L’emergenza abitativa in Umbria è un problema che negli ultimi anni si è fatto sempre più pressante, colpendo famiglie, persone sole e anziani che faticano a sostenere il costo della vita. Il caro affitti, l’aumento dei mutui, il carovita e le difficoltà economiche hanno portato migliaia di persone a dover scegliere tra pagare un tetto sulla testa o altre spese essenziali come cibo e cure mediche.
Di fronte a questa situazione, la Caritas regionale umbra ha lanciato un’iniziativa di raccolta fondi, coinvolgendo tutte le sue otto sedi diocesane, tra cui quella di Gubbio, per sostenere chi si trova senza una casa o è in grave difficoltà nel mantenerne una.
L’iniziativa prende il via in occasione dell’Anno giubilare “Pellegrini di Speranza”, e si propone di sensibilizzare la comunità su una problematica sociale che riguarda un numero crescente di persone, andando oltre il semplice aiuto economico e puntando a una riflessione collettiva sulla necessità di politiche abitative più efficaci e inclusive.
Secondo i dati raccolti dai Centri di Ascolto Caritas, oltre 3.000 famiglie umbre si trovano in condizione di disagio abitativo. Le difficoltà spaziano dal pagamento degli affitti e delle bollette alla ricerca di un alloggio dignitoso, fino a situazioni estreme di senza fissa dimora.
Molte persone si rivolgono alla Caritas per trovare supporto e soluzioni temporanee, ma la mancanza di politiche abitative adeguate rende il problema cronico.
La Caritas diocesana di Gubbio, ad esempio, ha segnalato che circa 150 famiglie sul territorio stanno affrontando difficoltà abitative, un numero in aumento rispetto agli anni precedenti.
Il problema dell’accesso alla casa in Umbria è legato a diversi fattori, tra cui:
Questa crisi ha colpito in modo particolare le fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani soli, famiglie numerose, giovani coppie e migranti.
Di fronte a questa emergenza, la Caritas dell’Umbria ha avviato una raccolta fondi che accompagnerà tutto il 2025, con il coinvolgimento delle parrocchie, delle comunità locali e dei fedeli.
La raccolta fondi servirà a:
L’iniziativa si lega alla Quaresima di Carità, periodo in cui le comunità cristiane sono invitate a riflettere sulla solidarietà e sull’aiuto ai più bisognosi.
Uno degli aspetti più paradossali dell’emergenza abitativa è che, mentre migliaia di persone sono alla ricerca di una casa, centinaia di immobili restano vuoti e inutilizzati.
Questo fenomeno riguarda sia edifici privati sia strutture pubbliche, che potrebbero essere recuperate per rispondere all’emergenza.
La campagna di sensibilizzazione “C’è un problema grande come una casa”, promossa dalle Caritas umbre, pone l’accento su questa contraddizione e invita a trovare soluzioni condivise.
Chiunque voglia dare il proprio contributo può farlo attraverso diverse modalità:
L’obiettivo è quello di raccogliere risorse sufficienti per supportare almeno centinaia di famiglie in tutta la regione, garantendo loro un aiuto concreto.
L’emergenza abitativa in Umbria non può essere affrontata solo con interventi emergenziali: servono politiche a lungo termine per garantire il diritto alla casa a tutti i cittadini.
Tra le proposte avanzate dalle Caritas e dalle associazioni sociali, ci sono:
Queste soluzioni, se attuate con il giusto coordinamento tra pubblico e privato, potrebbero contribuire a ridurre drasticamente il numero di persone senza casa e a garantire un futuro più stabile per molte famiglie umbre.
L’emergenza abitativa è una delle questioni più urgenti del nostro tempo, e l’iniziativa delle Caritas umbre rappresenta un importante segnale di solidarietà e attenzione verso i più deboli.
Ognuno può fare la propria parte: donando, sensibilizzando o semplicemente riflettendo su quanto il diritto alla casa sia un bisogno fondamentale per ogni persona.
L’Anno giubilare “Pellegrini di Speranza” diventa così un’occasione concreta per trasformare la speranza in azione, costruendo una società più giusta e solidale.