È stato uno degli emendamenti più discussi e aspramente contestati del governo Tesei. Parliamo dell’emendamento Puletti, il provvedimento che ha dato accesso ai mezzi a motore su sentieri e mulattiere di montagna ove non diversamente tabellate. Entrato ufficialmente in vigore dal primo gennaio di quest’anno, oggi, in quella che sarà una delle ultime riunioni dell’assemblea legislativa per questo mandato, verrà discussa la sua abrogazione. A firmare la proposta è il consigliere del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca che si è sempre battuto contro quella che ha definito “l’ennesima follia della destra sulle questioni ambientali“.

De Luca: “Puntiamo ad abrogare l’emendamento Puletti”

Siamo giunti alla giornata decisiva per abrogare l’articolo di legge che ha liberalizzato l’accesso indiscriminato dei veicoli a motore su sentieri, cammini spirituali e pascoli dell’Umbria” così scrive De Luca in una sua nota. “La proposta di abrogazione – spiega il consigliere M5S – non fa altro che ripristinare l’equilibrio normativo precedente, garantendo la tutela delle aree naturali e dello spazio rurale“.

Fin dalla sua approvazione l’emendamento che porta la firma della consigliera leghista Manuela Puletti, ha generato un’ondata di proteste e indignazione su più fronti. “L’emendamento che il Movimento 5 Stelle porterà domani, 8 ottobre (stamattina ndr) all’assemblea legislativa dell’Umbria sarà volto ad abrogare quanto modificato grazie all’emendamento-blitz della consigliera Manuela Puletti della Lega nella legge di Bilancio di Previsione 2024. Quanto deregolamentato grazie all’emendamento Puletti, infatti, ha permesso il transito di ogni tipo di veicoli a motore senza tabellazione esplicita anche su aree di pregio e percorsi spirituali di enorme interesse come la Via di Francesco o il Cammino di San Benedetto“.

Il Movimento 5 Stelle fin dagli albori dell’emendamento Puletti si era attivato lanciando anche una raccolta firme per chiederne la revoca. Una raccolta che nel giro di breve aveva ricevuto numerosissime adesioni. “Le migliaia di firme raccolte – scrive De Luca – la mobilitazione regionale di decine di associazioni e le amministrazioni comunali che hanno adottato regolamenti per mitigare gli effetti di questa folle deregulation ci auguriamo troveranno ascolto all’interno del consiglio regionale. Vedremo se le promesse di Forza Italia, quelle dell’assessore Morroni e quelle del capogruppo Pastorelli troveranno seguito con un’azione concreta e un voto favorevole“.

La travagliata vicenda dell’emendamento della discordia

Dalle pagine di Tag24 Umbria abbiamo seguito molto da vicino i numerosi capitoli che compongono la travagliata storia dell’emendamento Puletti. Approvato a dicembre scorso dalla maggioranza, era stato accolto trionfalmente dalle associazioni dei cacciatori mentre ha suscitato le immediate proteste delle opposizioni, del mondo ambientalista e, più in generale, di tutti coloro che credono nel dovere della salvaguardia dell’immenso patrimonio naturalistico dell’Umbria.

Prima c’era stata la manifestazione del 3 febbraio a Perugia, quando le associazioni ambientaliste ed escursionistiche, con fischietti, zaini e scarponi ai piedi, erano scese in piazza. Puletti era intervenuta, dicendosi aperta al dialogo, ma era stata aspramente contestata e costretta a farsi scortare dalle forze dell’ordine per uscirne. Ad aprile, era arrivata la già citata raccolta firme promossa da Movimento 5 Stelle. A maggio, ad Assisi, il CAI aveva organizzato un partecipatissimo flash mob con tutti i delegati nazionali, per chiedere rispetto per i propri volontari.

Ancora a maggio, era partito il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) da parte di Legambiente Umbria e Riserva del Monte Peglia che invocavano un intervento da parte delle istituzioni. A giugno si sono quindi mossi i Comuni umbri che hanno adottato dei propri regolamenti per l’accesso alla rete sentieristica. Il primo era stato Gualdo Tadino, seguito poco dopo da Narni e anche Terni ha fatto la sua parte. Nel frattempo, il centrosinistra non ha risparmiato interrogazioni e richieste di chiarimenti. Oggi questa complessa vicenda potrebbe finalmente trovare il suo epilogo.