Un cambio di passo rispetto al recente passato sull’emergenza sicurezza a Terni. Il nuovo prefetto di Terni, Antonietta Orlando, dopo poche settimane dall’insediamento, ha deciso di cambiare metodo. E di intervenire con rapidità e con un approccio diverso rispetto alle criticità del territorio.
Una scelta dettata non solo dalla percezione dei cittadini, rispetto a fenomeni in crescita come la diffusione della droga tra i minori, il degrado di alcune aree abbandonate della città e la gestione degli eventi. Ma anche dai dati (più volte evidenziati dalle istituzioni, a cominciare dal Comune di Terni) e da un diverso approccio delle forze dell’ordine. Con il nuovo questore Mangino, ad esempio, che appena insediato ha dichiarato guerra a spacciatori e narcotrafficanti.
In pochi giorni, così, il nuovo prefetto di Terni Antonietta Orlando, ha convocato prima il gruppo Interforze, chiamandolo a uno sforzo suppletivo per evitare le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico cittadino. E ieri sera ha convocato una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Con la partecipazione dei vertici delle forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco. Ma anche dei principali comuni del territorio, a cominciare da Terni, e della Provincia. Obiettivo: analizzare la situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza nel territorio della provincia.
Emergenza sicurezza a Terni: focus su area ex Camuzzi. La Prefettura chiederà la bonifica ai proprietari
Preso di petto dal Comitato, in tema di emergenza sicurezza a Terni, il degrado dell’area ex Camuzzi. Proprio accanto al Videocentro e al parcheggio delle ex Officine Bosco. Un’area trasformata da tempo in bivacco per clochard e spacciatori. Che vi hanno realizzato una base operativa e residenziale a due passi dal centro cittadino. Da anni l’amministrazione comunale vara ordinanze per chiedere ai proprietari la bonifica dell’area. In attesa che vengano varati nuovi piani di recupero urbanistico.
La proprietà, una società abruzzese la Camuzzi Costruzioni, potrebbe presentare un progetto di recupero e rigenerazione urbana. Con cubature ridotte rispetto al maxi-intervento che era stato pensato sotto la giunta Di Girolamo. Ma la situazione di degrado e abbandono in cui versa l’area ha preoccupato il prefetto. Che ha ascoltato gli interventi di istituzioni e forze di polizia.
“Il Comitato – spiega la nota della Prefettura – ha concordato di portare avanti tutte le azioni volte al ripristino delle condizioni di sicurezza del sito. Attività che saranno svolte nell’ottica della più grande collaborazione interistituzionale e in attesa di progetti di riqualificazione dell’area. Più in particolare, anche in esecuzione delle ordinanze anti-degrado adottate dall’amministrazione comunale, la Prefettura procederà a sensibilizzare la proprietà del bene per il miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’area. Richiedendo la immediata rimozione di ogni tipo di rifiuto presente, sia all’aperto che all’interno dei fabbricati. La manutenzione del verde procedendo allo sfalcio dell’erba. Nonché il ripristino delle recinzioni perimetrali e ogni possibile intervento di difesa passiva del sito“.
Stadio Liberati e territorio del Comune di Fabro: si implementa la videosorveglianza
Convocata dal Comitato anche la Ternana Calcio per l’analisi delle condizioni di sicurezza dello stadio Libero Liberati, in occasione delle partite interne. Il Comune di Terni e la società sportiva si sono impegnate, per quanto di rispettiva competenza, a potenziare l’impianto di videosorveglianza esistente. Seguendo, in ordine di priorità, le indicazioni fornite dalla Questura.
Il Comitato ha poi vagliato l’istanza di implementazione del sistema di videosorveglianza nel territorio comunale di Fabro. La discussione, alla quale ha partecipato anche il sindaco, si è conclusa con un parere favorevole al progetto. Il Prefetto e i vertici delle forze dell’ordine, infatti, hanno sottolineato che i sistemi di videosorveglianza rappresentano strumenti di fondamentale importanza per innalzare gli standard della sicurezza urbana. L’utilizzo di questa tecnologia consente di prevenire ancora più efficacemente i fenomeni di degrado e criminalità anche nei centri abitati.
