“Un 6 a 0 quasi tennistico nei capoluoghi di regione”. Così Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, ha commentato raggiante l’esito della tornata di elezioni amministrative. Lo ha fatto in una conferenza stampa ad hoc, organizzata al Nazzareno, nella quale ha sviscerato il buon risultato ottenuto dai candidati dem in giro per l’Italia.
La vittoria nei capoluoghi
Firenze, Bari, Campobasso, Perugia, Potenza e Cagliari. Sono questi i sei capoluoghi di regione dove i candidati del Partito Democratico hanno ottenuto altrettante vittorie. I sindaci eletti – rispettivamente – sono: Sara Funaro, Vito Leccese, Marialuisa Forte, Vittoria Ferdinandi, Vincenzo Telesca, Massimo Zedda.
Per Schlein è una vittoria straordinaria
Così, Elly Schlein commenta il 6-0: “Una vittoria straordinaria per il Pd e per il campo progressista che ci dà slancio e speranza per il lavoro che ci aspetta e che dimostra che lavorando uniti le destre si possono battere. Questi risultati dimostrano che siamo in grado di costruire delle coalizioni vincenti”.
Poi, pure ribadendo l’intento di un campo capace di allargare in contrapposizione alle destre, ribadisce il ruolo centrale del Partito Democratico. Le sue parole: “Tutte le forze alternative alla destra devono provare a trovare convergenze. Un dato è certo, il Pd è il perno indiscusso alla costruzione dell’alternativa. Le altre forze sono per noi interlocutori importanti, lo è il M5s e Conte, nelle reciproche differenze. Le differenze ci sono ma mettiamole a valore. M5s, Avs e le altre forze moderate troveranno nel Pd un interlocutore interessato a costruire le destre, che sono il nostro unico avversario”.
L’attacco a Meloni e al governo
Poi, la segretaria dem è passata all’attacco di Giorgia Meloni e del suo governo. La Premier, nelle ore addietro, ha fatto dichiarazioni nelle quali si è detta accerchiata per un presunto attacco reiterato verso la sua figura: “Toni da guerra civile” li ha definiti. Elly Schlein è di tutt’altro avviso: “Ditemi voi se questi sono toni da guerra civile, non so a chi si riferisca Meloni, ma noi stiamo facendo una battaglia su argomenti di merito, non ce n’è una in cui accanto alla critica non abbiamo proposto l’alternativa”.
E ancora: “Capsico che sia difficile accettare la sconfitta sonora e il tentativo di parlare di altro, ma non si riferisca a noi, non sono mai stati i nostri toni. Sarebbe già un passo avanti se a destra ammettessero la sconfitta, mi pare che non ci sia questa consapevolezza. Al di là della propaganda le condizioni materiali in Italia sono peggiorate in questo anno e mezzo”.
Poi, immancabile, la stoccata ad Ignazio La Russa. Il Presidente del Senato, proprio all’indomani del 6-0 maturato dal centrodestra, ha parlato della necessità di modificare la legge elettorale per l’elezione del sindaco. Nello specifico la proposta – per ora solo mediatica, non ancora legislativa – sarebbe quella di eliminare il ballottaggio. Un turno unico per eleggere il sindaco dei comuni. Il timing con il quale La Russa ha messo nel dibattito questo tema non è stato gradito dalle opposizioni. Schlein, infatti, ha detto: “Non è che, quando si perde si aboliscono le elezioni, non si scappa con il pallone in mano, a differenza di quello che ha detto ieri La Russa. Non è colpa degli elettori se la destra ha perso, è colpa loro. Noi non ci stiamo, e troviamo grave e sconveniente che la seconda carica dello stato parli di cambiare le regole a pochi minuti dalla sconfitta, manca il senso delle istituzioni”.
L’abbraccio a Vittoria Ferdinandi
Tornando all’Umbria, c’è anche la vittoria di Perugia tra le 6 maturate dal Partito Democratico nei capoluoghi italiani. La candidata Vittoria Ferdinandi, vincente al ballottaggio contro il centrodestra unito, è la nuova sindaca del capoluogo umbro. Schlein ha detto: “Mando un abbraccio di forte sorellanza a Vittoria Ferdinandi per la vittoria a Perugia che ci regala speranza per le regionali in Umbria”.