Da venerdì 19 a domenica 21 aprile si svolgerà l’esercitazione di protezione civile Marsciano 2004-2024, organizzata da Gruppo comunale volontari di Protezione civile ‘Marsciano 2004’, Collegi dei geometri di Perugia e Terni, Struttura Tecnica Nazionale Protezione Civile, Servizio di Protezione civile Regione Umbria e Associazione dei geometri volontari per la sicurezza di protezione civile GeoSiPro, con la partecipazione di varie organizzazioni di volontariato di Protezione Civile dell’Umbria e della Croce Rossa Italiana.
L’evento sarà organizzato in occasione dei vent’anni del Gruppo ‘Marsciano 2004’, e si svolgerà nel territorio marscianese. Lo scenario sarà la simulazione di un evento sismico con conseguente evento alluvionale.
Esercitazione di protezione civile con attività addestrative e formative
La vasta esercitazione prevede una serie di attività addestrative e formative per testare la preparazione del sistema di Protezione civile, con il coinvolgimento di altri enti e strutture.
Nel dettaglio, venerdì 19 aprile, a partire dalle ore 8, sono previsti: l’allestimento del campo, con il montaggio delle strutture di emergenza; la formazione dei tecnici (geometri, ingegneri, architetti, geologi, periti industriali e dottori agronomi) sul rilevamento dei danni negli edifici coinvolti e danneggiati dal sisma e sulla compilazione delle schede Aedes; prove e addestramento con insacchettatrice.
Sabato 20 si terrà una serie di simulazioni per la ricerca di dispersi. Saranno coordinate da Corpo dei Vigili del Fuoco di Perugia, sia con cinofili sia con squadre appiedate, con formazione e addestramento dei volontari per l’esecuzione delle corrette procedure di ricerca e alcune prove pratiche con macchine di movimento terra.
Domenica 21 si terrà infine la simulazione di interventi in seguito ad una alluvione con l’utilizzo di pompe idrovore e la creazione di argini con l’utilizzo di sacchetti di sabbia e, dopo pranzo, lo smontaggio del campo. Nel corso della mattinata, alle ore 11, sarà inoltre inaugurata la nuova sede del Gruppo comunale Prociv ‘Marsciano 2004’, in via del Coppo 1, che costituirà il campo base per tutta l’esercitazione.
Iniziativa con molteplici obiettivi
Molteplici gli obiettivi di questa importante iniziativa: migliorare la coesione tra le organizzazioni di volontariato del territorio, formare amministratori e dipendenti comunali nella corretta attivazione dei Centri operativi comunali per la gestione di un evento improvviso, esercitare i volontari sull’allestimento di un campo di accoglienza, aggiornare i tecnici nel settore del rilevamento del danno, verificare il corretto utilizzo delle attrezzature necessarie per superare l’emergenza simulata nell’esercitazione, testare le unità cinofile nella ricerca di persone scomparse, evidenziare carenze, inefficienza e/o disfunzione del sistema locale di Protezione Civile.
Sono nove gli ‘ambiti territoriali ottimali’ nei quali si divide l’Umbria nella pianificazione della Protezione Civile.
Gli ambiti definiti sono: 1- Alto Tevere, 2- Eugubino, 3- Trasimeno, 4- Perugino, 5- Folignate, 6- Tuderte, 7- Spoleto Valnerina, 8- Orvietano, 9- Ternano.
Una Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri ha infatti stabilito gli indirizzi per la realizzazione dei piani di protezione civile partendo proprio dagli ambiti territoriali ottimali, la cui definizione consiste in una individuazione geografica iniziale e nella relativa, successiva organizzazione.
Il concetto di ‘ambito territoriale’ si è sviluppato da quello degli originari ‘contesti territoriali’, ovvero l’insieme di Comuni limitrofi in cui le attività di pianificazione di protezione civile e di gestione dell’emergenza vengono esercitate in modo unitario.
Il piano regionale di Protezione Civile
Questi ambiti devono essere individuati dal Piano regionale di protezione civile e sono oggetto di pianificazione di protezione civile, intesa anche come definizione della strategia operativa e del modello di intervento.
L’ambito territoriale e organizzativo ottimale è quindi un elemento di pianificazione innovativo, introdotto con il Codice di protezione civile, a cui la Regione Umbria aveva iniziato a lavorare anni or sono e che oggi vede la sua definizione geografica con l’individuazione di 9 ambiti territoriali, ovvero 9 aree omogenee umbre per svolgere la funzione di protezione civile.
Ora l’obiettivo è quello di definire i criteri organizzativi. Secondo la Direttiva, infatti, ogni Regione nel contesto normativo e organizzativo del proprio sistema di protezione civile, individua, insieme ai Comuni e agli altri enti interessati, le attività che gli ambiti possono svolgere in ordinario ed in emergenza, le relative strutture, il modello di intervento, le procedure operative, valorizzando le gestioni associate esistenti e promuovendone la diffusione, nel rispetto comunque delle indicazioni operative nazionali e dei compiti e funzioni regionali.