28 Mar, 2025 - 21:00

“Energia in Periferia”: a Gualdo Tadino un progetto concreto contro la povertà energetica

“Energia in Periferia”: a Gualdo Tadino un progetto concreto contro la povertà energetica

Un segno tangibile di solidarietà, un aiuto concreto in un tempo di fragilità sociale ed economica. Questo è stato il cuore pulsante di “Energia in Periferia”, il progetto promosso dalla Fondazione Banco dell’Energia – Ente Filantropico, che ha trovato in Gualdo Tadino uno dei suoi centri più attivi e solidali.

L’iniziativa, attiva da aprile 2023 ad aprile 2025, si è sviluppata grazie alla collaborazione di una solida rete territoriale: Adiconsum Umbria, Unione Nazionale Consumatori Umbria, Associazione Banco Alimentare dell’Umbria, Associazione Banco di Solidarietà Gubbio-Gualdo Tadino, Caritas Diocesana di Gubbio, con il Comune di Gualdo Tadino come partner istituzionale.

Solidarietà, educazione e sostegno economico: 95 famiglie aiutate grazie a un’iniziativa nazionale

Il progetto “Energia in Periferia” nasce con un obiettivo chiaro: contrastare la povertà energetica, ovvero quella condizione in cui le famiglie non riescono più a sostenere i costi minimi per riscaldare, illuminare o alimentare i propri spazi di vita in modo dignitoso.

Una condizione sempre più diffusa, aggravata negli ultimi anni dalla pandemia di Covid-19, che ha ridotto redditi e aumentato la vulnerabilità sociale, e dalle tensioni geopolitiche internazionali, che hanno contribuito a un’impennata dei prezzi dell’energia elettrica e del gas.

“Il continuo aumento dei costi di luce e gas ha creato enormi difficoltà per molte famiglie del nostro territorio – ha dichiarato il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti che faticano sempre di più a far fronte a queste spese essenziali. Grazie a questo importante progetto, molte di esse hanno ricevuto un aiuto concreto in un momento di grande difficoltà”.

In due anni di attività, ben 95 nuclei familiari sono stati sostenuti nel territorio di Gualdo Tadino, con l’estensione dell’intervento anche a Fossato di Vico e Sigillo. Ogni famiglia ha ricevuto un contributo economico una tantum destinato al pagamento delle bollette di luce e gas.

In totale, sono stati erogati circa 60.000 euro, un intervento mirato che ha permesso a molte persone di evitare disconnessioni, ritardi nei pagamenti e conseguenze ancora più gravi sul piano della sicurezza abitativa e del benessere quotidiano.

Un sentito ringraziamento va al presidente del Banco di Solidarietà Gubbio-Gualdo Tadino, Giuseppe Ascani, e ai volontari Mauro Moretti, Emanuela Matarazzi e Lina Maresi – ha aggiunto Presciutti – per l’impegno e la dedizione dimostrati in questa iniziativa”.

Oltre al sostegno economico: educazione all’uso consapevole dell’energia

Uno degli elementi distintivi del progetto “Energia in Periferia” è stato l’approccio integrato: non solo aiuto economico, ma anche educazione e sensibilizzazione.

Ogni famiglia beneficiaria è stata coinvolta in un percorso di informazione sull’uso consapevole dell’energia, con l’obiettivo di ridurre i consumi e promuovere comportamenti sostenibili. L’iniziativa ha così assunto una duplice funzione: tampone immediato all’emergenza e seme di un cambiamento culturale più profondo.

Questa dimensione educativa è stata curata dalle associazioni dei consumatori, come Adiconsum e Unione Nazionale Consumatori, che hanno fornito strumenti pratici per leggere le bollette, adottare abitudini virtuose e accedere ad agevolazioni statali poco conosciute.

Il progetto realizzato a Gualdo Tadino fa parte di una rete nazionale promossa dal Banco dell’Energia, che ha attivato iniziative simili in numerose città italiane, da Torino a Napoli, da Genova a Bari, con l’obiettivo di creare un impatto diffuso e strutturale.

A Milano, ad esempio, il progetto ha raggiunto 120 famiglie, con la collaborazione di realtà come Fondazione Cariplo e i Servizi sociali del Comune. A Cagliari, invece, si è sperimentata una formula che ha affiancato il contributo economico con kit per il risparmio energetico domestico, come lampadine a basso consumo, termostati intelligenti e riduttori di flusso.

In tutte queste esperienze emerge un dato comune: la lotta alla povertà energetica non può essere affrontata solo con misure assistenziali, ma richiede un cambiamento sistemico, basato su formazione, coinvolgimento, sostenibilità e reti locali.

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Povertà Energetica (OIPE), in Italia oltre 2,2 milioni di famiglie vivono in condizioni di povertà energetica. Si tratta di persone che non riescono a mantenere una temperatura adeguata nella propria abitazione, a usare gli elettrodomestici in modo continuativo o a pagare le bollette nei tempi previsti.

Il fenomeno è trasversale: colpisce anziani soli, famiglie numerose, disoccupati, lavoratori poveri, spesso residenti in periferie urbane o aree interne come quelle dell’Appennino umbro.

“La crisi energetica non è solo una questione di costi, ma di diritti, ha sottolineato più volte la presidente del Banco dell’Energia, Simona Bordone. “Avere accesso all’energia in modo sicuro e continuo è una condizione essenziale per vivere dignitosamente”.

Gualdo Tadino: una comunità che si unisce nel segno della solidarietà

Il progetto “Energia in Periferia” ha avuto a Gualdo Tadino una particolare risonanza, grazie alla forte sinergia tra istituzioni e mondo del volontariato.

Caritas, Banco Alimentare, Banco di Solidarietà: ognuno ha messo a disposizione le proprie competenze e il proprio radicamento sul territorio, permettendo di intercettare in modo capillare i bisogni delle famiglie e offrire un supporto rispettoso e personalizzato.

È stata un’iniziativa silenziosa, ma potente, che ha raggiunto chi aveva davvero bisogno, senza clamore ma con grande efficacia”, ha commentato una volontaria del progetto. “In tanti ci hanno ringraziato non solo per il contributo, ma per l’ascolto e la vicinanza umana”.

Con la conclusione del progetto ad aprile 2025, il grande tema sarà ora la continuità. Le istituzioni locali e le associazioni del territorio guardano con interesse alla possibilità di replicare l’esperienza, magari ampliandola ad altri comuni del comprensorio, coinvolgendo nuovi partner e potenziando la dimensione educativa.

Anche a livello nazionale, la Fondazione Banco dell’Energia sta lavorando per rendere il progetto strutturale, inserendolo in un ecosistema di azioni integrate contro la povertà energetica.

Un progetto che parla di dignità, inclusione e comunità

“Energia in Periferia” non è stato solo un intervento tecnico o assistenziale. È stato un gesto di prossimità e di civiltà, che ha permesso a decine di famiglie di non sentirsi sole, di affrontare il peso delle bollette con maggiore serenità e di guardare al futuro con un po’ più di speranza.

In un tempo segnato da crisi multiple – energetica, economica, climatica – progetti come questo rappresentano modelli virtuosi di azione territoriale, capaci di coniugare efficienza e umanità, emergenza e visione.

Gualdo Tadino, con la sua rete di associazioni e l’impegno del Comune, ha dimostrato che anche in un piccolo centro è possibile fare la differenza, quando si agisce insieme, con passione e lungimiranza.

AUTORE
foto autore
Mario Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE