Sarà presto inaugurata ufficialmente la stagione estiva degli eventi all’insegna della musica e della cultura al Barton Park di Perugia e una prima grande novità riguarderà il cinema di “Fuori Post”.
Il progetto si chiamerà “le stelle sotto l’acropoli” e accompagnerà le serate cittadine dal 7 luglio al 25 agosto grazie alla collaborazione con PostModernissimo – Anonima Impresa Sociale. Da dieci anni, infatti, PostMod offre la rassegna “Fuori Post” alla comunità e ai tanti turisti che durante l’estate scelgono di guardare film in compagnia all’aria aperta.
La cornice paesaggistica d’eccezione, quest’anno, sarà la Barton Arena appena rinnovata al Barton Park, un luogo concepito per offrire un’esperienza rigenerante a due passi dall’acropoli, collegata anche dal Minimetrò con la tratta Pincetto – Pian di Massiano.
“Fuori Post” al Barton Park
Nei prossimi mesi di luglio e agosto, presso la Barton Arena del Barton Park di Perugia, “Fuori Post” offrirà una programmazione inclusiva e aperta a tanti tipi di pubblico, con titoli d’autore e film dal sapore pop, perfetti per il clima estivo.
Grazie a un bando del Comune di Perugia, finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al quale Post Modernissimo – Anonima Impresa Sociale ha partecipato in partenariato con Consorzio Auriga, Rinoceronte Teatro e Auser, sarà possibile garantire la gratuità d’accesso per tutte le bambine e tutti i bambini oltre che per le ragazze e i ragazzi di età compresa tra 0 e 17 anni.
“Il progetto prevede il finanziamento di 8 serate – spiegano gli organizzatori di PostMod – noi abbiamo voluto estendere l’iniziativa all’intera programmazione, sostenendo come cooperativa il costo per l’intero periodo. Un ulteriore regalo alla città in occasione dei dieci anni di PostModernissimo“.
Tra conferme e novità
Tra le novità della stagione estiva di “Fuori Post” alla Barton Arena del Barton Park ci sarà il progetto “FuoriKids”. Si tratterà di momenti laboratoriali destinati ai più piccoli spettatori, in occasione delle proiezioni dedicate ai film per le famiglie, che sono in programmazione, nella fattispecie, nelle serate del 9, 13, 17 e 20 luglio dalle ore 20:00 alle ore 21:00.
Durante queste giornate, quindi, sarà previsto un laboratorio tematico per le bambine e i bambini incentrato sul titolo in programmazione, a cura degli Educatori e delle Educatrici del Consorzio Auriga.
Tra le conferme dell’evento, invece, la presenza di nomi illustri del mondo cinematografico. Una prima stella sotto l’acropoli brillerà già l’8 luglio e sarà il regista Luigi di Capua, noto per il suo lavoro con i The pills, a presentare la sua opera prima “Holy shoes”.
Dal 24 al 31 luglio, inoltre, “Fuori Post” porterà al Barton Park una carrellata di ospiti assolutamente unica per la città di Perugia: Militant A con Paolo Fazzin e i Manetti Bros, Alba Rohrwacher con Saverio Costanzo, Carlo Sironi, Nanni Moretti, Filippo Gregoretti con Tai-Hsuan Huang, Enrico Maria Artale con Edoardo Pesce, Leandro Picarella e Irene Durigotti.
Fuori Post e PostModernissimo
PostModernissimo è uno dei progetti di Anonima Impresa Sociale, cooperativa che opera senza scopo di lucro, ovvero un ente del terzo settore che attraverso la gestione di hub culturali mette in atto processi virtuosi di rigenerazione urbana.
“Il cinema è probabilmente la via di accesso al mondo della cultura per le giovani generazioni – dichiarano da Anonima Impresa Sociale – uno spazio di confronto aperto 365 giorni l’anno con un costo d’ingresso alla portata di tutti”.
“Animati da questo spirito, Anonima Impresa Sociale – spiegano – lavora durante l’anno per costruire partenariati e partecipare a bandi (europei, nazionali e locali) che abbiano come obiettivo strategico la cura delle persone e dei luoghi della cultura. Questo permette alla cooperativa di essere un vero “animatore sociale”, offrendo alla comunità una proposta continua e accessibile, libera dalle logiche commerciali e di profitto che attanagliano l’esercizio cinematografico”.
“Una visione in grado di contribuire alla crescita collettiva della comunità stessa e che purtroppo in pochissimi a livello italiano condividono – aggiungono – generare welfare culturale è infatti l’unica strada possibile per rendere sostenibile la relazione tra cinema e spettatori”.