L’elicottero Nibbio 01 della Regione Umbria è un mezzo di soccorso fondamentale per il territorio umbro, particolarmente nei luoghi difficili da raggiungere come i sentieri di montagna e le aree isolate. Equipaggiato per il salvataggio aereo e il trasporto di emergenza, questo elicottero è in grado di intervenire rapidamente anche nelle situazioni più critiche, supportando le squadre di terra del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU) e le ambulanze del 118.

Nell’ultima settimana, le squadre del SASU sono state chiamate per ben otto interventi di salvataggio, tra cui uno riguardante un’escursionista austriaca che si è infortunata lungo il Sentiero Francescano nei pressi della diga di Valfabbrica. L’intervento, gestito con rapidità e precisione, ha messo in luce la professionalità delle squadre di soccorso e l’efficienza dell’elicottero Nibbio, che ha giocato un ruolo fondamentale nel portare soccorso e nel trasportare l’infortunata in sicurezza.

Quando arriva una segnalazione di soccorso, la prima fase dell’operazione prevede l’attivazione della Centrale Operativa Regionale 118, dove un tecnico del SASU è incaricato di coordinare le risorse e di stabilire una risposta rapida e precisa. Nel caso dell’escursionista infortunata, il tecnico della centrale ha attivato la procedura di geolocalizzazione, una tecnologia fondamentale che consente di determinare con esattezza la posizione della persona in difficoltà. Una volta raccolte le coordinate, queste vengono comunicate alle squadre di soccorso, inclusi l’elisoccorso Nibbio e le squadre di terra, che intervengono in parallelo per garantire una risposta completa.

Elicottero Nibbio 01 è attrezzato al recupero dei pazienti da luoghi impervi grazie al verricello

L’elicottero Nibbio è attrezzato per il recupero aereo grazie a un verricello che consente di sollevare pazienti da luoghi impervi e di trasportarli in ospedale in tempi molto rapidi. A bordo di Nibbio si trovano un team composto da un medico, un infermiere e un tecnico del SASU, ciascuno addestrato per fornire assistenza medica immediata e per affrontare le difficoltà specifiche del soccorso in ambiente montano.

Nibbio è un elicottero particolarmente adatto alle operazioni di soccorso in montagna, grazie a specifiche tecniche come il verricello di recupero e l’attrezzatura medica avanzata. Il verricello è un sistema di sollevamento meccanico che permette agli operatori di calarsi in aree difficili da raggiungere, come dirupi e pareti rocciose, e di recuperare in sicurezza le persone ferite o in difficoltà. Questo sistema è particolarmente utile in Umbria, dove la presenza di terreni accidentati e scoscesi rende il recupero via terra spesso impraticabile.

Inoltre, Nibbio è dotato di attrezzature per il monitoraggio vitale, che consentono al team medico di stabilizzare i pazienti direttamente a bordo. L’elicottero dispone di monitor, defibrillatori, ossigeno e altre strumentazioni per garantire un primo soccorso di alto livello, permettendo di intervenire in modo immediato e adeguato. Questa capacità di trattare i pazienti sul posto è fondamentale nelle situazioni di emergenza, poiché consente di risparmiare tempo prezioso, migliorando le probabilità di successo del recupero e del trattamento.

La procedura di recupero è complessa ma eseguita con grande professionalità

Ogni operazione di salvataggio con l’elicottero Nibbio 01 segue un protocollo rigoroso per garantire la sicurezza sia della persona da soccorrere sia della squadra di soccorso. La procedura inizia con la localizzazione del paziente e la valutazione delle condizioni meteorologiche e del terreno. Una volta raggiunta l’area, il team di soccorso si avvicina al paziente utilizzando il verricello e fornendo le prime cure direttamente sul posto. Nel caso dell’escursionista austriaca, il medico e l’infermiere a bordo hanno immobilizzato l’arto infortunato e prestato le prime cure, garantendo la stabilizzazione necessaria prima del trasporto.

Dopo la stabilizzazione del paziente, inizia la fase di recupero tramite verricello, una manovra delicata e complessa che richiede la collaborazione tra il pilota dell’elicottero e il team a terra. Una volta che il paziente è stato sollevato e messo in sicurezza all’interno dell’elicottero, il trasporto verso l’ospedale può iniziare. La velocità e l’efficienza di questa procedura sono importanti in situazioni critiche, specialmente quando il tempo è un fattore determinante.

Gli interventi di Nibbio non si limitano solo ai casi di infortunio in montagna; l’elicottero è utilizzato anche in situazioni di emergenza sanitaria in luoghi remoti, come borghi isolati e aree rurali dove l’accesso via terra richiederebbe tempi di intervento molto più lunghi.

Gli interventi aerei richiedono addestramento continuo e preparazione specifica

Il SASU è composto da tecnici esperti e volontari addestrati per intervenire in ambienti montani e speleologici, e la sinergia con il soccorso aereo permette di affrontare le situazioni di emergenza con rapidità ed efficacia. I tecnici del SASU a bordo di Nibbio non solo aiutano nella gestione del paziente, ma forniscono anche un supporto operativo al pilota, garantendo che l’elicottero possa avvicinarsi e manovrare in sicurezza anche in zone difficili.

Gli interventi di soccorso aereo richiedono una preparazione specifica e un addestramento continuo per garantire la sicurezza degli operatori e dei pazienti. I piloti e i tecnici dell’elicottero Nibbio sono addestrati a operare in condizioni estreme, affrontando situazioni di pericolo in cui ogni decisione deve essere presa con precisione.

Grazie alla professionalità degli operatori e alla tecnologia avanzata, l’Umbria dispone di un sistema di soccorso capace di rispondere rapidamente alle emergenze e di garantire un’assistenza di alto livello, ovunque e in qualsiasi situazione.