Super indaffarato al Viminale, Emanuele Prisco rientra in Umbria non appena i mille impegni istituzionali glie lo consentono, per guidare i suoi Fratelli d’Italia verso traguardi sempre più ambiziosi.
Il sottosegretario al ministero dell’interno, deputato di Fratelli d’Italia, infatti, da qualche mese è tornato ad essere coordinatore regionale del partito. Lo abbiamo intervistato in esclusiva a Tag24 Umbria.

Emanuele Prisco alla guida di FdI Umbria: “Abbiamo una classe dirigente di tutto rispetto, a ogni livello e in ogni territorio”

Onorevole Prisco, cosa si prova a tornare a casa?
“Io sono stato già coordinatore regionale di FdI in Umbria negli anni della fondazione e certo non è stato semplicissimo. Oggi fortunatamente torno a esserlo in una stagione più fortunata, di governo, con delle percentuali che i cittadini ci accreditano molto più confortanti di quando abbiamo iniziato. Siamo passati dal 1,9 al 27% ottenuto alle scorse elezioni politiche, arrivando a essere non soltanto il primo partito d’Italia ma anche il partito che esprime il presidente del Consiglio, soprattutto grazie a Giorgia Meloni. Un’immensa responsabilità e, al tempo stesso, una soddisfazione per essere stati in grado di interpretare le esigenze della maggioranza degli italiani”.

 
Tutto ciò a livello nazionale. Quanto all’Umbria?
“Sul territorio regionale ci stiamo declinando a essere l’asse portante della coalizione, seppur dopo qualche turbolenza in quei comuni dove non sempre ci siamo presentati insieme alle urne. L’aver portato a casa l’unità del centrodestra – unità, peraltro, spesso allargata a numerose forze civiche, a partire dalla città di Perugia – è senz’altro un fattore vincente a cui gli elettori di centrodestra tengono molto. Negli scorsi mesi, abbiamo celebrato i congressi provinciali di Fratelli d’Italia a Perugia e a Terni che hanno determinato un ricambio nella classe dirigente con due bravissimi amministratori a guidare il partito, Alessandro Moio a Perugia e Alberto Rini a Terni. A breve finiremo di comporre l’organigramma regionale e provinciale”.
 
Fratelli d’Italia vanta in Umbria un movimento giovanile piuttosto attivo.
“Per chi, come me, o la stessa Giorgia Meloni, proviene dal mondo giovanile è motivo di profondo orgoglio constatare che tanti giovani e giovanissimi si stanno avvicinando alle nostre organizzazioni studentesche, perfino con qualche ruolo di rappresentanza come il presidente della consulta provinciale degli studenti a Perugia. E altrettanti scelgono sin dalle scuole, prima ancora di giungere all’università, di militare all’interno di Gioventù nazionale. Posso dire di essere particolarmente contento. Fratelli d’Italia è un partito penetrante, aperto alla comunità cittadina, capace di interpretare le migliori energie e di essere cerniera non solo nel centrodestra ma anche nella società civile. Abbiamo una classe dirigente di tutto rispetto, a ogni livello e in ogni territorio”.

Elezioni: dalla parte di Scoccia, Squarta e Vitali

A proposito di classe dirigente, ci avviciniamo alle elezioni amministrative. Onorevole Prisco, cosa ne pensa della situazione a Perugia?

“Sono stati dieci anni in cui le amministrazioni guidate dal sindaco Andrea Romizi hanno intrapreso un percorso di risanamento del Comune, a cominciare dai conti, e anche di ricostruzione del rapporto di fiducia tra il cittadino e l’amministrazione comunale. Ma c’è ancora molto da fare. Ci sono tante nuove risorse a disposizione, da rilanciare su alcuni importanti temi. Primo tra tutti, un grande piano per il decoro urbano, come ha detto il candidato sindaco della coalizione Margherita Scoccia. L’attuale amministrazione ha avuto il merito di intercettare, solo nell’ultimo anno, oltre 200 milioni di euro, al pari di città metropolitane dalla grande capacità attrattiva simile a Bologna, Firenze o Milano. Questi finanziamenti rappresentano una preziosa opportunità per Perugia, il cui sviluppo è stato per troppo tempo ostacolato dai vecchi dissesti di bilancio o da spese fisse vincolanti, tipo quella del Minimetrò”.
 
Rimanendo in tema di amministrative in Umbria, spostiamoci altrove. Lei Prisco come vede le primarie del centrodestra a Gualdo Tadino?
 
Un po’ in ritardo nel tempo. Fratelli d’Italia nasce, tra l’altro, proprio all’indomani del divieto di primarie nel PDL, organizzate e poi non celebrate. Ormai pero’ non le fa più nemmeno il Partito democratico. Comunque, ben venga qualsiasi forma d’espressione democratica che preveda la partecipazione dei cittadini. A maggior ragione, se serve a rimettere insieme una coalizione che evidentemente non ha avuto la capacità, in quel territorio, di raggiungere un accordo. E questo è sempre un demerito della classe dirigente. Ci tengo a rimarcare, però, che in tutti i Comuni sopra i 15mila abitanti, dove si correrà quindi con i simboli del centrodestra – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – si andrà uniti, a dimostrazione che c’è stata la capacità, grazie pure ai nostri alleati, di trovare delle sintesi su quelle che abbiamo ritenuto essere le ipotesi più vincenti”.

Si voterà anche per le europee, e Fratelli d’Italia Umbria correrà con un proprio candidato.
 
“Esattamente. Marco Squarta è il nostro candidato. Abbiamo scelto la persona più votata nelle ultime due elezioni regionali. Se fosse confermata la fiducia dei cittadini per FdI che leggiamo nei sondaggi, specialmente nel centro Italia dove va particolarmente bene il nostro movimento, il grande numero di seggi consentirebbe di eleggere anche un deputato europeo dall’Umbria, che manca da un po’ di tempo. Sarebbe un’occasione fondamentale per l’Umbria avere un proprio rappresentante sin dal primo giorno al Parlamento europeo. È essenziale oggi stare in Europa per anticipare e programmare le azioni territoriali, soprattutto in alcuni settori strategici per il nostro territorio”.