Ritorniamo con un nuovo spazio dedicato all’enogastronomia umbra, questa volta interamente riservato alle enoteche. Il termine, derivato dall’unione delle parole greche “eno” (dal greco oinos, “vino”) e “teca” (dal greco theke, “ripostiglio” o “deposito”), significa letteralmente “deposito del vino”. Oggi, queste strutture sono diventate luoghi ideali per scoprire e degustare i migliori vini, spesso accompagnati da eccellenze locali che ne esaltano il gusto. In Umbria, come in molte altre regioni italiane con una tradizione vinicola consolidata, l’enoteca è ormai una vera e propria istituzione. Qui gli appassionati si ritrovano per condividere il piacere di un buon calice, in un’atmosfera che celebra la cultura del vino. Ma quali sono le migliori enoteche in Umbria dove gustare pregiati vini locali? Scopriamolo insieme.
Blasi Cantina – Umbertide
Umbertide, come tutta l’Umbria, vanta una lunga tradizione vitivinicola. Tuttavia, non esiste una vera e propria storicità riguardo all’uso di vitigni autoctoni diversi da quelli più noti nella regione. Per questo motivo, la famiglia Blasi ha deciso di piantare vitigni autoctoni umbri di comprovata qualità, come il Trebbiano Spoletino, il Grechetto e il Sagrantino, affiancandoli a vitigni internazionali che meglio si adattano al microclima e ai terreni dell’azienda. Tra questi, Merlot, Cabernet Franc e Sauvignon, Chardonnay e Sauvignon Blanc. La loro scelta si fonda sulla qualità, senza cadere nel mito di una viticoltura che obbligatoriamente punta solo su varietà autoctone, siano esse eccellenti o di scarsa rilevanza.
La presenza della famiglia Blasi in questa parte dell’Umbria risale a Bino Blasi, nato nel 1893. Nel 2009, i figli Didi e Mauro Blasi decidono di avviare un progetto vinicolo, impiantando nuovi vigneti e costruendo una moderna cantina di vinificazione, che si affianca a quella storica di affinamento in legno situata nei sotterranei del Palazzo dei Conti Bertanzi, risalente al 1742.
Oggi, Michele Blasi, che coordina l’intero lavoro in cantina, rappresenta la quarta generazione della famiglia, impegnata, oggi come allora, a lasciare una sua impronta indelebile nel territorio.
Argillae – Orvieto
L’azienda agricola Argillae si estende sulle colline che collegano Allerona e Ficulle, a nord-ovest di Orvieto, su una superficie di circa 120 ettari che si sviluppano lungo il tracciato dell’autostrada del Sole. Il territorio è caratterizzato da terreni argilloso-sabbiosi, segno distintivo della presenza dei “calanchi”, ampie e profonde fratture nel suolo che sono il risultato dell’erosione atmosferica avvenuta circa due milioni di anni fa. È proprio in questa suggestiva cornice naturale che si trovano i vigneti di Argillae: 15 ettari di vigneti esposti da est a ovest, adagiate su dolci e soleggiate colline a un’altitudine compresa tra i 150 e i 300 metri sul livello del mare.
L’azienda dedica particolare attenzione alle varietà autoctone, come il Grechetto, il Procanico, il Verdello, il Drupeggio e il Montepulciano. Non mancano, tuttavia, anche varietà internazionali, come Chardonnay, Sauvignon Blanc, Malvasia, Merlot e Cabernet Sauvignon, che arricchiscono la produzione e la varietà dei vini presenti nella cantina.
Presso Argillae, è possibile vivere un’esperienza unica, passeggiando tra i vigneti e scoprendo le principali tecniche utilizzate per la produzione biologica. Un suggerimento per la stagione: non perdere l’occasione di degustare i loro pregiati vini accompagnati dal magnifico olio, anch’esso di loro produzione.
Tenuta Le Velette – Orvieto
Affacciati sulla rupe di Orvieto, la Tenuta Le Velette custodisce una storia che affonda le radici in oltre 3000 anni di tradizione, in cui il vino ha avuto un ruolo cruciale non solo come alimento, ma anche come elemento culturale, religioso, ludico ed economico.
Questo territorio, un tempo parte della regione etrusca, è stato il palcoscenico in cui gli Etruschi hanno sviluppato il loro sapere, il loro benessere e le loro competenze. Proprio grazie alla loro conoscenza del terreno vulcanico, hanno costruito profonde cantine nelle quali la temperatura naturale era perfetta per la fermentazione e la conservazione dei vini bianchi. Una tecnica che, pur essendo rimasta invariata per secoli, è stata arricchita nel corso degli ultimi 70 anni con l’adozione di tecnologie moderne, permettendo di affinare una tradizione che risale a 2500 anni fa. Le cantine di affinamento, ancora oggi in uso nella Tenuta Le Velette, conservano l’impronta di quella tecnica antica.
Visitando la Tenuta, ci si immerge in un luogo che racconta una lunga e affascinante storia. Le grotte e le cantine etrusche, che un tempo erano probabilmente tombe, sono oggi visitabili e ospitano il vino che matura in piccole botti di rovere. Nei vini della Tenuta Le Velette si racchiude la storia di un mondo, quello del vino, che si intreccia con la sua lunga tradizione, che inizia nel 1870 e prosegue fino ai giorni nostri.
I vigneti si estendono su circa 100 ettari, tutti collocati sull’altopiano vulcanico orvietano. Questo terreno dona una straordinaria mineralità ai vini, che vengono prodotti quasi esclusivamente in vasche di cemento. Le barrique, invece, sono riposte in cunicoli sotterranei scavati nel tufo, un altro esempio dell’unicità di questo territorio.