Si terranno in due tornate diverse le elezioni amministrative 2024 in Umbria. L’8 e 9 giugno 2024 in sessanta comuni si voterà per la carica di sindaco. Il turno di ballottaggio cadrà nei giorni 22 e 23 giugno. Si adotterà il sistema elettorale maggioritario a doppio turno in sette comuni con popolazione legale superiore alla soglia dei 15.000 abitanti.
I numeri delle elezioni in Umbria
Nel comune di Gualdo Tadino, ormai sceso sotto i 15.000 abitanti, la proclamazione del sindaco avverrà in un turno unico. Le regionali si terranno con molta probabilità nei giorni 23-24 novembre prossimi.
In sintesi, i numeri delle amministrative nella regione Umbria sono i seguenti:
- comuni al voto: 60 su 92 comuni umbri (65,2%)
- comuni >15.000 ab: 7 su 60 (11,7%)
- comuni ≤15.000 ab: 53 su 60 (88,3%)
- capoluoghi di provincia: 1 (Perugia)
Bastia Umbra, Castiglione del Lago, Foligno, Gubbio, Marsciano, Perugia e Orvieto sono i sette municipi con una popolazione superiore a 15.000 abitanti. In questi comuni è previsto il ballottaggio se nessun candidato raggiungerà il 50 per cento più uno dei voti al primo turno. I restanti 53 Comuni chiamati alle urne hanno invece una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti,. Basterà quindi il primo turno.
La battaglia del Trasimeno per le elezioni in Umbria
Una delle partite elettorali più interessanti alle prossime amministrative, si giocherà sulle sponde del Trasimeno. Il comprensorio rappresenta una delle ultime roccaforti del centrosinistra umbro e qui, nel 2024, tutti i Comuni – a parte Passignano dove il dem Sandro Pasquali è riuscito a ottenere un secondo mandato – torneranno al voto.
Su sette amministrazioni due sono guidate dal centrodestra con sindaci entrambi al primo mandato. Un quadro che Pd e soci puntano esplicitamente a difendere se non a rafforzare. Nessun Comune, a parte Castiglione, è sopra i 15 mila abitanti e quindi i partiti non schiereranno i loro simboli. Per i sindaci dei Comuni sotto i cinquemila abitanti (in Umbria sono i due terzi) c’è la possibilità del terzo mandato.
Due comuni su tre rinnoveranno i vertici
Dei 60 Comuni umbri chiamati alle urne 39 sono nella provincia di Perugia e 21 in quella di Terni; due Comuni umbri su tre rinnoveranno i loro vertici. Andranno perciò al voto due terzi dei 92 comini umbri. La partita più grande si giocherà nel capoluogo di regione guidato dal sindaco Andrea Romizi, arrivato alla fine del mandato. Nel Ternano invece il Comune più grande è Orvieto, dove la prima cittadina Roberta Tardani cerca il bis.
A Gubbio aria di cambiamento
A Gubbio il più grande comune dell’Umbria per estensione, regna la confusione a causa dei veti incrociati che impediscono di creare coalizioni solide. Il Sindaco Stirati ha ormai esaurito i due mandati e non è più candidabile.
La sua lista civica di Stirati, Liberi e Democratici trova difficoltà a candidare la vicesindaco Alessia Tasso, bloccata dai veti incrociati della sinistra. Unico candidato sindaco al di fuori delle diatribe locali è Angelo Baldinelli di Alternativa Popolare che si pone al al di sopra della contrapposizioni destra/sinistra e ha già espresso un programma articolato e super partes.
Grandi Manovre per le elezioni Regionali in Umbria
Non è stata ancora ufficializzata la data del voto, i seggi con ogni probabilità torneranno ad aprirsi tra la fine di novembre e i primi di dicembre. Anche riguardo ai candidati al momento non mancano gli interrogativi.
Di certo c’è la volontà di Donatella Tesei di presentarsi alle elezioni regionali Umbria 2024 per il secondo mandato, che ha l’appoggio della Lega e deve ora convincere anche i Fratelli d’Italia.
Bandecchi gioca d’anticipo
Il sindaco di Terni e segretario politico di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, giocando d’anticipo, ha deciso di candidare per il suo partito alle regionali Riccardo Corridore, già vicesindaco di Terni. A questo punto il Partito Democratico dovrà cercare di ricucire con i suoi potenziali alleati per poter pensare di insidiare Donatella Tesei.
Tra i partiti di opposizione regna la confusione. Con un comunicato, il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra hanno deciso di “sospendere ogni trattativa per le prossime elezioni regionali e provinciali con il Partito Democratico fino a che non sarà fatta assoluta chiarezza su ipotetici accordi con il partito di Stefano Bandecchi”.