21 Nov, 2025 - 13:08

Era ai domiciliari ma continuava a spacciare: arrestato 65enne a Foligno con 55 grammi di cocaina e 2.445 euro in contanti

Era ai domiciliari ma continuava a spacciare: arrestato 65enne a Foligno con 55 grammi di cocaina e 2.445 euro in contanti

I carabinieri del Norm di Foligno, con il supporto dei militari della stazione locale, hanno tratto in arresto in flagranza un 65enne italiano, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio. L’intervento è avvenuto nel corso di verifiche programmate per accertare l’osservanza delle misure imposte all’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari, durante le quali sono emersi elementi che hanno insospettito i militari e portato alla perquisizione.

Ispezione e perquisizione domiciliare: rinvenuti 55 grammi di cocaina, bilancino e contanti

Durante le verifiche di rito volte a controllare l’osservanza delle misure cautelari, i militari hanno rilevato nel comportamento dell’uomo un marcato nervosismo che ha destato sospetti e reso necessaria un’ispezione più approfondita. Sulla base di quegli elementi, i carabinieri hanno eseguito una perquisizione personale e domiciliare d’iniziativa, svolta con la presenza degli operatori di polizia previsti per atti dell’autorità giudiziaria.

La perquisizione ha dato esito positivo: nell’abitazione del 65enne i militari hanno rinvenuto e sequestrato circa 55 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e 2.445 euro in contanti, suddivisi in banconote di diverso taglio. Gli elementi rinvenuti sono stati ritenuti, al momento, compatibili con un’attività di detenzione finalizzata allo spaccio.

Sequestro, repertazione e convalida: le fasi successive all’operazione dei carabinieri

Il materiale rinvenuto è stato repertato e sottoposto a sequestro secondo le procedure previste dalla normativa vigente. Il denaro contante, ritenuto verosimilmente collegato all’attività illecita, è stato acquisito quale probabile provento dello spaccio, mentre la sostanza stupefacente e il bilancino di precisione sono stati inviati ai laboratori specializzati per gli accertamenti tecnici.

Alla luce degli elementi raccolti nel corso dell’intervento, i carabinieri hanno formalizzato l’arresto in flagranza di reato del 65enne. A seguito dell’arresto, gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Spoleto, competente per territorio, che ha disposto il trasferimento dell’uomo in carcere in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida, tenutasi nei giorni successivi davanti al giudice per le indagini preliminari.

Provvedimenti giudiziari: arresto convalidato dal Gip

Al termine dell’udienza di convalida, il giudice per le indagini preliminari ha disposto la conferma dell’arresto nei confronti del 65enne. Il provvedimento attesta la fondatezza degli elementi indiziari raccolti dai militari e riconosce la sussistenza del requisito della flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il quadro operativo e le ricadute sul territorio

L'intervento dei carabinieri del Norm e della stazione di Foligno si inserisce nell’ambito delle attività strategiche volte al contrasto della diffusione di sostanze stupefacenti sul territorio, con un focus particolare sui soggetti già sottoposti a misure restrittive, che richiedono controlli più stringenti e mirati. Proprio durante queste verifiche, sottolineano dall’Arma, emergono spesso elementi che consentono di individuare attività illecite nonostante il divieto imposto dal provvedimento giudiziario.

Per le forze dell'ordine la prassi dei controlli di rispetto degli obblighi imposti rappresenta uno strumento fondamentale non solo per accertare violazioni del regime detentivo, ma anche per intercettare circuiti di approvvigionamento e commercializzazione di stupefacenti che interessano le comunità locali.

Le prossime fasi del procedimento: analisi di laboratorio e verifiche investigative al centro dell'istruttoria

Con la convalida dell’arresto si apre la fase successiva dell’iter giudiziario, durante la quale la Procura dovrà valutare se proporre il rinvio a giudizio, richiedere il giudizio immediato o ricorrere a eventuali riti alternativi. Di fondamentale importanza saranno gli esiti delle analisi di laboratorio sulla sostanza sequestrata, cui si aggiunge la verifica rigorosa della catena di custodia dei reperti, indispensabile per garantire la validità probatoria.

Parallelamente, proseguiranno gli approfondimenti investigativi finalizzati a ricostruire potenziali canali di approvvigionamento e le reti di contatti dell’indagato. Saranno acquisiti tabulati telefonici, riscontri documentali e dichiarazioni testimoniali, strumenti essenziali per definire con precisione la portata dell’attività contestata e per orientare le eventuali ulteriori richieste istruttorie dell’autorità giudiziaria.

AUTORE
foto autore
Francesco Mastrodicasa
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE