Dove mangiare bene in Umbria a giugno: le osterie da non perdere

Giugno è il mese perfetto per lasciarvi ispirare dai profumi e dai sapori autentici dell’Umbria, quando la natura esplode di colori e le giornate si allungano, regalando tempo e luce per esperienze da ricordare. È il momento ideale per concedervi una sosta nelle osterie più autentiche della regione, dove la cucina tradizionale incontra l’ospitalità sincera e l’atmosfera è quella di casa. Tra un borgo medievale e una collina che profuma di ginestre, vi aspettano tavole imbandite con piatti della memoria: pasta fatta a mano, carni cotte lentamente, legumi e verdure di stagione, tutto preparato con cura e passione. In questi luoghi, il cibo non è solo nutrimento, ma racconto di un territorio generoso, di una cultura contadina che resiste e si rinnova.

Se siete alla ricerca di ostere che racconta l'anima più vera della regione, dove ogni portata parla la lingua dell’Umbria più autentica, lasciatevi guidare dalle nostre proposte. Qui, tra tradizione e calore umano, scoprirete che mangiare bene è anche un modo per sentirvi a casa, ovunque siate.

Osteria dello Sportello – Arrone

Nel cuore della Valnerina, ad Arrone, l'Osteria dello Sportello rappresenta una tappa imperdibile per chi desidera assaporare la vera cucina umbra. Premiata con la "Chiocciola" nella guida Osterie d’Italia 2025 di Slow Food, questa osteria è rinomata per la sua dedizione alla tradizione e all'uso di ingredienti locali di alta qualità. L'atmosfera calda e accogliente si riflette nei piatti proposti, che raccontano storie di territorio e passione.

Tra le specialità, spiccano le paste fatte in casa, come gli strangozzi al tartufo nero, e le carni alla brace, cucinate secondo le antiche ricette umbre. La selezione di vini locali completa l'esperienza, offrendo abbinamenti perfetti per ogni portata. Un pranzo o una cena all'Osteria dello Sportello è più di un semplice pasto: è un viaggio nei sapori autentici dell'Umbria, un momento di condivisione e scoperta che rimane impresso nella memoria.

La Palomba – Orvieto

Situata nel centro storico di Orvieto, La Palomba è un'osteria che incarna l'essenza della cucina umbra. Riconosciuta con la "Chiocciola" da Slow Food nella guida Osterie d’Italia 2025, è celebre per la sua fedeltà alle tradizioni culinarie regionali e per l'uso di materie prime locali. Il menù offre piatti che celebrano i sapori del territorio: dalla pasta fatta in casa, come gli umbrichelli al tartufo, alle carni sapientemente cucinate, fino ai dolci tradizionali che chiudono il pasto con dolcezza. L'ambiente rustico e l'accoglienza calorosa rendono ogni visita un'esperienza autentica e piacevole. La Palomba è il luogo ideale per chi desidera immergersi nella cultura gastronomica umbra, assaporando piatti genuini in un'atmosfera familiare e rilassata.

La Cantina di Spello – Spello

Nel cuore del pittoresco borgo medievale di Spello, incastonato tra i colli umbri e celebre per i suoi vicoli fioriti e l’atmosfera senza tempo, La Cantina di Spello rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per chi desidera vivere l’Umbria attraverso i suoi sapori più autentici. Inserita tra le "Chiocciole" della guida Osterie d’Italia 2025 di Slow Food, l’osteria è una celebrazione autentica della tradizione gastronomica regionale, che affonda le radici nella memoria contadina e nelle ricette tramandate di generazione in generazione.

La cucina, calda e schietta, valorizza con passione le eccellenze del territorio: il menù stagionale propone zuppe rustiche, paste fresche tirate a mano condite con sughi corposi, carni locali cucinate con sapienza e formaggi umbri dai profumi intensi. Il tutto è accompagnato da una carta dei vini curata con attenzione, che raccoglie alcune tra le migliori etichette della regione, offrendo abbinamenti perfetti per ogni portata.

A rendere ancora più speciale l’esperienza è l’ambiente: accogliente, informale ma curato, dove l’ospitalità genuina si respira fin dal primo saluto. La Cantina di Spello non è soltanto un luogo dove mangiare bene, ma un rifugio autentico per riscoprire, con lentezza e gratitudine, l’anima più vera dell’Umbria.