Mattinata dedicata ai salvataggi di cani quella odierna per i Vigili del Fuoco. I caschi rossi hanno messo a segno due distinti interventi, entrambi nel perugino, uno per un cane precipitato in un dirupo e l'altro per un secondo cane che rischiava di annegare in un lago artificiale. Entrambi si sono conclusi con successo e i due animali stanno bene.
Intorno alle 8:20, i Vigili del fuoco della sede centrale del Comando di Perugia, sono intervenuti per il recupero di un cane, un labrador, che era scivolato in un dirupo. L'amico a quattro zampe era precipitato per ben 30 metri in zona impervia.

Le squadre hanno operato con tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviale), raggiungendo l’animale e riportandolo in salvo dopo un’attenta manovra di recupero. Il cane è stato quindi riconsegnato al proprietario e fortunatamente è in buone condizioni.
Poco più di due ore dopo, alle 10.40, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Gaifana sono intervenuti stavolta in via Rio Fergia, nel comune di Gualdo Tadino (PG), per il recupero di un cane che era finito in un piccolo lago artificiale.
L’animale, che si era allontanato dalla proprietaria nelle prime ore del mattino scappando dopo aver scavato sotto alla recinzione, è finito in un laghetto adiacente un ristorante del posto. Il cane ha seriamente rischiato di annegare perché non riusciva a risalire dal momento che il livello dell’acqua era circa 50 cm inferiore rispetto al piano della campagna. A complicare ulteriormente la situazione ci si è messo anche il freddo di questi giorni. L'animale, infreddolito e stanco, è stato raggiunto e tratto in salvo dai Vigili del fuoco grazie a manovre di recupero in sicurezza. Anche lui sta bene ed è tornato dalla proprietaria.
Le due storie di cui sopra hanno entrambe avuto un lieto fine. I cani, soprattutto quando si trovano all'aperto, hanno l'istinto di seguire gli odori e, come accaduto stamattina, può capitare che, magari per distrazione, si mettano nei guai.
I due episodi di oggi del resto, non sono isolati. Al principio di ottobre un cane era rimasto intrappolato in una tubazione, a Magione, sulle rive del Trasimeno. Il proprietario lo aveva perso di vista ed era rimasto terrorizzato quando aveva sentito i guiati provenire da sotto terra, senza neanche riuscire a vedere l'animale, bloccato nel condotto sotterraneo.
Allertati immediatamente i soccorsi, le operazioni di salvataggio si sono rivelate complesse quanto delicate. Il personale dei Vigili del Fuoco ha infatto dovuto praticare un foro direttamente nel terreno per arrivare, scavando, al cane che è stato estratto illeso.
A settembre, a Ponte San Giovanni, un altro cane, un segugio, era caduto in una scarpata, restando intrappolato tra la fitta vegetazione. Allontanatosi durante una passeggiata, era scomparso dalla vista della proprietaria che era riuscita ad indiviarlo seguendono i guaiti. La situazione era particolarmente rishiosa, sia per la zona di difficile raggiungimento, sia per la vicinanza a un corso d'acqua e alla linea ferroviaria.
Anche in quel frangente l'intervento dei Vigili del Fuoco è stato salvifico. Con professionalità, il povero segugio è stato recuperato e liberato per poi poter riabbracciare la sua umana.
Questi accadimenti, se da un lato fanno riflettere su quanto a volte possa essere facile per un cane restare vittima di incidenti, dall'altro dimostrano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, del legame indissolubile che si instaura fra esseri umani e amici a quattro zampe. Un legame che a volte può richiedere anche l'intervento dei caschi rossi.