Il Comitato ha poi vagliato l’istanza di implementazione del sistema di videosorveglianza nel territorio comunale di Fabro. La discussione, alla quale ha partecipato anche il sindaco, si è conclusa con un parere favorevole al progetto. Il Prefetto e i vertici delle forze dell’ordine, infatti, hanno sottolineato che i sistemi di videosorveglianza rappresentano strumenti di fondamentali per innalzare gli standard della sicurezza urbana. L’utilizzo di questa tecnologia consente di prevenire ancora più efficacemente i fenomeni di degrado e criminalità anche nei centri abitati.
Diffusione della droga e degli alcolici tra i minorenni, schierate anche le due Procure di Perugia e Terni
Per quanto riguarda uno degli aspetti più delicati dell’emergenza sicurezza in provincia di Terni, quello della diffusione di droga e super-alcolici tra i minorenni, sono scese in campo anche le Procure di Perugia e Terni. Alla riunione, infatti, ha preso parte anche Sergio Sottani, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Perugia. E con lui anche il procuratore della Repubblica di Terni, Andrea Claudiani. Oltre al procuratore capo della Procura dei minorenni dell’Umbria, Flaminio Monteleone.
“I procuratori hanno sottolineato l’importante sforzo profuso e il positivo riscontro delle attività svolte costantemente dalle forze dell’ordine – spiegano dalla Prefettura -. Ricordando le ultime importanti operazioni di polizia giudiziaria. Che hanno condotto ad ottimi risultati in termini di contrasto del fenomeno. Nell’occasione è stato approfondito e analizzato anche il tema della diffusione dell’utilizzo di droghe da parte dei minori. Allarme per i giovani che ricorrono allo spaccio come fonte di reddito per comprarsi gli stupefacenti. Ribadita l’importanza fondamentale del ruolo che gli istituti scolastici e le famiglie rivestono per prevenire ed arginare il fenomeno. Si punterà su iniziative di informazione e sensibilizzazione dei ragazzi. Sotto i riflettori gli effetti negativi e pericolosi dell’utilizzo di droghe e sostanze da sballo. Tra cui anche i super-alcolici“.
Le forze di polizia aumenteranno le attività di ricognizione delle aree maggiormente interessate dal fenomeno. Implementando in modo coordinato, i servizi di prevenzione e controllo con il coinvolgimento della polizia locale. Istituzioni, forze dell’ordine e Prefettura hanno concordato sull’importanza di sviluppare forme di collaborazione fattiva e sinergica. Obiettivo condiviso: contrastare la diffusione delle sostanze stupefacenti per l’affermazione della legalità sul territorio.
Emergenza sicurezza e lotta alle infiltrazioni mafiose sul territorio e sicurezza nei posti di lavoro, monitorati i sub-appalti
Nei giorni scorsi si era tenuta un’altra importante riunione in Prefettura col Gruppo Provinciale Interforze. Il summit aveva visto la partecipazione del Questore, dei comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza e del Capo del Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Firenze. Coinvolto anche l’Ispettorato provinciale del lavoro e il Provveditorato alle opere pubbliche.
Nella riunione organizzata dal prefetto Orlando, sono stati analizzati i sistemi di controllo antimafia sui contratti pubblici. Le ultime disposizioni normative, infatti, sottolineano la necessità di una costante attività di indagine amministrativa per la prevenzione e repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosa nelle imprese che operano con le pubbliche amministrazioni.
Particolare impulso sarà dato alle attività di controllo realizzate dal Gruppo Interforze Provinciale sui principali cantieri attivi sul territorio. Anche per le verifiche sotto il profilo della sicurezza del lavoro e della regolarità dei relativi contratti, a tutela della legalità e della sicurezza dei lavoratori.
Definiti anche i criteri da adottare per la programmazione degli accessi ispettivi nei cantieri. Scatterà una mappatura delle aree sulle quali indirizzare i controlli per prevenire possibili ingerenze da parte di organizzazioni criminali. Compresi eventuali subappalti e tutta la relativa filiera.