Hanno già votato tutti e cinque i candidati sindaco di Perugia: tra loro c’è il nome del successore di Andrea Romizi, primo cittadino del capoluogo umbro negli ultimi dieci anni.
Le prime a recarsi alle urne sono state, nel pomeriggio di ieri sabato 8 giugno, le due candidate donne, Margherita Scoccia per il centrodestra e Vittoria Ferdinandi per il centrosinistra, che hanno votato addirittura nello stesso seggio di Borgo XX giugno, sebbene in due sezioni separate: rispettivamente la n. 21 e la n. 20.
Sempre nel pomeriggio di sabato hanno espresso il loro voto anche Leonardo Caponi, Pci “Perugia contro guerra e neoliberismo”, e Davide Baiocco, “Forza Perugia” e “Alternativa Riformista-Italexit.
L’ultimo ad andare al seggio, accompagnato dal figlio, è stato invece Massimo Monni per “Perugia Merita”.
Tutti i candidati sindaco di Perugia
I candidati sindaco di Perugia alle elezioni amministrative dell’8 e il 9 giugno sono cinque, per un totale di 19 liste e 570 aspiranti consiglieri al seguito.
In ballo per la carica di successore di Andrea Romizi ci sono Margherita Scoccia con l’appoggio di otto liste e 228 candidati; Vittoria Ferdinandi, con sette liste e 222 candidati al seguito; Massimo Monni, che può contare su un’unica lista di 32 candidati, così come Leonardo Caponi, mentre Davide Baiocco ha due liste che lo appoggiano con 56 candidati.
Per il centrodestra e i civici la candidata sindaco è Margherita Scoccia, assessore comunale all’Urbanistica della Giunta Romizi, che è appoggiata dal suo partito d’appartenenza Fratelli d’Italia, e dagli alleati Lega e Forza Italia con la lista “Fare Perugia con Romizi”. Nella sua coalizione rientrano altresì le liste civiche: “Perugia Civica”, “Progetto Perugia”, “Futuro Giovani”, “Perugia Amica” e l’Unione dei democratici cristiani e di centro.
Per il centrosinistra e i civici, c’è Vittoria Ferdinandi sostenuta dal Partito democratico, dal Movimento 5 Stelle e da Alleanza Verdi Sinistra – i promotori del cosiddetto “Patto Avanti”. Al suo fianco, anche l’organizzazione politica “Pensa Perugia” guidata da Giacomo Leonelli con i simboli di Azione, Socialisti per Perugia, Perugia in Europa e Laboratorio Civico; da ultimo, le liste civiche “Orchestra per la Vittoria”, “Anima Perugia” e “Perugia per la sanità pubblica”.
Il candidato di centro è invece Massimo Monni con la lista “Perugia Merita”, supportata dal Partito socialista italiano, Italia Viva e Tempi Nuovi – Popolari Uniti.
Con il simbolo del Partito comunista italiano, cui è stata aggiunta la scritta “Perugia contro guerra e neoliberismo”, si fa avanti Leonardo Caponi.
Infine, l’ex centrocampista del Perugia Davide Baiocco partecipa alla competizione elettorale con “Forza Perugia” e “Alternativa Riformista-Italexit”.
L’invito social a votare
Non sono mancati gli inviti alla cittadinanza a votare da parte dei cinque candidati sindaco di Perugia.
La candidata sindaca per il centrosinistra e i civici Vittoria Ferdinandi lo ha fatto postando uno scatto di lei stessa alle urne impegnata a infilare nel box la scheda elettorale: “Buon voto a tutte e tutti! Andate a votare, fate vincere la democrazia✌🏻“
Lo stesso gesto è stato immortalato anche da Massimo Monni, candidato sindaco per il centro con la lista “Perugia Merita” che si è limitato a scrivere: “Fatto!”.
“Anche noi abbiamo Votato. Forza Perugia “ sono state le parole di Davide Baiocco, immortalato sì al seggio, eppure non nell’atto di votare, bensì intento a indicare il simbolo della sua lista nel cartellone elettorale.
Diversa è stata la scelta della candidata sindaco per il centrodestra e i civici Margherita Scoccia che ha pubblicato una fotografia in compagnia dei suoi due figli scrivendo: “Ho votato. Adesso (finalmente) un po’ di tempo con la mia famiglia. Buon voto, Perugia!”.
Nessuna fotografia, invece, per il candidato sindaco Leonardo Caponi che si è però lasciato andare a un’ampia riflessione: “Come ci siamo già scritti ieri nella nostra chat con i candidati/e e compagni/ e, comunque finisca, noi abbiamo già vinto. La nostra vittoria è stata quella di esserci; la voglio dire così: la nostra vittoria è quella di “esistere” (e resistere)”.