Nel mondo del calcio, personaggi come Luciano Gaucci lasciano un segno indelebile, non solo per le vittorie e le sconfitte ma anche per le loro personalità fuori dagli schemi. Nel calcio contemporaneo, dominato da magnati stranieri e sceicchi, Gaucci spicca come una figura di un’altra epoca, un presidente capace di infrangere convenzioni e scuotere il sistema. Per raccontare la vita tumultuosa di questo iconico dirigente calcistico, Sky ha realizzato un docufilm intitolato Gaucci – Quando passa l’uragano. La produzione, firmata Briciolafilm per Hearts Networks Italia, nasce dalla collaborazione tra Giacomo Del Buono, Carlo Altinier e Paolo Geremei, con Del Buono e Geremei alla regia.
Il pioniere dell’impossibile: la vita di Luciano Gaucci al Perugia
Luciano Gaucci entra nel mondo del calcio nel 1975, quando diventa piccolo azionista della Roma, avviando un percorso che lo porterà a ricoprire il ruolo di vicepresidente del club giallorosso negli anni Ottanta. Dopo vari tentativi falliti di acquisire la presidenza della Roma, Gaucci decide di orientarsi altrove, rilevando il Perugia Calcio nel 1991, all’epoca relegato in Serie C1. È in Umbria che inizia a costruire il suo impero calcistico, trasformando il Perugia in una squadra capace di scalare le classifiche e conquistare il palcoscenico della Serie A.
Con il Perugia, Gaucci ottiene una promozione in Serie B nel 1994 e, nel giro di pochi anni, porta la squadra nella massima serie, dove resta per diverse stagioni, raggiungendo la semifinale di Coppa Italia e guadagnandosi un posto in Coppa UEFA grazie alla vittoria della Coppa Intertoto del 2003. Sotto la sua guida, il Perugia non solo ottiene risultati sportivi, ma diventa anche uno dei club più chiacchierati d’Italia. Gaucci si distingue come presidente eccentrico, pronto a sfidare le convenzioni e capace di decisioni senza precedenti: è infatti il primo a ingaggiare una donna, Carolina Morace, come allenatrice di una squadra professionistica.
Il suo talento nello scovare talenti e rilanciare giocatori sconosciuti – come Serse Cosmi e Stefano Colantuono – gli garantisce rispetto, ma anche critiche. Nonostante i successi, la storia di Gaucci è segnata da numerosi scandali e vicende legali che culminano nel 2005, quando è costretto a rifugiarsi nella Repubblica Dominicana per sfuggire a un mandato d’arresto legato a bancarotta fraudolenta.
L’uscita del docufilm di Sky: Gaucci, tra passione e sregolatezza
Il docufilm di Sky Gaucci – Quando passa l’uragano debutterà il 5 novembre alle 22.55 su Sky Crime e Sky Documentaries, e sarà disponibile anche in streaming su Now Tv. La produzione promette di portare un ritratto inedito di Luciano Gaucci, mettendo in luce non solo i suoi successi, ma anche i lati più oscuri della sua vita e carriera. “Nel calcio sono sempre i giocatori e a volte gli allenatori a scaldare il cuore dei tifosi. Mai i presidenti delle società. Eccezione alla regola è però Luciano Gaucci,” scrive Sky in una nota di presentazione.
Il docufilm si sviluppa attraverso interviste ai figli Alessandro e Riccardo, e a coloro che hanno conosciuto Gaucci più da vicino, restituendo un quadro autentico e vivido del controverso presidente. Viene raccontato il decennio d’oro del Perugia Calcio, trasformatosi in una realtà di spicco alla fine degli anni ’90, ma anche il rovescio della medaglia: gli investimenti fallimentari, le accuse di truffa e la fuga in esilio. La storia di Gaucci si intreccia con quella di una squadra e di una città, Perugia, che grazie a lui visse un sogno calcistico irripetibile.
Il docufilm non è solo un ritratto sportivo, ma anche un’indagine sul personaggio Gaucci, capace di far discutere l’opinione pubblica ben oltre i confini del calcio. La figura del presidente del Perugia incarna un’epoca in cui il calcio italiano era segnato da imprenditori locali, spesso eccentrici, capaci di visioni grandiose quanto fragili. Gaucci, con la sua personalità vulcanica, rappresenta uno dei simboli di quel calcio d’altri tempi, ormai sostituito da colossi economici e gruppi internazionali.