiacchierato, non si fa attendere a lungo la replica alle critiche di Thomas Jolly, genio creativo dello spettacolo: Non volevo scioccare nessuno, e non ho rappresentato nulla di eversivo – spiega – In Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo. E abbiamo il diritto di credere o non credere. In Francia, abbiamo molti diritti”.

“Volevo una cerimonia che riconciliasse, che riaffermasse i valori della nostra Repubblica rassicura, inoltre, il 42enne attore di Rouen. Jolly fa sapere, tra l’altro, che “Non era l’Ultima Cena la mia ispirazione – dice alla stampa francese – Credo fosse abbastanza chiaro che si trattava di Dioniso che arriva a tavola, è il dio della Festa, del vino e padre di Sequana, la dea legata al fiume”.