Concluso lo scrutinio delle elezioni europee 2024 in tutte le mille sezioni dell’Umbria, Fratelli d’Italia (FdI) emerge come il primo partito della regione con il 32,62% dei voti. Questo risultato supera di circa due punti percentuali i dati delle politiche di due anni fa, confermando una crescita significativa per il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni.

Il quadro dell’affluenza alle urne in Umbria non è affatto positivo. Solo sei elettori umbri su dieci si sono recati a votare, registrando un 60% di partecipazione. Questo dato è significativamente inferiore rispetto al 67% delle precedenti elezioni europee e segna una preoccupante diminuzione dell’interesse elettorale nella regione, come in tutta la Nazione.

Umbria, Elezioni europee 2024: sorpasso di Forza Italia sulla Lega, cresce il PD

All’interno della coalizione di centrodestra, Forza Italia (FI) ha ottenuto l’8,38% dei consensi (6,84% alla Camera alle politiche e 7,28% al Senato), superando la Lega che si è fermata al 6,83% (rispetto al 7,75% e 7,91% di Camera e Senato alle precedenti politiche). Questo rappresenta un cambio di dinamiche rispetto alle precedenti politiche, dove la Lega aveva registrato risultati leggermente superiori sia alla Camera che al Senato.

Il Partito Democratico (PD) si conferma il secondo partito in Umbria con il 26,38% dei voti, in crescita rispetto al 23,98% delle precedenti elezioni europee. Anche confrontando il dato con quello delle ultime politiche, il PD in Umbria segna un incremento significativo rispetto ai dati del 20,9% alla Camera e del 21,42% al Senato.

Il Movimento 5 Stelle (M5S), al contrario, subisce una pesante flessione, ottenendo solo l’8,87% dei voti. Questo rappresenta un vero e proprio crollo verticale, una diminuzione di 5,76 punti percentuali rispetto alle scorse europee e un tonfo notevole rispetto al risultato di poco più del 12% delle ultime politiche.

Per quanto riguarda gli altri partiti, brutto risultato per gli Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda che si fermano rispettivamente al 3,05% e al 2,53%. L’Alleanza Verdi e Sinistra, al contrario, supera entrambi con il 5,71%. Alternativa Popolare, guidata dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi non riesce a decollare, ottenendo solo l’1,84%.

Dominio di Giorgia Meloni tra i candidati: si attendono i risultati delle comunali

Tra i candidati, la premier e presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si distingue nettamente con 39.047 preferenze. Segue a ruota Marco Squarta, presidente dell’Assemblea legislativa, con 18.683 voti. Nel Partito Democratico l’europarlamentare uscente Camilla Laureti ottiene 15.239 voti, superando la capolista Elly Schlein la quale riesce a raccogliere solo 9.150 preferenze. Il generale Roberto Vannacci della Lega supera le 10.000 preferenze, dimostrando un sostegno solido all’interno del partito.

Con lo scrutinio completato per le elezioni europee 2024 in Umbria, l’attenzione si sposta ora sui risultati delle elezioni amministrative nei 60 comuni della regione. A Perugia, secondo i primi exit poll, si prevede un serrato testa a testa tra Vittoria Ferdinandi del centrosinistra, data tra il 49 e 53%, e Margherita Scoccia del centrodestra, quest’ultima con una stima del 44-48%.

Nel prossimo autunno-inverno si profilano inoltre le elezioni regionali che potrebbero riservare ulteriori sorprese nello scenario politico umbro.

In Italia nessuna scossa, ma diverse sorprese

I risultati delle elezioni europee 2024 in Italia non hanno portato a sconvolgimenti radicali. Giorgia Meloni può festeggiare: Fratelli d’Italia (FdI) ha sfiorato il 29%, consolidando la sua posizione. Anche il Partito Democratico (Pd) guidato da Elly Schlein ha registrato un’ottima performance, crescendo di quasi 6 punti percentuali rispetto alle politiche del 2022 e attestandosi intorno al 25%.

All’interno del centrodestra, Forza Italia ha superato la Lega, segnando una notevole inversione di tendenza. Inaspettato anche l’exploit dell’Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), mentre il Movimento 5 Stelle ha subito un netto calo. Azione di Calenda non è riuscita a superare la soglia di sbarramento, e anche gli Stati Uniti d’Europa di Renzi sono rimasti fuori dal Parlamento Europeo per un soffio.

Le urne si sono chiuse alle ore 23.00 di domenica 9 giugno, i primi exit poll e le successive proiezioni hanno confermato le tendenze iniziali. Oltre 51 milioni di italiani sono stati chiamati a votare per eleggere i 76 nuovi europarlamentari italiani, parte dei 720 membri della nuova assemblea dell’UE. Inoltre, si è votato per il governatore del Piemonte, il suo consiglio regionale e per 3698 sindaci con i rispettivi consigli comunali in tutta Italia. Per quanto riguarda l’affluenza, la partecipazione si è assestata sotto il 50%, confermando un calo significativo rispetto alle aspettative. Il primo “partito” si conferma, quindi, l’astensionismo.