Un voto unanime e una richiesta chiara rivolta alla Giunta regionale dell’Umbria: riattivare con cadenza regolare il tavolo tecnico di confronto sull’impatto ambientale provocato dalle emissioni dell’acciaieria Arvedi Ast nel quartiere Prisciano. È quanto ha deliberato la Seconda Commissione consiliare dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Letizia Michelini, approvando una proposta di risoluzione presentata unitariamente da tutti i gruppi.
Il provvedimento arriva a seguito dell’audizione svoltasi l’11 aprile scorso nel quartiere Terni Est, convocata su richiesta del “Comitato Prisciano-Terni Est” per affrontare le problematiche ambientali legate alle attività dello stabilimento siderurgico. All’incontro avevano partecipato, oltre ai consiglieri regionali, l’assessore all’Ambiente Thomas De Luca, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, i vertici aziendali di Arvedi Ast e Tapojarvi, rappresentanti di Arpa Umbria, ASL Umbria 2 e sigle sindacali.
La risoluzione impegna la Giunta a convocare regolarmente il tavolo tecnico, con la presenza di tutti i soggetti istituzionali e civici coinvolti, al fine di monitorare lo stato di attuazione degli interventi ambientali proposti dall’azienda e delle prescrizioni autorizzative.
Al centro del dispositivo anche la necessità di verificare a posteriori l’efficacia delle azioni intraprese e analizzare eventuali criticità emergenti.
Nel corso dell’audizione, i rappresentanti del Comitato Prisciano-Terni Est hanno denunciato una situazione di persistente disagio ambientale che dura da oltre tre decenni. "Polveri corrosive, fenomeni odorigeni, vibrazioni": questi alcuni degli effetti quotidiani segnalati dai residenti. Le preoccupazioni maggiori riguardano l’aspetto sanitario, con riferimento esplicito all’alto tasso di incidenza tumorale riscontrato nella zona e ai valori in crescita di Nichel e PM10.
Alla luce di tali elementi, il Comitato ha chiesto con forza l’avvio di uno studio epidemiologico ed eziologico indipendente, in grado di analizzare i rischi per la salute umana collegati alle emissioni industriali. La risoluzione approvata oggi recepisce questa istanza, chiedendo all’esecutivo regionale di dare continuità alle azioni già avviate per la realizzazione dello studio, affidandosi a soggetti scientificamente qualificati e terzi.
Durante l’audizione, l’amministratore delegato di Arvedi Ast, Dimitri Menicali, e il direttore generale di Tapojarvi, Stefano Proietti, hanno illustrato il piano di interventi ambientali predisposto dall’azienda, frutto - hanno sottolineato - di un confronto costante con Regione e Arpa. Le misure, secondo quanto dichiarato, sono finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale e vengono attuate progressivamente in base alle prescrizioni ricevute.
Anche le rappresentanze sindacali hanno partecipato al confronto, sottolineando da un lato l’importanza di ottenere certezze sull’accordo di programma che prevede investimenti ambientali, dall’altro la disponibilità a partecipare a ogni tavolo tecnico per accompagnare e verificare il processo. Il monitoraggio continuo delle condizioni ambientali e la trasparenza degli interventi sono state indicate come condizioni essenziali per una gestione condivisa della questione.
L’assessore all’Ambiente Thomas De Luca ha confermato l’impegno della Regione Umbria nel portare avanti l’accordo di programma e ha ribadito la necessità che ogni azione venga sviluppata in un contesto istituzionale strutturato, in grado di assicurare un equilibrio tra tutela ambientale e continuità produttiva.
L’atto di indirizzo approvato in Commissione prevede anche che, nei futuri aggiornamenti del Piano regionale della Qualità dell’Aria, venga valutata l’introduzione di specifiche misure di contrasto all’inquinamento industriale, con attenzione particolare alle aree territoriali più esposte e vulnerabili. La proposta sarà ora trasmessa all’Assemblea legislativa per il voto definitivo.