Da diversi anni ormai, l’elicicoltura sta prendendo sempre più piede in Italia. Una pratica molto antica che nasce negli anni settanta e che col tempo si è sviluppata, compiendo numerosi passi in avanti grazie a studi e prove pratiche e teoriche proprio sul campo. Nel centro Italia si stanno sviluppando diverse aziende agricole verso un settore in notevole crescita. In tal senso, a Gubbio, la società agricola “Elicicoltura Francescana”, ha deciso di alzare l’asticella. Oltre alle classiche chiocciole destinate al mercato dell’alimentare (ristoranti), si sta concentrando anche sulla produzione di prodotti cosmetici grazie proprio alle chiocciole. Un’idea che unisce passione e spirito imprenditoriale grazie a due soci Andrea Radicchi e Fausto Ragnacci.
“E’ nato tutto nel 2019, insieme al mio socio -spiega Radicchi-. E’ una passione e non è il nostro lavoro principale. Ci siamo buttati in questa pratica e alleviamo chiocciole helix all’aperto a ciclo naturale completo. Oltre a venderle ai ristoranti -prosegue Radicchi- in questo momento ci siamo orientati verso un altro mercato. Come è noto, le chiocciole producono una bava e proprio con l’estrazione di quest’ultima, vengono prodotte creme e altri prodotti per la cosmesi. Siamo un’azienda giovane e non abbiamo i macchinari e per la produzione ci affidiamo a un consorzio piemontese. L’obiettivo è dare un prodotto di qualità a chilometro zero al consumatore. Il futuro? Riuscire a camminare da soli con le nostre gambe per riuscirci a piazzare bene sul mercato”.
Restando tra Umbria e Lazio, nella zona delle Marmore esiste l’allevamento più grande del centro Italia, ma altri ce ne sono anche a Piediluco e nel territorio laziale, precisamente a Viterbo, grazie all’azienda “La Lumaca” di Ambra Cantoni. “L’elicicoltura -fa sapere l’esperta– è un lavoro lento ma che va indubbiamente veloce e che è già più di un qualcosa di importante e anche la nostra azienda è orientata su più mercati. Ci sta dando buoni riscontri e soddisfazioni”.
Cosa è l’elicicoltura
L’ elicicoltura è l’allevamento di lumache commestibili, o meglio l’allevamento di chiocciole (molluschi) visto che non hanno il guscio. Come detto, questa importante pratica ha numerosi sbocchi sul mercato, perchè dalle chiocciole si può sfruttare la carne, le uova, i gusci e addirittura la bava.
Nei primi anni di scoperte, era molto in voga la ristorazione, ma grazie a numerosi studi e prove pratiche si è arrivati ad altre conclusioni verso il settore farmaceutico e quello cosmetico. La bava delle chiocciole sembra infatti essere un ottimo antiage, antiossidante, ma anche antibiotica, antinfiammatoria, cicatrizzante, idratante, purificante, riparativa e rigenerante.
In cosa consiste l’elicicoltura?
Consiste in diverse tecniche. Le lumache si possono allevare all’aperto o al coperto, a ciclo completo o parziale, naturale o intensivo. Ma anche a metodo tradizionale, biologico, senza terra. In Italia la maggior parte delle aziende elicicole pratica l’elicicoltura a ciclo naturale completo all’aperto. Vale a dire che le chiocciole vengono allevate per l’intero ciclo biologico e cioè da quando nascono fino alla fase di ingrasso, che avverà su un terreno libero e non in una serra.
Ovviamente l’habitat è un’area recintata e quindi protetta, dalle minacce di eventuali predatori. Secondo quanto consigliano gli esperti che abbiamo intervistato, niente dovrà essere lasciato al caso. La recinzione per esempio dovrà essere in lamiera, meglio se ondulata e interrata per un minimo di 30 centimetri in profondità. Fondamentale sarà avere anche un giusto impianto di irrigazione per poter bagnare i recinti, rispettando anche le varie metrature dei tubi dell’acqua. Altro aspetto di fondamentale importanza l’acquisto di riproduttori standard da 30 kg e ovviamente le sementi per alimentare e ombreggiare le chiocciole. Un recinto standard richiede una quantità di semi di circa 1.6 kg. Insomma un lavoro a 360 gradi che richiede tempo, impegno, passione, pazienza e attenzione. Se questi requisiti saranno rispettati, l’elicicoltura può portare a grandi soddisfazioni e anche ottimi ricavi.