L’ex sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, si prepara a lanciare la sua candidatura per le prossime elezioni regionali umbre, previste, anche se non ancora ufficialmente, per il 17 novembre. Nonostante una sconfitta elettorale pesante a Gubbio che ha segnato il panorama politico locale, Stirati non sembra intenzionato a fare passi indietro, e punta a trovare una lista che possa sostenerlo in questa nuova sfida politica. Tuttavia, il suo percorso è tutt’altro che privo di ostacoli, con manovre e tensioni all’interno del centrosinistra e di una destra altrettanto dinamica.
Uno dei nodi per Stirati è trovare una collocazione adeguata per la sua candidatura all’interno di una lista che lo possa sostenere efficacemente nella competizione regionale. La candidata alla presidenza della Regione, Stefania Proietti, si trova attualmente in una fase di incertezza, in parte dovuta alla clamorosa sconfitta subita a Gubbio, un evento che ha scosso l’intero centrosinistra regionale. Pur essendo Stirati un personaggio politico distinto e non direttamente collegabile alla sconfitta eugubina, la situazione di Proietti ha inevitabilmente delle ripercussioni sulla costruzione delle alleanze politiche.
Proietti è alle prese con dubbi profondi circa la sua strategia elettorale, un’incertezza che rende il posizionamento di Stirati ancora più delicato. In questo scenario di incertezza, è probabile che Stirati debba fare i conti con difficoltà a livello di coalizione, soprattutto se non dovesse trovare una lista che lo supporti pienamente. Il suo obiettivo è comunque chiaro: presentarsi come una figura di esperienza e stabilità, con alle spalle una lunga carriera politica, che lo vede tra i protagonisti della vita politica locale e regionale.
LeD fa il punto della situazione per elezioni regionali umbre
La riunione del 13 settembre dei Liberi e Democratici (LeD), il gruppo politico legato a Stirati, è stata un’occasione per fare il punto sulla situazione. Nel quartier generale di Santa Lucia, sotto la guida di Pavilio Panfili, ideologo e funzionario comunale, e Valerio Piergentili, neo coordinatore del movimento, sono emerse perplessità e timori. Il clima politico nel centrosinistra eugubino è segnato da profonda inquietudine. Piergentili stesso ha confessato di essere frastornato dalla difficoltà di raccogliere un consenso chiaro attorno alla figura di Stirati.
Uno degli elementi che potrebbe compromettere ulteriormente le possibilità di successo dell’ex sindaco è la presenza di un candidato autonomo del Movimento 5 Stelle. Mauro Salciarini, ex consigliere comunale di Gubbio, è stato indicato come il candidato scelto dall’M6S, una mossa che inevitabilmente frammenta il bacino elettorale eugubino, sottraendo potenziali voti a Stirati. Questa candidatura, che rafforza ulteriormente la posizione dell’M5S nella regione, rappresenta un ostacolo significativo per l’ex sindaco.
Nel contesto di questa complessa situazione, sono emerse voci di un possibile ritiro di Stirati dalla corsa elettorale. Secondo alcune indiscrezioni, l’ex sindaco potrebbe fare un passo indietro per evitare il rischio di una sconfitta, lasciando spazio a Francesca Pinna, dirigente scolastico e già consigliere comunale per i Liberi e Democratici. La Pinna ha mantenuto un profilo rispettabile all’interno del panorama politico locale e potrebbe rappresentare una figura alternativa credibile.
Tuttavia, all’interno del movimento LeD non sembrano esserci conferme su un possibile ritiro di Stirati dalle elezioni regionali umbre. Le voci di un abbandono a favore di un “ticket” formato da Leonardo Nafissi, un altro nome circolato nelle indiscrezioni, e Francesca Pinna sono viste da molti come pura fantapolitica. Stirati appare determinato a continuare la sua corsa, e le ipotesi di un ritiro, almeno per il momento, sembrano essere infondate.
Il centrodestra si prepara a sfidare Stirati con una strategia chiara
Mentre il centrosinistra si muove tra incertezze e possibili frammentazioni, il centrodestra si prepara a sfidare Stirati e gli altri candidati con una strategia chiara e ben definita. Stefano Pascolini, esponente di spicco di Fratelli d’Italia, è considerato il candidato più probabile per rappresentare la destra a Gubbio. Pascolini può contare su un ampio sostegno all’interno del suo partito, che nelle recenti tornate elettorali ha mostrato una crescita costante, sia a livello locale che nazionale.
Tuttavia, a destra non mancano le tensioni. Gubbio Civica, un movimento locale che si posiziona anch’esso nell’area di centrodestra, sembra intenzionato a percorrere una strada autonoma rispetto a Fratelli d’Italia. Secondo indiscrezioni, Gubbio Civica potrebbe puntare su una candidatura alternativa, probabilmente una donna, o su Alessandro Brunetti, ex esponente del Partito Democratico. Anche in questo caso, le scelte politiche finali dipenderanno dagli equilibri interni e dagli input che arriveranno dai vertici perugini. Nilo Arcudi, figura centrale di Perugia Civica, potrebbe avere un ruolo chiave nel determinare le alleanze e le strategie elettorali a Gubbio.
Per il centrodestra, le elezioni regionali rappresentano un banco di prova decisivo dopo il successo ottenuto alle elezioni comunali di giugno, che hanno portato alla vittoria del sindaco Vittorio Fiorucci. A Gubbio, la destra ha già ottenuto risultati importanti sia nelle elezioni politiche del 2022 sia nelle precedenti regionali del 2019, dimostrando una crescita costante nel consenso elettorale. Ora, la coalizione di destra è chiamata a confermarsi e a mantenere la leadership locale, sfruttando il momentum positivo ottenuto negli ultimi anni.