Un aereo civile partito dall’Ungheria e diretto a Foligno è stato costretto a un atterraggio di emergenza, scortato da due caccia F-2000 Eurofighter dell’Aeronautica Militare italiana. L’allarme è scattato domenica 21 luglio quando il velivolo ha perso i contatti radio con i centri di controllo del traffico aereo. Rendendo di fatto necessario l’intervento immediato dei caccia.
Una situazione potenzialmente problematica che si è risolta nel migliore dei modi grazie all’intervento tempestivo e risolutivo dei due velivoli Eurofighter e alla prontezza dei militari italiani.
Scramble di due caccia Eurofighter, intervento immediato e atterraggio a Foligno
Nel primo pomeriggio di ieri, i velivoli militari del 4° Stormo di Grosseto sono decollati rapidamente in una manovra di scramble. Questo il termine tecnico che indica un decollo immediato per intercettare e valutare potenziali minacce. In questo caso l’aereo civile diretto a Foligno che aveva perso i contatti radio dalla sua partenza dall’Ungheria. I due caccia – si legge nella nota diffusa dall’Aeronautica Militare – hanno raggiunto il piccolo velivolo, un PA-22 USP da sei posti, che aveva tre persone a bordo, per assicurarsi che non ci fossero emergenze in corso né rischi per la sicurezza dello spazio aereo italiano.
L’Aeronautica Militare ha confermato che i piloti degli Eurofighter, guidati dai controllori della Difesa Aerea dell’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico, hanno eseguito la procedura di intercettazione con grande prontezza. Dopo aver stabilito che non vi erano emergenze, i caccia Eurofighter hanno poi scortato il velivolo fino a un atterraggio sicuro a Foligno, avvenuto intorno alle ore 15.00 di ieri.
Foligno: intervento rapido, sicuro e decisivo per gli Eurofighter
Un episodio questo che sottolinea l’efficacia e la prontezza dell’Aeronautica Militare italiana nel garantire la sicurezza dei cieli nazionali. La rapida risposta degli Eurofighter ha infatti permesso di risolvere la situazione senza incidenti. Dimostrando ancora una volta l’importanza della vigilanza e della preparazione delle forze armate. La sorveglianza dello spazio aereo nazionale è un compito continuo, svolto con il coordinamento della NATO attraverso il Combined Air Operation Centre (CAOC) di Torrejon. Quest’ultimo effettua costantemente un monitoraggio nella vasta area che va dalle isole Canarie alla Turchia.
L’intercettazione del velivolo ungherese è solo uno dei tanti esempi di come l’Aeronautica Militare lavori incessantemente per proteggere lo spazio aereo italiano. Grazie alla prontezza e alla professionalità dei piloti e degli operatori di terra, ogni potenziale minaccia viene gestita con la massima efficienza assicurando la sicurezza di tutti. Il sistema di Difesa Aerea, con basi operative a Grosseto, Gioia del Colle, Trapani Birgi e Istrana, garantisce un monitoraggio continuo. Oltre a un intervento tempestivo in caso di necessità, confermando l’impegno costante nella protezione del paese.
Il Governo annuncia l’acquisto di 24 caccia Eurofighter F-2000 Typhoon per 7,4 miliardi di euro
Il Governo italiano ha presentato un piano per l’acquisto di 24 nuovi caccia Eurofighter F-2000 Typhoon, con un investimento complessivo di 7,4 miliardi di euro. Questa mossa strategica è volta a modernizzare la flotta dell’Aeronautica Militare, andando a sostituire i 26 Eurofighter della “Tranche 1”. Questi ultimi verranno dismessi a partire dal 2028.
Il 4 luglio il Governo ha inoltrato la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale riguardante l’acquisizione degli Eurofighter alle commissioni competenti del Senato e della Camera. Secondo il Codice dell’ordinamento militare, le commissioni devono esprimere il loro parere entro quaranta giorni. In caso di parere negativo, il Governo può presentare nuovamente il decreto con le necessarie controdeduzioni, per ottenere un parere definitivo. Il programma, come riportato da Il Sole 24 Ore e descritto nella scheda tecnica allegata al decreto SMD 01/2024, mira a fornire all’Aeronautica Militare 24 velivoli a standard avanzato. Oltre alla sostituzione degli Eurofighter “Tranche 1”, il piano prevede anche la dismissione dei Tornado entro il 2027. Il consorzio Eurofighter GmbH, composto da Leonardo, BAE Systems e Airbus Defence & Space, è responsabile della gestione del programma, in coordinamento con l’agenzia NATO Eurofighter & Tornado Management Agency (NETMA).
La flotta italiana e le capacità degli F-2000
Attualmente, la flotta italiana di Eurofighter include 27 velivoli della Tranche 1, 47 della Tranche 2 e 21 della Tranche 3, per un totale di 95 caccia. L’F-2000 è un velivolo multiruolo di quarta generazione avanzata, in grado di eseguire una vasta gamma di missioni, dalla difesa dello spazio aereo nazionale con missioni di Quick Reaction Alert (QRA) alle operazioni di Air Policing e Enhanced Air Policing per la NATO.
L’acquisizione dei nuovi caccia Eurofighter avrà significativi benefici industriali e occupazionali. Il programma coinvolgerà settori ad alta tecnologia, inclusi quelli aerospaziale, meccanico ed elettronico, e promuoverà la partecipazione di piccole e medie imprese italiane nelle catene di fornitura. Questo investimento non solo rafforzerà la capacità difensiva del Paese, ma stimolerà anche la crescita economica nei settori industriali correlati.
Il programma Eurofighter F-2000 Typhoon è il risultato di una cooperazione internazionale tra Italia, Regno Unito, Germania e Spagna. Il velivolo ha già trovato mercato in diversi paesi, tra cui Austria, Arabia Saudita, Qatar, Oman e Kuwait, e continua ad essere oggetto di campagne di esportazione in nuove aree come Polonia, Egitto e Turchia.