Si è svolta nella notte tra il 12 e il 13 dicembre una complessa esercitazione di protezione civile lungo la linea ferroviaria Foligno–Terontola, nel tratto compreso tra Magione e Passignano sul Trasimeno. L’attività ha previsto la simulazione di un’emergenza all’interno della galleria di Magione, coinvolgendo un mezzo tecnico di Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
L’operazione rientra nel piano annuale delle esercitazioni del Gruppo FS Italiane ed è stata programmata in orario notturno proprio per non interferire con la regolare circolazione ferroviaria, che si è svolta senza alcuna ripercussione.
Lo scenario simulato ha previsto lo sviluppo di un principio di incendio a bordo di un mezzo d’opera RFI, causato da un ipotetico corto circuito. A seguito del guasto, il convoglio si è arrestato a circa duecento metri dall’imbocco della galleria, in un contesto ambientale particolarmente delicato.
All’interno del mezzo erano presenti due operatori: l’agente di condotta, rimasto simulatamente infortunato nel tentativo di contenere le fiamme, e l’agente di scorta. Da questo punto si sono attivate tutte le procedure di emergenza previste per eventi critici in ambiente confinato, consentendo di mettere alla prova i protocolli operativi e decisionali.

L’esercitazione ha visto il coinvolgimento coordinato di numerosi enti e strutture operative. Il coordinamento generale è stato assicurato dalla Prefettura di Perugia, mentre sul campo hanno operato:
il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco
il Compartimento della Polizia Ferroviaria per Marche, Umbria e Abruzzo
la Questura di Perugia
i Comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza
il servizio di emergenza sanitaria 118
il Numero Unico di Emergenza 112
la Protezione Civile della Regione Umbria
il personale tecnico delle società del Gruppo FS
Una macchina dei soccorsi ampia e articolata, chiamata a operare in modo sinergico in uno scenario complesso e realistico.
Le attività hanno consentito di verificare in tempo reale la rapidità di attivazione dei soccorsi, l’efficacia degli interventi e la corretta applicazione delle procedure previste dal piano generale di emergenza della galleria.
Particolare attenzione è stata riservata alla gestione dei flussi comunicativi tra i diversi soggetti coinvolti. «Il coordinamento interistituzionale e la chiarezza delle comunicazioni sono elementi decisivi nella gestione di eventi critici in ambito ferroviario», spiegano fonti operative, sottolineando come proprio questi aspetti rappresentino uno dei punti centrali delle esercitazioni.
Un altro obiettivo rilevante dell’iniziativa è stato quello di approfondire la conoscenza dell’infrastruttura ferroviaria da parte degli operatori esterni al Gruppo FS. L’esercitazione ha permesso di valutare concretamente:
le modalità di accesso alla galleria
i tempi di intervento
le condizioni operative per il soccorso in ambiente sotterraneo
Aspetti fondamentali per garantire un’azione efficace in contesti dove spazi ridotti, scarsa visibilità e condizioni ambientali particolari possono complicare le operazioni.
Il test operativo ha inoltre consentito di collaudare sul campo il piano di emergenza e soccorso emanato dalla Prefettura di Perugia, verificando la piena integrazione tra i protocolli tecnici del Gruppo FS e i sistemi di risposta del Numero Unico di Emergenza e del servizio sanitario regionale.
Le procedure adottate sono state osservate e valutate anche in un’ottica di eventuali aggiornamenti futuri, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente gli standard di sicurezza a tutela delle persone, delle infrastrutture e dell’ambiente.

L’esercitazione è stata preceduta da una sessione formativa specifica rivolta ai volontari della protezione civile, curata dal personale ferroviario. L’incontro ha fornito elementi conoscitivi sull’infrastruttura e sulle dinamiche di intervento in ambito ferroviario.
Durante l’attività notturna, i volontari hanno partecipato in qualità di osservatori, contribuendo a consolidare competenze e consapevolezza operativa.
Le operazioni si sono concluse senza criticità, confermando la piena funzionalità dei sistemi di sicurezza e la capacità di risposta coordinata delle strutture coinvolte. L’assenza di qualsiasi impatto sul traffico ferroviario ha dimostrato l’efficacia della pianificazione.
Un’esercitazione che rafforza la prevenzione e la preparazione, ribadendo come la sicurezza ferroviaria passi anche attraverso prove realistiche, collaborazione tra enti e aggiornamento continuo delle procedure.