Eleonora Pace, capogruppo di Fratelli d’Italia, è stata eletta presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, raggiungendo la maggioranza assoluta già al primo scrutinio. Nella votazione tenutasi a Palazzo Cesaroni, Pace ha ottenuto 13 voti, mentre il candidato Tommaso Bori (PD) ha ricevuto un solo voto e sono state registrate cinque schede bianche.  

Nata a Narni nel 1980, Eleonora Pace ha conseguito la laurea in Lingue e letterature straniere. Ha iniziato la sua carriera politica lavorando presso il gruppo parlamentare della Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia.

Successivamente, è stata capogruppo di FdI al Consiglio comunale di Narni. Ha ricoperto vari ruoli all’interno di Alleanza Nazionale e del Pdl, fino a diventare coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia. 

Nel 2019, Pace è stata eletta al consiglio regionale dell’Umbria con 3.970 preferenze, assumendo il ruolo di capogruppo di Fratelli d’Italia e di presidente della Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.

Eleonora Pace presidente del Consigli regionale dell’Umbria: “È un grande onore”

Dopo la sua elezione, Eleonora Pace ha espresso il suo profondo onore per il nuovo incarico ricevuto. Ha dichiarato: “La Legislatura terminerà tra pochi mesi ma ho l’ambizione di non farli passare inutilmente.” 

Pace ha inoltre parlato a riguardo delle difficoltà che le assemblee e i consigli stanno attraversando, con una significativa riduzione delle loro prerogative. Nonostante il breve lasso di tempo disponibile, la nuova presidente ha espresso la sua ambizione di rilanciare il protagonismo dell’Aula, facilitando anche il lavoro di chi verrà dopo di lei, con un’azione orientata al progresso e alla giustizia sociale.

La neo-presidente ha parlato poi delle problematiche che la Regione deve affrontare a stretto giro. Negli ultimi 40 anni, stando alle sue parole, i tratti identitari dell’istituzione regionale sono stati erosi. L’Italia centrale, secondo la nuova presidente, si trova attualmente schiacciata tra le richieste di autonomia del nord e le tendenze assistenzialiste del sud. 

Queste tematiche, unito all’inverno demografico che in Umbria si fa sentire, alla scarsità di risorse e all’indebolimento del capitale umano, sono già in agenda. Eleonora Pace ha espresso la necessità di interpretare la voglia di riscatto degli umbri in questa fase di transizione, cercando di capire la direzione futura e di rilanciare il ruolo dell’Umbria nel contesto nazionale.

Secondo Eleonora Pace, l’Assemblea legislativa sarà il luogo della partecipazione e del confronto. Attraverso la dialettica consiliare, si potrà giungere a sintesi che favoriscano lo sviluppo dell’Umbria. 

La presidente ha menzionato vari settori chiave come sanità, agricoltura, assetto del territorio e infrastrutture, sottolineando l’importanza di rendere l’Umbria una regione forte e consapevole. Ha invitato a superare la cosiddetta logica dei campanili per adottare una visione sistemica, con un’azione politica e legislativa concreta. 

Le radici cristiane e le figure storiche come San Francesco e San Benedetto, secondo Pace, devono continuare a caratterizzare la storia della regione. “L’azione politica e legislativa deve essere improntata alla concretezza”, ha aggiunto, mettendo l’accento sull’importanza di collaborare con la Giunta per portare avanti le riforme necessarie.

Collaborazione con la Giunta e impegni personali

Eleonora Pace ha menzionato infine l’importanza di una stretta collaborazione con la Giunta per implementare le riforme e fungere da punto di riferimento per i territori. Orgogliosa della sua storia politica, caratterizzata da sfide e soddisfazioni, Pace ha dichiarato di voler affrontare le sfide quotidiane con coraggio e determinazione. “Sono orgogliosa della mia storia politica, fatta di difficoltà e di soddisfazioni”, ha affermato, sottolineando come le difficoltà affrontate in passato le abbiano dato la forza per guardare al futuro con fiducia. Ha promesso di mantenere la sua identità e di rappresentare al meglio l’essenza dell’Umbria e delle sue istituzioni. “Cercherò di volare alto e di rappresentare l’essenza dell’Umbria e delle sue istituzioni”, ha concluso, delineando una visione ambiziosa e determinata per il futuro della regione.