Oggi 4 giugno, alle ore 17, la Biblioteca Sperelliana di Gubbio si trasformerà in un luogo di confronto, visione e proposta con il convegno promosso dalla Comunità energetica rinnovabile “Terra Nostra”. L’evento, dal titolo evocativo e concreto, è dedicato alle energie rinnovabili e alla transizione energetica partecipata, ed è destinato a segnare una tappa significativa nel percorso di crescita di un’esperienza che, nata dal basso, sta oggi conquistando attenzione e consensi.
“Siamo convinti che il cambiamento parta dal basso. Ecco perché vogliamo che questo evento sia un momento di dialogo aperto, trasparente e stimolante”, afferma Pio Francesco Baldinelli, presidente della cooperativa.
La CER “Terra Nostra” è nata il 1° agosto 2023, grazie all’intuizione e alla determinazione di dieci cittadini che hanno scelto di rispondere in modo attivo e responsabile alle sfide ambientali ed energetiche del presente. Inizialmente costituita come associazione, la comunità si è successivamente trasformata in una società cooperativa a mutualità prevalente, priva di scopo di lucro, per garantire trasparenza, stabilità giuridica e apertura alla partecipazione.
“Abbiamo voluto creare un modello di energia pulita e condivisa, non solo per risparmiare, ma per generare valore sul territorio”, spiega Baldinelli. “Il nostro obiettivo è costruire una rete dove ciascuno può contribuire e beneficiare della transizione energetica”.
L’incontro del 4 giugno si preannuncia come un momento di alto profilo tecnico e politico, grazie alla partecipazione di relatori di primo piano:
Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria
Massimiliano Presciutti, presidente della Provincia di Perugia
Vittorio Fiorucci, sindaco di Gubbio
Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei Servizi Energetici (GSE)
Leonardo Pozzoli, amministratore delegato di Free Luce & Gas
Pio Francesco Baldinelli, presidente della CER “Terra Nostra”
Il convegno offrirà spiegazioni puntuali sulle opportunità concrete offerte dalle Comunità energetiche, sui meccanismi di incentivazione, e sui vantaggi economici, sociali e ambientali che derivano dall’adesione a questi nuovi modelli di produzione e condivisione dell’energia.
“Sarà un’occasione per chiarire i meccanismi di incentivazione attualmente disponibili e i benefici per chi partecipa a una comunità energetica”, sottolinea Pozzoli.
“Terra Nostra” non è un progetto sulla carta. È una realtà operativa, con impianti fotovoltaici già attivi installati dai soci fondatori sui tetti delle proprie abitazioni. Questi impianti producono energia pulita, in parte utilizzata per l’autoconsumo e in parte condivisa con gli altri membri della comunità, secondo il principio di solidarietà energetica.
“L’autoconsumo collettivo è una rivoluzione silenziosa, che rende le persone protagoniste del cambiamento”, sottolinea Baldinelli. E aggiunge: “Non si tratta solo di tecnologia, ma di una nuova idea di economia, più equa e resiliente”.
Attualmente, è in corso l’iter per la realizzazione di nuovi impianti, per una potenza complessiva di circa 1,5 megawatt, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di una parte significativa della popolazione nel territorio di Gubbio e zone limitrofe.
Le CER sono configurazioni previste dalla normativa europea e italiana, nate per consentire a cittadini, imprese ed enti pubblici di produrre, consumare e scambiare energia da fonti rinnovabili a livello locale. Il modello promuove la partecipazione attiva alla transizione ecologica e genera benefici a tre livelli:
Ambientale, per la riduzione delle emissioni e dell’uso di fonti fossili
Economico, grazie a incentivi e risparmi in bolletta
Sociale, per la creazione di reti locali di solidarietà energetica
“Ogni nuovo socio è un tassello in più nella costruzione di un modello economico più equo, sostenibile e resiliente”, afferma il consiglio direttivo della cooperativa. “Siamo aperti a tutti coloro che credono in un futuro energetico condiviso, pulito e solidale”.
Uno degli obiettivi di “Terra Nostra” è quello di estendersi oltre il perimetro comunale, coinvolgendo anche i comuni limitrofi, famiglie, imprese, artigiani, agricoltori. L’intento è quello di trattenere sul territorio il valore prodotto, e creare filiere locali virtuose, in grado di ridurre la dipendenza energetica e di rafforzare la coesione tra le comunità.
Durante il convegno saranno illustrate nel dettaglio le modalità di adesione, i benefici economici per i nuovi membri e le possibilità di co-progettare nuovi impianti, sia in ambito residenziale che agricolo o industriale.
L’incontro del 4 giugno, nella storica cornice della Biblioteca Comunale Sperelliana, non sarà solo un evento tecnico, ma anche un momento di partecipazione civica. La scelta del luogo non è casuale: la Sperelliana, da sempre simbolo di sapere e cultura, diventa spazio per l’energia del futuro, per un sapere pratico, collettivo e trasformativo.
Al termine del convegno, sarà possibile incontrare i soci fondatori, consultare materiale informativo e prendere contatti per l’adesione alla cooperativa.
In un’epoca segnata da crisi energetiche, conflitti geopolitici e emergenze ambientali, costruire una rete locale di produzione e condivisione dell’energia appare non solo possibile, ma urgente. La CER “Terra Nostra” dimostra che una risposta concreta esiste, e parte dalle scelte quotidiane di persone comuni, animate da visione, responsabilità e passione.
“Non servono slogan. Serve un progetto condiviso, capace di generare benefici reali e misurabili. È quello che stiamo facendo, giorno dopo giorno”, conclude Baldinelli.
Il convegno organizzato dalla Comunità energetica “Terra Nostra” rappresenta una tappa fondamentale di un percorso che unisce innovazione tecnologica e giustizia sociale. Un modello che ridà potere ai cittadini, che trasforma i consumatori in protagonisti, e che può diventare pilota per altre realtà umbre e italiane.
La sfida è ambiziosa, ma profondamente radicata nel territorio. Perché, come recita uno dei motti informali della cooperativa, “l’energia migliore è quella che ci unisce”.