I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia hanno arrestato in flagranza un uomo di 36 anni, di origini tunisine, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato fermato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
Il controllo è scattato in via Solatia, nella periferia della città, quando i militari hanno notato il 36enne intento a cedere droga a un giovane, che si è poi dileguato rapidamente alla vista della pattuglia. Alla comparsa dei Carabinieri, l’uomo ha tentato la fuga cercando rifugio nella boscaglia, non prima di essersi lanciato da un muro di circa 4 metri. Il gesto non è bastato a far perdere le sue tracce: dopo un inseguimento concitato, è stato raggiunto e bloccato.
La fase dell’arresto è stata tutt’altro che semplice. Una volta intercettato, il 36enne ha reagito con violenza, colpendo i militari con calci e pugni. Non solo: ha cercato di estrarre dal proprio borsello una bomboletta di spray al peperoncino, con l’evidente intenzione di utilizzarla contro gli operatori.
Nonostante la resistenza e l’aggressività, i Carabinieri sono riusciti a immobilizzarlo e ad accompagnarlo in caserma. Durante il breve ma acceso scontro fisico, alcuni militari hanno riportato contusioni, ma le condizioni non destano preoccupazione.
L’uomo è stato sottoposto a una perquisizione personale, che ha portato al rinvenimento di un quantitativo rilevante di sostanze stupefacenti. Nel dettaglio, i Carabinieri hanno sequestrato 127 involucri termosaldati, contenenti complessivamente 41 grammi di eroina e 19,5 grammi di cocaina.
Oltre alla droga, l’uomo era in possesso di 1.510 euro in contanti, somma ritenuta il provento dell’attività di spaccio, e della bomboletta di spray al peperoncino utilizzata per tentare la reazione contro i militari. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, mentre il denaro verrà sottoposto a ulteriori accertamenti.
La vicenda ha assunto toni ancora più gravi durante gli accertamenti successivi. In caserma, infatti, è emerso che il 36enne risultava già destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia – Ufficio Esecuzioni Penali.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo deve scontare una pena residua di 2 anni e 10 mesi di reclusione per cumulo di pene concorrenti, relative a precedenti reati. Alla luce di questo quadro, e considerata la condotta tenuta durante l’arresto, i Carabinieri hanno dichiarato l’uomo in stato di arresto e lo hanno associato alla Casa Circondariale di Perugia, dove si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il caso odierno si inserisce in un fenomeno che da anni rappresenta una delle principali emergenze di sicurezza urbana in città. Perugia è infatti considerata una delle piazze di spaccio più attive del Centro Italia, tanto da essere monitorata con costanza dalle forze dell’ordine.
Secondo la relazione annuale al Parlamento sul consumo di sostanze stupefacenti, il capoluogo umbro presenta uno dei livelli più alti in Italia di consumo pro capite di eroina, stimato attorno a 3,5 dosi ogni mille abitanti. Un dato che supera nettamente la media nazionale e che conferma la diffusione delle sostanze sul territorio.
Non meno rilevante è l’azione repressiva. Negli ultimi mesi, i Carabinieri e la Polizia hanno intensificato i controlli, con decine di operazioni che hanno portato a sequestri consistenti e a numerosi arresti. Fonti locali parlano di un’attività di contrasto che si è concentrata soprattutto nelle zone periferiche e nei quartieri più sensibili, come Fontivegge e Ponte San Giovanni, dove più frequente è la segnalazione di episodi legati allo spaccio.