Sabato 8 e domenica 9 giugno, si terranno le elezioni amministrative in Umbria per il 2024, per il rinnovo dei vertici di 60 comuni della regione, sia le elezioni europee. 

Questo duplice evento elettorale rappresenta un momento cruciale per determinare il futuro politico e amministrativo di molti comuni umbri, nonché influenzerà anche gli equilibri di potere a livello europeo.  

Elezioni amministrative Umbria 2024: i comuni coinvolti

Le prossime elezioni amministrative in Umbria, assumeranno una grande rilevanza a livello regionale, in quanto coinvolgeranno un numero significativo di comuni, pari a 60 su un totale di 92 (corrispondente al 65,2% del totale). Questa ampia copertura territoriale riflette l’importanza di questi appuntamenti elettorali per il futuro politico e amministrativo dell’intera regione. 

Tra i comuni al voto, sette hanno una popolazione superiore ai 15.000 abitanti, rappresentando l’11,7% del totale. Si tratta di realtà come Bastia Umbra, Castiglione del Lago, Foligno, Gubbio, Marsciano, Perugia e Orvieto, centri nevralgici per l’Umbria dal punto di vista economico, sociale e culturale.

In questi comuni, qualora nessun candidato sindaco riuscisse a ottenere la maggioranza assoluta dei voti al primo turno, sarebbe previsto un ballottaggio tra i due candidati più votati. 

La grande maggioranza dei comuni coinvolti, ovvero 53 su 60 (pari all’88,3%), ha invece una popolazione pari o inferiore ai 15.000 abitanti. Questi comuni di dimensioni più ridotte rivestono comunque un ruolo importante nel tessuto sociale e produttivo della regione, essendo spesso depositari di una ricca eredità storica, artistica e paesaggistica.

Per questi enti, sarà sufficiente un solo turno elettorale per l’elezione del sindaco.  Tra i capoluoghi di provincia umbri, l’unico comune coinvolto sarà Perugia, che ricopre un ruolo di assoluta centralità a livello regionale. L’esito delle elezioni in questa città avrà dunque un impatto di ampia portata sull’intera regione.

Oltre alla scelta del nuovo sindaco, gli elettori saranno chiamati a votare anche per i consiglieri comunali, figure chiave nel delineare l’indirizzo politico e amministrativo dei territori. Il voto del 8-9 giugno rappresenta perciò un momento di partecipazione democratica per tutti i cittadini umbri, con ricadute che andranno ben oltre i confini regionali e avranno un impatto significativo anche a livello europeo.  

Dove si vota e chi potrà votare alle amministrative comunali

Gli abitanti dei comuni interessati dalle prossime elezioni amministrative dovranno recarsi ai seggi per votare in un turno unico, in cui sarà sufficiente il primo turno per determinare il vincitore. Questo a differenza delle elezioni europee, in cui è previsto un eventuale secondo turno di ballottaggio qualora nessun candidato ottenga la maggioranza assoluta dei voti.  

Per quanto riguarda gli orari di voto, le urne saranno aperte a partire dalle 15:00 di sabato 8 giugno fino alle 23:00 dello stesso giorno. L’apertura riprenderà poi la mattina di domenica 9 giugno, dalle 7:00 fino alle 23:00

Lo scrutinio per le elezioni europee avrà inizio immediatamente dopo la chiusura dei seggi la sera di domenica 9, mentre quello per le elezioni amministrative partirà soltanto il lunedì 10 giugno a partire dalle 14:00.  

Possono recarsi a votare tutti i cittadini italiani residenti nei comuni interessati, purché abbiano compiuto 18 anni entro il giorno delle elezioni. 

È necessario presentarsi al seggio elettorale muniti di un documento di identità valido e della propria tessera elettorale. Nel caso in cui questa sia stata smarrita o completata, è possibile richiederne una nuova presso l’ufficio elettorale del proprio comune di residenza.  

Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle procedure e alle norme che regolano il voto, al fine di garantire la regolarità e la trasparenza del processo elettorale in ogni suo passaggio. Tutti i cittadini sono chiamati a esercitare il proprio diritto-dovere di voto in modo consapevole e responsabile, contribuendo così al buon funzionamento della democrazia.