Per Vittoria Ferdinandi, la candidata sindaca di Perugia per la coalizione di centrosinistra e civici alle prossime amministrative di 8 e 9 giugno, “l’intero sistema delle farmacie, sia pubblico che privato, specie nelle aree più periferiche, rappresenta un patrimonio imprescindibile di competenze, professionalità e cura”.

“L’obiettivo è di accompagnare e sostenere le farmacie, sia private che pubbliche, affinché diventino sempre più delle vere e proprie case della prevenzione, della salute e dell’ascolto è quanto ha dichiarato la candidata di “Un’alleanza per la Vittoria” nel corso del confronto tra candidati a primo cittadino del capoluogo umbro promosso da Federfarma Perugia.

Vittoria Ferdinandi sulle farmacie: “Player strategico per l’assistenza di prossimità”

La candidata sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha voluto ricordare che “le farmacie, anche alla luce della Missione 6 del Pnrr, sono state individuate come player strategico per contribuire alla capillarizzazione dell’assistenza di prossimità”.

“Noi crediamo fortemente – ha affermato a nome della coalizione di centrosinistra e civici che attorno alla sua candidatura ha stretto la cosiddetta “Alleanza per la Vittoria” – che l’amministrazione comunale debba tornare ad impegnarsi fortemente sul fronte della sanità“.

“La salute è un prodotto sociale – ha sostenuto con fermezza Ferdinandi – siamo convinti che in un quadro di riorganizzazione dei servizi alla salute, a partire dalla medicina territoriale, le farmacie possano essere sempre di più uno dei pilastri della assistenza di prossimità”.

Tra le priorità, riorganizzare Afas

Vittoria Ferdinandi ha spiegato come, secondo la sua coalizione, sia “necessaria innanzitutto una riorganizzazione di Afas, una risorsa che va preservata all’interno del sistema pubblico ma che ha bisogno di una amministrazione corretta, trasparente ed efficiente anche sotto il profilo della gestione finanziaria: cosa che negli ultimi anni non è sempre accaduta”.

La candidata sindaca di Perugia per la coalizione di centrosinistra e civici ha, inoltre, evidenziato come lo sviluppo delle farmacie sia ancor più fondamentale se inserito in un contesto integrato di medicina territoriale in cui “una parte di servizi di controllo e prevenzione possono essere servizi di prossimità erogati dalle stesse farmacie”.

“Penso ad esempio al vostro contributo in termini di servizi nell’ambito degli screening di primo livello sul fronte cardiovascolare, o su alcune cronicità o malattie metaboliche – ha aggiunto, a titolo esemplificativo, rivolgendosi agli interlocutori di Federfarma Perugia – Ciò va potenziato anche attraverso convenzionamenti e campagne pubbliche“.

Ferdinandi: “Farmacie punto di riferimento per i cittadini”

Io non mi scordo del sacrifico di vite umane che la vostra categoria ha pagato durante il Covid – ha, poi, detto, la candidata sindaca – E, in questo momento in cui la sanità pubblica viene ogni giorno smantellata, in cui mancano i medici di medicina generale, i cittadini trovano nelle farmacie un punto di riferimento importante”.

“La vostra è a tutti gli effetti una funzione pubblica primaria – ha proseguito Ferdinandi – e le istituzioni, a partire da quella comunale, ve ne devono rendere il merito”.

A questo proposito, Vittoria Ferdinandi ha riportato alcuni dati di gradimento sul sistema delle farmacie pubblicati di recente da Cittadinanza attiva.

“Nel 2023 – ha, quindi, illustrato la candidata sindaca – oltre la metà dei cittadini ha scelto sempre la stessa farmacia, soprattutto se pazienti con patologia cronica. I dati raccolti testimoniano il processo evolutivo verso la farmacia dei servizi ma anche, nel breve termine, la capacità delle farmacie di porsi a disposizione delle comunità locali come supporto del sistema sanitario”.

“In questo quadro – ha, pertanto, ribadito – emerge la necessità di un potenziamento ulteriore della farmacia dei servizi, a partire dalla valorizzazione del rapporto di fiducia tra cittadini e farmacie, e del rafforzamento del ruolo di queste ultime sia in termini di personalizzazione delle cure, con la medicina di genere, sia nella prevenzione e tutela della salute di comunità, con gli screening”.