Il docufilm su Mario Ridolfi, l’architetto che ha ridisegnato completamente Terni nel secondo dopoguerra, sarà proiettato oggi alle 17 nella Capitale, presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia (OAR) nell’ambito dell’incontro “Mario Ridolfi e la classicità del razionalismo“. “L’Uovo di Ridolfi – Lo studio di Ridolfi Frankl e Malagricci” questo il titolo del lungometraggio, è nato da una idea dell’architetto Luciano Marchetti e prodotto Euromedia, con la regia e la sceneggiatura di Grazia Morace. L’evento è a cura di Marco Maria Sambo, che modererà la tavola rotonda con gli autori.

Mario Ridolfi, tra i protagonisti dell’architettura del Novecento

La storia di Mario Ridolfi è indissolubilmente legata alla città di Terni. Dopo le fasi iniziali del “periodo romano”, Ridolfi si trasferisce a Terni negli anni Sessanta. Qui, l’architetto romano curò la ricostruzione post bellica e ancora oggi sono osservabili numerosi edifici che portano la sua firma. Già da prima del conflitto, nel 1932, progettò la Fontana dello Zodiaco di Piazza Tacito, un monumento ormai identitario e simbolo di Terni che fu profetico per la successiva fase della sua carriera. Ridolfi si occupò quindi della ricostruzione, soprattutto nella zona del centro, la più pesantemente colpita dai bombardamenti. Tra gli anni Sessanta e Ottanta ha progettato a Terni le Case Franconi, il complesso Fontana (che sarà tra le tappe del 7 aprile), Casa LuccioniCasa Chitarrini, le Case De Bonis e il Complesso Briganti. A Marmore, dove si è spento nel 1984, ha curato i progetti di Casa Lina e Casa Cresta.

Nell’urbanizzazione post bellica, Ridolfi seppe indicare una direzione progettuale alla città di Terni. Insieme ai colleghi Wolfgang Frankl e all’ex allievo, Domenico Malagricci, furono gli autori del piano regolatore che ha ridato vita alla Città dell’Acciaio. Nel corso degli anni, alcune opere realizzate a Terni da Mario Ridolfi e Wolfgang Frankl, sono state dichiarate di pubblico interesse dal Ministero della Cultura. Si tratta della Scuola Media “Leonardo Da Vinci” (dal 2004) e della Fontana Monumentale di piazza
Tacito
dal 1994. Attualmente sono in corso le procedure volte all’accoglimento delle richieste di tutela per altri edifici a loro firma sia nella città di Terni che in altre sedi.

Ridolfi: la proiezione di oggi a Roma

L’incontro di oggi alla Casa dell’Architettura sarà aperto alle 16:15 dai saluti di Alessandro Panci, Presidente OAR, di Marco Maria Sambo, Segretario OAR e Direttore AR Magazine e di Stefano Cerere, Presidente Ordine Architetti PPC di Terni. Alla proiezione in programma per le 17, seguirà una tavola rotonda – moderata da Sambo in qualità di coordinatore scientifico, e un dibattito per analizzare gli spunti offerti dal docufilm che comprende le testimonianze di colleghi e studiosi delle opere di Ridolfi. La chiusura è prevista per le 19:30 mentre alle 21:00 seguirà un concerto.

Numerosi i preziosi contributi raccolti nel docufilm, a partire da quello dello stesso Ridolfi cui si aggiungono una serie di rinomati esponenti dell’architettura: l’immancabile Wolfgang Frankl, Francesco Cellini, Aldo Tarquini, Stefano Panunzi e ovviamente l’ideatore del progetto, Luciano Marchetti. Tra le testimonianze anche quella dell’architetto Paolo Portoghesi, venuto a mancare lo scorso anno. Portoghesi come riportato nel comunicato dell’evento, nell’editoriale del primo dei due numeri monografici (settembre e novembre 1974) dedicati da Controspazio a Mario Ridolfi in occasione dei suoi settant’anni, scriveva: “Credo (…) che tra i termini di riferimento reali di una tradizione italiana dell’arte moderna Ridolfi costituisca oggi un punto fermo con cui le nuove generazioni e le nuove tendenze dovranno fare i conti (…) [a] conferma della tesi ridolfiana che dall’interno del movimento moderno è possibile un superamento del razionalismo attraverso una presa di coscienza dei problemi della comunicazione e della fruizione e attraverso un nuovo contatto con la storia intesa come un patrimonio collettivo” (fondoridolfi.org).