Come si può fermare la piaga dei femminicidi? Una proposta che arriva dal governo umbro è l'educazione all'affettività nelle scuole del territorio. Una iniziativa che punta sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione dei più giovani per creare una maggiore consapevolezza e fornire riferimenti utili per la crescita intesa come educazione alle emozioni.
La campagna promossa dalla Regione si chiama 'Vince l’Amore - educare alle emozioni' e verrà attivita nelle scuole primarie e secondarie del territorio per gli anni scolastici 2025/2026 e 2026/2027, all’interno della terza edizione del Catalogo 'Scuole che promuovono salute'. Si tratta di una proposta che porterà fra i banchi di scuola gli strumenti per costruire relazioni rispettose, empatiche e libere da ogni forma di violenza.
Il progetto, spiegano dalla Regione, si integra con le strategie regionali di promozione del benessere psicofisico e di prevenzione dei comportamenti a rischio, in collaborazione con le Usl Umbria 1 e 2. La formazione all'interno delle scuole avverrà grazie a figure professionali esperte, con la distribuzione delle risorse proporzionata alla popolazione residente in ciascuna Azienda sanitaria.
Nelle intenzioni della Regione, la campagna sarà un atto necessario perché l'Umbria, come ha sottolineato anche l'assessore regionale all'Istruzione, Fabio Barcaioli, nel solo 2025 ha fatto registrare tre femminicidi.
"I dati relativi ai femminicidi sono preoccupanti - ha ribadito Barcaioli -. Solo nel 2025, in Umbria, si sono registrati tre casi, tra cui quello di Ilaria Sula, la giovane di Terni uccisa dal suo ex fidanzato. Questi episodi tragici evidenziano l’urgenza di interventi educativi mirati".
L'assessore cita i dati di Save the Children che confermano un quadro allarmante. "Tra gli adolescenti di 14-18 anni uno su cinque ha subito atteggiamenti violenti all’interno delle relazioni intime, un segnale allarmante che evidenzia quanto sia urgente intervenire presto, nelle scuole, per educare al rispetto e alla parità di genere. La campagna affronta questa sfida con percorsi educativi rivolti a studenti e docenti, volti allo sviluppo di competenze fondamentali come l’empatia, la gestione delle emozioni, la comunicazione non violenta e i temi legati a sesso-affettività".
"Vogliamo che le nuove generazioni imparino a riconoscere e a rifiutare la violenza, costruendo relazioni autentiche basate sul rispetto reciproco - ha spiegato l’assessore Barcaioli -. La scuola diventa così il luogo in cui vengono formati cittadini consapevoli e capaci di confrontarsi in maniera rispettosa. Verranno coinvolti esperti dei servizi sanitari e della rete che si occupa del contrasto alla violenza di genere".
Per l'Umbria sotto il profilo dei femminicidi, il 2025 è stato segnato da tre tragici eventi e al cuore verde d'Italia è spettato il triste primato del primo femminicidio dell'anno con Eliza Feru. La donna è stata freddata nel sonno dal marito che poi si è tolto la vita, nella loro casa di Gaifana a Gubbio.
Alla fine di marzo, a Spoleto, era stata uccisa anche Laura Papadia dal marito mentre pochi giorni dopo, era arrivata la notizia del ritrovamento del cadavere di Ilaria Sula, assassinata dall'ex fidanzato. Fatti che hanno segnato profondamente la comunità umbra.
Secondo i dati forniti dall'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel corso della propria vita una donna su tre ha subito una qualche forma di violenza, fisica o sessuale. Nella maggior parte dei casi, la violenza viene perpetrata da persone che la donna conosce già, come partner o ex partner, parenti o amici.Dati che devono non solo far riflettere ma anche attivare azioni concrete di prevenzione.
In occasione dello scorso 25 novembre, per la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, dalla nostra redazione abbiamo stilato una piccola guida con tutti i recapiti utili in caso di necessità.