Bobo Craxi, leader nazionale del Partito Socialista Italiano, ha fatto tappa a Perugia per confermare personalmente il sostegno ufficiale del partito a Massimo Monni, candidato sindaco per Perugia Merita alle elezioni amministrative di sabato 8 e domenica 9 giugno.

Il figlio di Bettino in questi ultimi giorni che ci separano dal voto per le europee, è in tour elettorale in giro per l’Italia per supportare Tiziano Busca e gli altri candidati della lista Stati Uniti d’Europa.

Bobo Craxi a Perugia per Monni

Nel suo intervento a Perugia, Bobo Craxi ha dichiarato che Massimo Monni “per la sua provenienza politica che affonda le radici nel Psi e per le competenze e conoscenze del territorio, è la figura che può rappresentare al meglio il partito alle prossime amministrative di Perugia”.

L’obiettivo, per il leader nazionale del Partito socialista italiano, infatti, è quello di “dare uno scossone alla destra e alla sinistra radicali ragionando su un concetto più ampio che comprenda forze tradizionalmente riformiste e liberali“.

Il candidato sindaco di Perugia Merita Massimo Monni ci ha tenuto, dal canto suo, a precisare che “questa sinergia si riflette in una visione comune circa le elezioni europee, dove convergiamo verso gli Stati Uniti d’Europa. Lo testimonia l’adesione di Italia Viva al progetto di Perugia Merita.

L’idea è quella di una casa comune animata – ha aggiunto, pertanto, Monni – da una visione d’insieme che riporti al centro gli ideali della democrazia e della pace”.

Massimo Monni: “Riorganizzerò la macchina comunale”

Una riorganizzazione interna “per valorizzare il personale e rendere la macchina comunale più efficiente verso l’esterno, nei servizi offerti a cittadini, professionisti e imprese” rappresenta, invece, una delle prime azioni al centro del programma elettorale di Massimo Monni.

Il candidato sindaco per Perugia Merita ha spiegato, a tal proposito, che il primo passo per raggiungere questo importante traguardo consiste “nella nomina di un direttore generale, un dirigente dei dirigenti che non coincida con il segretario generale, come è avvenuto con la Giunta Romizi”.

“Per un ente grande come quello di Perugia – ha affermato – dobbiamo individuare una specifica figura di alto profilo, che risponda tramite un rapporto fiduciario al sindaco e alla giunta”.

Una figura “con il compito di ottimizzare le azioni dell’Ente, tradurle in obiettivi precisi e sfidanti, nonché di monitorarne costantemente l’avanzamento”.

Meno burocrazia e più assunzioni

Massimo Monni reputa altresì fondamentale lo snellimento dell’organigramma: “dovremo procedere con criteri più sensati per l’aggregazione – ha detto – che non sempre è stata programmata in modo funzionale, portando talvolta a disservizi e ad appesantimenti burocratici”.

C’è poi il nodo delle assunzioni: “attualmente – ha commentato sul tema il candidato di Perugia Merita – l’organizzazione non governa il processo, ma lo subisce”.

“Anche a causa dei pensionamenti – ha, quindi, illustrato Monni – c’è stato un crollo dei dipendenti a tempo indeterminato, scesi da 1.297 del 2010 a 1.018 (2023), con una media di età di 52 anni“.

Inoltre, Monni ha fatto notare che “per ragioni di sostenibilità di Bilancio, l’amministrazione ha pensato bene di risparmiare, non in numero di assunzioni ma in termini di qualità dei contratti, per lo più di categoria C”.

La conseguenza, per Monni, sono le numerose dimissioni volontarie e le richieste di mobilità volontaria a cui abbiamo assistito nell’ultimo periodo” che attestano “una scarsa attrattività della nostra amministrazione”.

Monni: “Con Perugia Merita più servizi ai cittadini”

Per quanto concerne la qualità dei servizi ai cittadini, Massimo Monni ritiene che “le risorse straordinarie che arrivano dal Pnrr sono un’occasione unica per smaterializzare le pratiche, dai permessi ZTL a quelle per le aziende”.

Il candidato sindaco di Perugia Merita, non a caso, intende investire sull’innovazione tecnologica, oltre che sul benessere dei dipendenti attraverso azioni di welfare, benefit e formazione in quanto “se i dipendenti vivono bene il luogo di lavoro e si sentono riconosciuti e gratificati, lavorano meglio e sviluppano attaccamento all’ente”.

Altrettanta attenzione da parte di Monni ricade, infine, sulla profilazione e sulla valutazione dei dipendenti, per dare risalto non solo alle cosiddette ‘hard skills’ ma anche alle ‘soft skills’.