24 May, 2025 - 11:20

Elezioni Amministrative 2025 in Umbria: primo braccio di ferro dopo le regionali ad Assisi, Amelia e Monte Santa Maria Tiberina

Elezioni Amministrative 2025 in Umbria: primo braccio di ferro dopo le regionali ad Assisi, Amelia e Monte Santa Maria Tiberina

Sarà anche una tornata amministrativa in tre soli comuni dell'Umbria, ma il significato è tutt’altro che puntiforme, locale e circoscritto ai soli municipi. Le elezioni comunali in programma il 25 e 26 maggio ad Assisi, Amelia e Monte Santa Maria Tiberina rappresentano un passaggio politico delicato e rilevante per la politica umbra. Il voto arriva infatti in modo anticipato in tutti e tre i centri: un caso non comune, determinato dall’elezione in Consiglio regionale dei sindaci uscenti: Stefania Proietti, salita alla presidenza di Palazzo Donini, dopo un lungo tira e molla sulla decisione di candidarsi, poi Laura Pernazza di Amelia eletta nelle fila di Forza Italia (ha lsciato anche la Provincia di Terni) e, infine, Letizia Michelini, da Santa Maria Tiberina agli scranni del PD. Un segnale evidente che il consenso territoriale è diventato trampolini di lancio per l'ingresso a Palazzo Cesaroni e che i territori sono tornati a contare parecchio negli equilibri regionali.

La posta in gioco, insomma, è alta. Per il centrosinistra, che ormai spende il brand Patto Avanti in tutte le tornate elettorali ed è fresco vincitore delle regionali 2024, si tratta del primo vero banco di prova. Un test per misurare la tenuta dell’alleanza larga che ha riportato il Partito Democratico alla guida dell’Umbria con l’appoggio di Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e altre forze progressiste. Per il centrodestra, al contrario, è l’occasione per testare la propria capacità di reazione dopo la sconfitta dello scorso anno e provare a riprendersi territori chiave.

Luna di miele con gli elettori al test degli elettori: si misura la popolarità delle scelte forti della Regione su tasse e sanità

Il quadro politico regionale è segnato da tensioni tra le due coalizioni e da aspettative tutte da misurare. A poco più di sei mesi dall’insediamento della nuova giunta, il rischio per il centrosinistra è che la “luna di miele” con l’elettorato sia già finita o che conosca qualche logoramento. Nonostante un cambio di passo annunciato su sanità e servizi pubblici, infatti, sui social molti cittadini attendono ancora risposte concrete, in particolare sulle liste d’attesa, uno dei temi centrali della campagna regionale. Allo stesso tempo, il malcontento per l’aumento delle addizionali regionali per il ceto medio e produttivo, raccontato con la narrazione di un "buco della sanità" che non esiste, ha reso più fragile la relazione con le fasce centrali dell’elettorato. A questo si aggiunga l'attivismo dei moderati del PD e di tanti civici, che guardano con malcelato malessere al ritorno della sinistra-sinistra e che si stanno muovendo per cercare nuove aggregazioni nell'area cattolica, libdem e centrista. 

Sul fronte della comunicazione istituzionale, la Regione ha avviato una serie di campagne informative su ambiente, digitalizzazione, sanità territoriale e coesione sociale. Ma resta da capire se i messaggi siano stati recepiti o se, al contrario, emergerà una distanza tra promesse e percezione pubblica. 

Assisi, Amelia e Monte Santa Maria Tiberina: tre sfide diverse, un unico crocevia politico

Ad Assisi, città simbolo di questa tornata elettorale, il centrosinistra candida Valter Stoppini, vicesindaco uscente e delfino politico di Stefania Proietti. La coalizione è ampia e comprende PD, M5S, AVS, Socialisti, Italia Viva e civiche. La parola d’ordine è continuità: welfare, ambiente e valorizzazione del patrimonio culturale. Contro di lui, Eolo Cicogna guida lo schieramento di centrodestra (FdI, Lega, Forza Italia, UDC e civiche), con un programma che punta su sicurezza, sviluppo economico e attenzione alle frazioni. Inutile dire che gli occhi sono puntati sulla città serafica, che negli anni era diventata contendibile tra i due schieramenti e che il passaggio di Peoietti in Regione ha reso crocevia degli equilibri elettorali. 

Ad Amelia, comune anch’esso al voto anticipato per l’elezione della sindaca uscente Laura Pernazza (Forza Italia) in Regione, la partita è più incerta. Avio Proietti Scorsoni rappresenta il centrodestra, con un profilo di continuità rispetto all’amministrazione uscente. Lo ha spinto anche il viceministro e segretario di Forza Italia Antonio Tajani. Ha fatto campagna elettorale sugli interventi infrastrutturali, sul lavoro fatto in questi anni e sulla volontà di non mettere le tasche nelle mani degli amrini, proprio in opposizione a quanto fatto dalla Regione. Il centrosinistra si affida a Pompeo Petrarca, sostenuto da PD, M5S, Verdi-Sinistra e Socialisti, che propone una visione basata su partecipazione, coesione sociale e rigenerazione urbana. Per lui si è spostata Elly Schlein, che lo ha incoronato in un partecipato comizio. Ma quello che più conta è che ad Amelia il centrosinistra è tornato a presentarsi aggregato e unito, rispetto alle spaccature della precedente candidatura di Petrarca, che fu sconfitto proprio da Pernazza. 

A Monte Santa Maria Tiberina, il comune più piccolo dei tre, la sfida è a tre. Rinaldo Mancini corre per il centrosinistra (PD + “Impegno Comune”), Francesco Algeri Rignanese per il centrodestra (FdI + civica), e Giorgia Gorini, ex Lega oggi con “Umbria Autonoma”, cerca spazio tra gli scontenti dei due poli tradizionali.

Circa 34mila umbri al voto anticipato per eleggere tre sindaci e i nuovi consigli comunali di Assisi, Amelia e Santa Maria Tiberina

Complessivamente saranno 33.859 gli elettori chiamati alle urne. Ad Assisi, unico comune sopra i 15.000 abitanti, è previsto il ballottaggio l’8 e 9 giugno in caso di mancato raggiungimento del 50% +1 al primo turno. In realtà, essendo solo due i candidati a sindaco, il nuovo primo cittadino si conoscerà già lunedì sera. Negli altri due centri si vota a turno unico. I seggi saranno aperti domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 26 dalle 7 alle 15.

Al di là dell’esito nei singoli comuni, il risultato complessivo potrà offrire indicazioni utili sullo stato di salute delle coalizioni e sull’efficacia dell’azione politica regionale. Sarà un test di consapevolezza e orientamento per l’Umbria, che dopo le regionali si ritrova ancora una volta al centro dell’attenzione politica nazionale.

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Federico Zacaglioni
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