La Commissione Europea sceglie l’Umbria per accendere i riflettori sul ruolo strategico dei cluster industriali nella transizione verde e digitale. Si è aperta a Palazzo Trinci, nel cuore di Foligno, la seconda tappa italiana del Clusters meet Regions, iniziativa promossa da Bruxelles in collaborazione con la Regione Umbria e Sviluppumbria, per rafforzare il dialogo tra imprese, istituzioni e stakeholder europei.
Al centro dell’evento - che coinvolge più di 70 imprese - tre filiere di eccellenza:aerospazio, nautica e mobilità elettrica, settori in cui la regione si distingue per capacità produttiva, innovazione tecnologica e aggregazione industriale.
A rappresentare l’Umbria nella due giorni di lavori ci sono l’Umbria Aerospace Cluster, l’Umbria Nautical Cluster e l’Umbria e-Mobility Network: tre reti imprenditoriali che nel complesso aggregano oltre1,4 miliardi di euro di fatturato e impiegano circa 7.000 lavoratori.
Il più strutturato, l’Aerospace Cluster, conta47 aziende, opera nei settori dell’aeronautica, spazio e difesa e rappresenta un’eccellenza nazionale per export e capacità tecnologica. Il Nautical Cluster, più giovane ma altamente specializzato, unisce9 imprese attive nella cantieristica e nell’innovazione nautica. Il Network per la mobilità elettrica, infine, comprende17 aziende che lavorano su componentistica e soluzioni integrate per la e-mobility.
“La forza delle imprese umbre - ha sottolineato Luca Ferrucci, amministratore unico di Sviluppumbria - non risiede nell’individualismo, ma nella capacità di fare sistema. L’Umbria, prima di molte altre regioni, ha creduto nella cooperazione industriale”.
Ad aprire i lavori, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha sottolineato il valore strategico dei cluster come leva per accompagnare le imprese umbre nella doppia transizione.
“I cluster - ha affermato - sono lo strumento con cui il nostro Paese si sta approcciando alla nuova rivoluzione industriale, verde e hi-tech. Come Umbria dobbiamo saper cogliere questa opportunità per garantire sviluppo e occupazione ai nostri giovani”.
Accanto a lei, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, l’assessore regionale allo sviluppo economico, Francesco De Rebotti, e Alberto Valenzano della DG Grow della Commissione Europea, intervenuti per sottolineare il sostegno dell’Unione Europea al modello di aggregazione industriale.
“I tre cluster umbri - ha dichiarato De Rebotti - sono il segno tangibile di una filiera produttiva che sa lavorare in rete. Vogliamo consolidare questo patrimonio utilizzando le risorse della programmazione europea”.
“Siamo qui - ha aggiunto Valenzano - per rafforzare la politica dei cluster in tutta Europa e valorizzare le best practice italiane, a partire proprio da quelle umbre”.
Oltre alle sessioni istituzionali, l’agenda della manifestazione prevedepanel tecnici, workshop e momenti di confronto B2B, finalizzati a creare connessioni tra le imprese umbre e altri cluster europei. La prima giornata si è aperta con due tavole rotonde chiave: una sul ruolo dei cluster nella trasformazione industriale regionale, moderata da Cillian Fani dell’Umbria Aerospace Cluster, l’altra sulle strategie nazionali ed europee di supporto all’innovazione, guidata da Marina Cecilia Sereni di Sviluppumbria.
Il progetto Clusters meet Regions, attivo dal 2022, punta a rafforzare la collaborazione tra i cluster industriali locali e le istituzioni europee. Quella umbra è una delle sole due tappe italiane del 2025, a testimonianza del riconoscimento europeo verso l’ecosistema industriale regionale.
L’obiettivo di lungo termine, come ribadito dagli organizzatori, è quello di mettere in rete i sistemi produttivi locali per aumentarne resilienza, competitività e sostenibilità, all’interno delle grandi sfide imposte dalla trasformazione digitale e ambientale.