Oltre 700 mila elettori umbri sono chiamati alle urne per eleggere il presidente della Giunta regionale e i membri dell’Assemblea legislativa. Domenica 17 e lunedì 18 novembre si svolgeranno infatti le tanto attese elezioni regionali in Umbria. Gli elettori stimati saranno confermati o c’è da aspettarsi una grande astensione?
Elezioni regionali in Umbria, gli elettori chiamati a scegliere il futuro
L’Umbria si prepara a vivere due giorni decisivi per il futuro politico dell’intera regione. Il 17 e 18 novembre gli elettori umbri saranno chiamati ad eleggere il nuovo presidente della Giunta regionale e i consiglieri che comporranno l’Assemblea legislativa. Si tratta di un appuntamento fondamentale per una regione che, negli ultimi anni, ha affrontato importanti sfide economiche e sociali.
Secondo i dati ufficiali forniti dalla Regione il corpo elettorale è composto da 701.367 cittadini. La maggior parte risiede nella provincia di Perugia, con 523.343 elettori, mentre Terni conta 178.024 votanti. Le urne saranno aperte in mille seggi, distribuiti in maniera proporzionale tra le due province: 706 a Perugia e 294 a Terni.
Rispetto alla precedente tornata elettorale del 2019, si registra una lieve diminuzione degli elettori, segno di un calo demografico che interessa anche altre regioni italiane.
Tempi e modalità di voto
Le operazioni di voto si svolgeranno in due giorni, per garantire una maggiore affluenza degli elettori alle regionali in Umbria. Si voterà quindi:
- Domenica 17 novembre, dalle 7.00 alle 23.00.
- Lunedì 18 novembre, dalle 7.00 alle 15.00.
Gli elettori avranno a disposizione una scheda elettorale che riporterà i nomi dei candidati alla presidenza e le liste collegate. Le istruzioni e i facsimile della scheda sono disponibili online sul sito ufficiale della Regione Umbria, insieme a tutte le informazioni necessarie per un voto consapevole.
Nove candidati in corsa per la presidenza
La competizione elettorale vede una sfida aperta tra nove candidati, espressione di un panorama politico regionale variegato. I principali schieramenti, centrodestra e centrosinistra, guidati rispettivamente dall’uscente Donatella Tesei e dalla sua avversaria Stefania Proietti, si contendono la guida della regione in una campagna elettorale che ha toccato temi caldi come la sanità, la gestione delle risorse pubbliche e le politiche per il lavoro.
Non mancano però candidati sostenuti da liste civiche e formazioni politiche emergenti, che puntano a intercettare il voto di chi si sente distante dai partiti tradizionali. La presenza di un numero così elevato di candidati potrebbe frammentare il consenso, rendendo l’esito delle elezioni particolarmente imprevedibile.
Oltre 700 mila elettori per le regionali in Umbria
Per la prima volta nella sua storia la Regione Umbria ha implementato un sistema digitale che permetterà di seguire in tempo reale l’andamento delle elezioni. Attraverso un collegamento diretto con il Ministero dell’Interno, sarà possibile monitorare affluenza e risultati, con aggiornamenti costanti sui voti ricevuti dai candidati alla presidenza e dalle liste elettorali.
Per votare, gli elettori dovranno presentarsi presso la propria sezione di appartenenza con una tessera elettorale valida e un documento d’identità in corso di validità. Chi avesse smarrito la tessera potrà richiederne una sostitutiva presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Per agevolare gli elettori, molti uffici comunali hanno deciso di estendere gli orari di apertura, offrendo la possibilità di regolarizzare la propria posizione anche all’ultimo momento.
Questa tornata elettorale non si limita a designare il governo regionale per i prossimi cinque anni, ma costituisce un test fondamentale per gli equilibri politici sia locali che nazionali. Diverse forze politiche si presentano unite per proporre un nuovo modello di amministrazione regionale, puntando a segnare un cambiamento significativo. L’Umbria, che nel 2019 aveva attirato l’attenzione nazionale per la storica vittoria del centrodestra, è di nuovo al centro della scena politica. Le scelte degli elettori potrebbero avere un impatto rilevante anche sulle strategie politiche a livello nazionale nei prossimi mesi.