Il consiglio comunale di Perugia ha il suo nuovo presidente: è Elena Ranfa del Partito democratico. Lo ha decretato la seduta di oggi, 22 luglio 2024, a Palazzo dei Priori, prioritariamente dedicata all’elezione del presidente e dei due vicepresidenti.
Nel corso della precedente seduta di insediamento del consiglio, del 15 luglio scorso, l’atto era stato, infatti, rinviato in quanto la candidata della maggioranza, Elena Ranfa, non aveva raggiunto il quorum necessario per l’elezione in prima votazione – pari ai due terzi degli aventi diritto, ovvero 22 voti – essendosi fermata a 21 voti a proprio favore.
Nella riunione odierna, invece, dopo un’ulteriore seconda votazione infruttuosa, la consigliera del Pd è stata eletta presidente in terza votazione, a fronte del quorum richiesto della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, con 21 voti a favore, mentre 9 preferenze sono andate a Margherita Scoccia, ex candidata sindaco per il centrodestra.
Al fianco di Ranfa, i due vice presidenti del consiglio comunale sono Simone Cenci di Anima Perugia per la maggioranza, eletto con 21 voti, e Edoardo Gentili di Forza Italia per l’opposizione, eletto con 9 voti.
Elena Ranfa presiede il consiglio di Perugia
Dopo l’avvenuta elezione, la consigliera del Partito democratico Elena Ranfa ha espresso sentimenti di “emozione, gioia e forte senso di responsabilità” nell’assumere l’incarico di presidente del consiglio comunale di Perugia.
“E’ un onore – ha dichiarato – presiedere questo consiglio ed ancor di più in questa consiliatura che vede per la prima volta nella storia una sindaca alla guida della città. Sono certa che riusciremo a portare avanti un lavoro continuo, fruttuoso ed un dialogo sempre aperto e trasparente per il bene di tutte e di tutti”.
Ranfa ha manifestato, innanzitutto, gratitudine nei confronti dei colleghi di maggioranza per il sostegno ricevuto, preannunciando l’intenzione di voler lavorare per non deluderli. Ha, poi, rivolto un saluto sincero anche ai consiglieri di opposizione, con molti dei quali in passato ha condiviso la disponibilità a perseguire obiettivi comuni per il bene della città.
“Sono certa che questo dialogo potrà continuare – ha detto a questo proposito – io personalmente mi impegnerò ad esprimere quei principi di imparzialità e garanzia che il ruolo del presidente deve avere”.
La neo presidente del consiglio comunale ha, infine, citato una frase di Aldo Capitini, secondo cui “la casa è un mezzo ad ospitare”. “In tale affermazione – ha spiegato Ranfa – è racchiuso il senso profondo del Consiglio comunale inteso come casa di tutti e tutte, un mezzo atto ad ospitare, a dare cittadinanza alle idee, alle istanze ed ai sogni di tutti, in particolare di coloro che fanno più fatica a far sentire la propria voce”.
Vicepresidenti Cenci e Gentili
Terminata l’elezione del presidente, l’aula di Palazzo dei Priori si è concentrata sulla scelta dei due vice. Per la maggioranza, il consigliere del Partito democratico Nicola Paciotti ha proposto il nome di Simone Cenci esponente di Anima Perugia quale vicepresidente del consiglio comunale di Perugia. “Una persona volta costantemente al dialogo ed al confronto – così lo ha definito Paciotti – come dimostra la sua storia professionale nei contesti dei servizi socio-assistenziali ed educativi”.
A nome dell’opposizione, quindi, è intervenuto Nilo Arcudi di Perugia Civica, ed ex presidente del consiglio comunale nella passata legislatura. “Quando si entra in Comune – ha raccontato Arcudi – si prova sempre una grande emozione, perché palazzo dei Priori rappresenta la storia della città, una storia di amministratori che hanno costruito lo sviluppo, la crescita, la libertà e la democrazia”.
“Tutti noi abbiamo una grande responsabilità – ha aggiunto – consapevoli del fatto che le istituzioni e la città vengono prima di tutto, di noi stessi, dei partiti cui apparteniamo e dei percorsi personali”. Per questo motivo, Arcudi ha proposto alla carica di vice presidente il nome di Edoardo Gentili, consigliere di Forza Italia che ha raccolto nelle recenti elezioni un grande consenso, ma soprattutto “persona che esprime l’energia che c’è in città in rappresentanza di una nuova classe dirigente che ha entusiasmo e forza”