La redazione di Tag24 Umbria, in collaborazione con il collega giornalista Ruben Giuliano, ha realizzato un’intervista in esclusiva al Ministro degli Esteri Antonio Tajani come parere sulla situazione attuale in cui versa l’Ucraina e la posizione dell’Italia sul conflitto.
Ministro Tajani, l’Ucraina sta soffrendo sempre di più, anche perché il supporto da parte dell’occidente sta diminuendo. Quanto tempo rimane all’Ucraina?
“Il sostegno occidentale all’Ucraina continuerà sino a quando necessario. Lo abbiamo chiarito in modo molto concreto quando la Presidente Meloni è andata a Kiev a guidare da lì il vertice G7 insieme alla Presidente della Commissione Europea, alla Presidenza di turno dell’UE e al Primo Ministro canadese, con il Presidente ucraino Zelensky e tutti gli altri leader collegati. Sono passati due anni dall’aggressione russa e l’Europa ha appena stanziato 50 miliardi di Euro ai quali speriamo si possano aggiungere presto altri 60 miliardi dagli USA. Inoltre, insieme agli altri partner G7, abbiamo firmato l’intesa bilaterale sugli impegni di lungo periodo per la sicurezza dell’Ucraina. Restiamo convinti che possiamo aiutare il popolo ucraino a prevalere nella lotta per il suo futuro, al fine di raggiungere una pace che sia giusta e sostenibile”.
Il Presidente Francese Macron ha reso possibile di mandare truppe in Ucraina. Non si può escludere più nulla?
“Ho trovato molto corretta la precisazione che ha voluto fare il mio collega francese venerdì in un’intervista alla radio, quando ha detto che bisogna “fermare la Russia senza entrare in guerra con la Russia”. Ha ripetuto quello che l’Italia dice da sempre, da quando è iniziata questa aggressione: noi non siamo in guerra con la Russia, siamo a fianco di Kiev per il diritto internazionale, per il rispetto dei principi di libertà e indipendenza di un popolo che ha diritto a scegliere il proprio futuro in pace. Questa è la cornice in cui ci muoviamo con determinazione e cautela di concerto con i nostri partner G7 e siamo pronti a difendere la fondatezza dei nostri argomenti in ogni ambito e circostanza, se dovesse essere necessario“.
Tajani: “Sempre dato supporto all’Ucraina”
l’Italia viene criticata per un supporto dell’Ucraina molto inferiore ad altri stati, non solo USA ma pure Germania e Francia per esempio. Quest’anno aumenterete l’aiuto appunto di vista finanziario e militare?
“Devo dire che più che le critiche ho colto riconoscenza e apprezzamento, sia da parte degli ucraini sia dei nostri partner, per quello che l’Italia sta facendo: abbiamo 8 pacchetti di aiuti alla difesa e oltre 2 miliardi di Euro di aiuti finanziari bilaterali, ai quali però dobbiamo aggiungere la notevole mole di sostegno finanziario che l’Italia offre a Kyiv tramite l’Unione Europea. L’ultimo pacchetto di 50 miliardi appena messo in campo dall’Europa è stato possibile anche grazie a noi e ce ne viene dato atto. Ci sono alcuni enti di ricerca che hanno diffuso informazioni non veritiere sullo sforzo italiano“.
“Sul piano della difesa abbiamo deciso di tenere riservate le informazioni sui materiali schierati: la quantità non può essere pesata con la stessa misura della qualità. Faccio un esempio: davanti ai bombardamenti a tappeto che subisce ogni giorno l’Ucraina, l’Italia – con la Francia – ha offerto a Kyiv uno dei sistemi di difesa – sottolineo, difesa – aerea più sofisticati ed efficaci sul pianeta, il SAMP-T. Protegge i cieli del Paese e risparmia centinaia di vite umane dallo sciame di droni, missili e altri mezzi che le forze russe scagliano massicciamente in maniera indiscriminata anche contro città e insediamenti ucraini. Non possiamo dimenticare questi aspetti perché giochiamo tutti sulla stessa squadra, in ruoli diversi ma con lo stesso obiettivo“.
La Lega e ministro Salvini, parte della vostra maggioranza, hanno una certa vicinanza con la Russia. Cosa si aspetta da parte loro?
“La Lega fa quello che fanno tutti i partiti della maggioranza che sostiene il governo, assieme ad alcuni partiti responsabili dell’opposizione: vota a favore dei provvedimenti che servono a tutelare l’Ucraina dall’invasione russa”.
Il Presidente dell’Ucraina Zelensky ha proposto un vertice sulla pace in Svizzera. Lei cosa si aspetta di un vertice del genere? Ritiene che sono possibili negoziazioni con Putin?
“Per noi ogni occasione per parlare di pace, di dialogo e di iniziative diplomatiche e pacifiche è una buona notizia e siamo pronti a fare la nostra parte come sempre per muovere passi avanti nella giusta direzione. Noi siamo determinati a facilitare il processo verso la pace, sfruttando la straordinaria capacità dell’Italia di parlare ed essere ascoltata da tutti per puntare a coinvolgere anche Paesi come Cina, India, Brasile e altri partner importanti che possono dare un contributo costruttivo“.
“Spetterà poi all’Ucraina decidere quando e a che condizioni ci potrà essere un negoziato in grado di portare tutti al tavolo per lavorare ad una soluzione veramente condivisa e quindi giusta e duratura. Sono possibili negoziati con la Russia, se Putin deciderà di negoziare per davvero, rispettando un concetto di base: una pace giusta deve prevedere la libertà dell’Ucraina“.