Stefano Bandecchi ritiene indispensabile un esercito europeo: “L’esercito italiano non è pronto a nessuna guerra“.
Così il segretario nazionale di Alternativa Popolare e sindaco di Terni ha esordito, in diretta questa sera, a “Politica Oggi” su Cusano News 7: l’appuntamento fisso di Unicusano Tv dedicato alla politica, che va in onda ogni giovedì sera con la conduzione della giornalista Vanessa Piccioni. Al centro del dibattito politico odierno, il tema della difesa a livello europeo.
Esercito europeo, Stefano Bandecchi: “Servono armi e soldati”
“Un esercito di 150mila persone divise tra cielo, mare e terra è pressoché inesistente – ha detto Bandecchi intervenendo in video collegamento a “Oggi Politica” per parlare di esercito europeo – sarà senz’altro composto di reparti addestrati, idonei a fare missioni di pace all’estero ma di certo non adatti a difendere una nazione da un’invasione straniera come quella in corso in Ucraina“.
“Per fare una guerra – ha spiegato il segretario nazionale di AP – servono tanti militari e tante armi. Noi non li abbiamo, così come non ce l’ha il resto dell’Europa. Dobbiamo dotarci di armi di ultima generazione e di almeno 500mila soldati. Non solo. Serve anche il nucleare, perché i nostri vicini non sono pacifici né socievoli“.
A questo proposito Stefano Bandecchi ha ricordato che prima di cedere negli anni ’90 tutto il nucleare alla Russia in cambio della promessa – oggi certamente infranta – di non aggressione, l’Ucraina era la seconda nazione al mondo per armamento nucleare mentre adesso si ritrova costretta a subire in casa propria le decisioni dello zar russo.
“Ha ragione Putin – ha aggiunto, quindi, il segretario Bandecchi – quando dice che questa non è una guerra, ma un’operazione speciale. Lo è per i russi che si divertono ad ammazzare gli ucraini non mantenendo il patto internazionale siglato dopo la caduta del Muro di Berlino“.
Si vis pacem, para bellum vale ancora oggi
Per il segretario nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, è ancora attuale l’antico proverbio latino secondo il quale uno dei mezzi più efficaci per assicurare la pace consiste nell’essere armati e in grado di difendersi: “Si vis pacem, para bellum“.
“Gli ucraini stanno combattendo una guerra anche per noi e lo stanno facendo da soli. Mentre la Russia non solo è piena di armi e di bombe, ma è anche aiutata da grandi potenze come la Cina, l’Iraq, la Corea del nord – ha dichiarato Bandecchi – Questi sono Stati pericolosi e noi che non vogliamo fare la guerra dobbiamo demotivare gli altri a venire ad attaccarci“.
“Ce lo hanno insegnato 70 anni di guerra fredda – ha continuato nel ragionamento il leader di AP – il possesso di un esercito numeroso, di un armamentario forte, che si rispetti, spaventa i nemici. Non è un caso che la Germania tra il 2022 e il 2024 ha stanziato ben 180 miliardi per i propri armamenti“.
Stefano Bandecchi: “All’esercito italiano serve quantità, non basta la qualità”
“L’esercito italiano è il decimo al mondo per capacità ma non basta. Abbiamo talmente pochi soldati che oramai ci sono solo reparti speciali. Ma le guerre si fanno con la fanteria, con i carri armati, con gli aerei. Noi non riusciremmo a reggere più di 24 ore contro l’esercito russo” ha asserito, ancora, Stefano Bandecchi ai microfoni di “Politica Oggi” su Cusano News 7.
“Per questo motivo, dobbiamo reintrodurre l’obbligo della leva militare – ha concluso il segretario nazionale di Alternativa Popolare – per assicurarci di avere soldati dalla nostra parte, per garantire al nostro Paese la possibilità di difendersi sul territorio internazionale”.
“Sono italiano, sono europeo, sono membro della Nato – ha affermato, infine, con convinzione – e lo sono per davvero, non come Matteo Salvini che si fa le foto in Piazza rossa“.