Ad Assisi, città simbolo della spiritualità e della cultura francescana, si apre un nuovo capitolo nella narrazione della vita e dell’iconografia di San Francesco: presso il suggestivo Palazzo Bonacquisti, in Piazza del Comune, sono state inaugurate due camere immersive all’avanguardia: “L’Enigma del Maestro di San Francesco” e “Il volto di San Francesco da Cimabue a Caravaggio”. Questo progetto, promosso dalla Fondazione Perugia in collaborazione con il Sacro Convento e altre istituzioni culturali, punta a combinare arte e tecnologia per offrire ai visitatori un’esperienza unica e coinvolgente.

Le due camere immersive rappresentano un’iniziativa innovativa nel panorama dell’offerta culturale di Assisi. Progettate con tecnologie digitali avanzate, queste installazioni non solo valorizzano il patrimonio artistico legato a San Francesco, ma lo rendono accessibile in modo nuovo e interattivo. L’inaugurazione, tenutasi presso Palazzo Bonacquisti, ha visto la partecipazione di autorità locali e rappresentanti del Sacro Convento, tra cui l’assessore alla cultura del Comune di Assisi, Veronica Cavallucci, e il custode Marco Moroni.

Questa nuova proposta arricchisce l’esperienza culturale e spirituale di Assisi, rafforzando il suo ruolo di polo internazionale per il turismo religioso e artistico. Come sottolineato dall’assessore Cavallucci, le installazioni rappresentano “un prezioso valore aggiunto per Assisi, offrendo un’esperienza unica di approfondimento culturale per residenti e visitatori”.

Le due camere immersive si avvalgono dell’uso di proiezioni e strumenti digitali

La prima delle due camere immersive, “L’Enigma del Maestro di San Francesco”, nasce in occasione dell’omonima mostra presso la Galleria Nazionale dell’Umbria. Questa installazione, sviluppata con il supporto del Sacro Convento, offre un viaggio virtuale nelle opere del Maestro di San Francesco, figura artistica legata alla decorazione della Basilica Inferiore di Assisi.

Grazie all’uso di proiezioni e strumenti digitali, i visitatori possono esplorare dettagli delle opere del Maestro, incluse sezioni perdute o danneggiate nel corso dei secoli. Questo approccio permette di unire la contemplazione artistica alla riflessione spirituale, restituendo un’immagine completa e approfondita di un periodo fondamentale per l’arte francescana.

La seconda camera immersiva, “Il volto di San Francesco da Cimabue a Caravaggio”, esplora l’evoluzione della rappresentazione artistica del Santo attraverso i secoli. Ideata dalla Scuola di specializzazione in beni storico-artistici dell’Università di Perugia, guidata dalla professoressa Cristina Galassi, questa installazione conduce i visitatori attraverso un affascinante percorso iconografico.

Dalle prime raffigurazioni di Cimabue e Giotto, passando per artisti come Matteo da Gualdo e Ludovico Carracci, fino a Caravaggio, l’installazione evidenzia come la figura di San Francesco sia stata reinterpretata e adattata alle sensibilità artistiche e spirituali delle varie epoche. Attraverso immagini in movimento e narrazioni multimediali, i visitatori possono comprendere il significato profondo che la figura di San Francesco ha assunto nell’arte e nella cultura occidentale.

Il progetto è frutto della stretta collaborazione tra diverse istituzioni

Questa camera immersiva non è solo un’esperienza estetica, ma anche un’occasione per riflettere sul messaggio universale di pace, umiltà e amore per il creato che il Santo continua a trasmettere.

Il progetto delle camere immersive è il frutto di una stretta collaborazione tra diverse istituzioni. La Fondazione Perugia, promotrice dell’iniziativa, ha lavorato insieme al Sacro Convento, all’Università degli Studi di Perugia e alla Fondazione CariPerugia Arte per realizzare un’esperienza culturale all’avanguardia.

Il Presidente della Fondazione Perugia, Alcide Casini, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: “Queste installazioni fondono arte e tecnologia, permettendo di vivere un’esperienza emozionale che guarda al passato con strumenti innovativi”. Fabrizio Stazi, Direttore generale della Fondazione, ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti “un viaggio nel tempo” che arricchisce l’esperienza dei visitatori.

Anche Luca Galletti, Presidente della Fondazione CariPerugia Arte, ha evidenziato l’importanza di questo progetto per la valorizzazione di Palazzo Bonacquisti, che già ospita una collezione permanente dedicata al Volto di San Francesco. La sinergia tra le istituzioni ha permesso di creare un’offerta culturale di altissimo livello, capace di attrarre sia il pubblico locale sia internazionale.

Le camere immersive di Palazzo Bonacquisti resteranno aperte fino al 6 gennaio 2025

Le camere immersive di Palazzo Bonacquisti sono aperte al pubblico fino al 6 gennaio 2025, offrendo una straordinaria opportunità per scoprire la figura di San Francesco in modo innovativo. Le proiezioni, che si svolgono ogni giorno dalle 17:00 alle 19:30, permettono di immergersi nei tesori artistici e spirituali di Assisi attraverso una combinazione di tecnologia e narrazione.

Questa proposta non è rivolta solo agli appassionati d’arte e storia, ma a tutti coloro che desiderano approfondire il messaggio di San Francesco in un contesto moderno e interattivo. Le camere immersive rappresentano un esempio di come le nuove tecnologie possano essere utilizzate per valorizzare il patrimonio culturale, rendendolo accessibile e comprensibile anche alle nuove generazioni.

In un’epoca in cui la tecnologia spesso allontana le persone dal patrimonio culturale, le camere immersive dimostrano come sia possibile utilizzarla per avvicinare il pubblico alla storia, all’arte e alla spiritualità.