12 Mar, 2025 - 12:18

Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in Umbria e a Gubbio: problema in crescita che colpisce i giovani

Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in Umbria e a Gubbio: problema in crescita che colpisce i giovani

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) rappresentano una delle emergenze sanitarie e sociali più preoccupanti degli ultimi anni. Anoressia nervosa, bulimia, binge eating disorder (alimentazione incontrollata) e molte altre forme meno note di disturbo alimentare stanno colpendo sempre più precocemente, con un aumento della gravità dei sintomi, specialmente tra i più giovani.

Le statistiche parlano chiaro: anche se non esistono dati ufficiali, le stime epidemiologiche rivelano che in Italia circa 3,5 milioni di persone soffrono o hanno sofferto di un disturbo alimentare. L’Umbria e Gubbio non fanno eccezione: solo nel 2024 si stimano circa 15.000 casi di disturbi della nutrizione nella nostra regione, un numero allarmante che richiama l’attenzione sulla necessità di interventi mirati.

La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, celebrata ogni anno il 15 marzo, pone sotto i riflettori questa grave emergenza sanitaria, con un'attenzione particolare alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla sensibilizzazione della cittadinanza.

I disturbi alimentari colpiscono in prevalennza il sesso femminile, con un'incidenza fino a nove volte rispetto all'altro sesso

I disturbi alimentari colpiscono prevalentemente il sesso femminile, con un’incidenza fino a nove volte superiore rispetto agli uomini. Tuttavia, negli ultimi anni, anche tra i maschi sono stati segnalati numerosi casi, spesso sottovalutati o non riconosciuti.

Una delle tendenze più preoccupanti è l’abbassamento dell’età di insorgenza: oggi i primi segnali di disturbo alimentare si riscontrano già a 8-9 anni, un dato impressionante che evidenzia la crescente vulnerabilità dei bambini all'influenza dei modelli di bellezza, del perfezionismo e della pressione sociale.

Secondo studi recenti, in Italia si registra una nuova diagnosi di disturbo alimentare ogni 100.000 bambini nella fascia d’età tra gli 8 e i 10 anni.

Ma il problema non riguarda solo le nuove diagnosi: il 64% dei casi segnalati nel 2024 riguarda un peggioramento di situazioni già esistenti, con un passaggio dalle 138 diagnosi del 2019 alle 226 del 2024.

Ciò significa che i pazienti più giovani manifestano quadri psicopatologici più gravi, sia per quanto riguarda il comportamento alimentare, sia per i disturbi psicologici associati come ansia, depressione e fobie sociali.

A essere coinvolte non sono solo le persone direttamente affette da questi disturbi, ma anche i loro familiari. Le famiglie, secondo l’Unità operativa di Anoressia e Disturbi Alimentari dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma, appaiono sempre più sofferenti, con difficoltà comunicative e una maggiore fragilità emotiva.

Questi disturbi non hanno una sola causa ma derivano da vari fattori biologici, genetici, ambientali e psicologici

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione non hanno una sola causa, ma derivano dall’interazione di fattori biologici, genetici, ambientali e psicologici.

Tra i principali fattori di rischio troviamo:

  • Pressione sociale e modelli estetici irrealistici: il bombardamento mediatico di immagini di corpi perfetti crea un'ansia da prestazione che può sfociare in disturbi del comportamento alimentare.
  • Esperienze traumatiche: abusi, bullismo o episodi di derisione legati al peso corporeo sono spesso all’origine di problematiche alimentari.
  • Dinamiche familiari complesse: genitori troppo critici, aspettative elevate o conflitti familiari possono contribuire allo sviluppo del disturbo.
  • Predisposizione genetica e biologica: alcune persone sono più inclini a sviluppare un’ossessione per il controllo del peso e dell’alimentazione.
  • Perfezionismo e controllo: chi soffre di disturbi alimentari spesso mostra tratti di iper-controllo e un forte bisogno di perfezione.

Di fronte a un problema così diffuso, anche la città di Gubbio sta facendo la sua parte per sensibilizzare la popolazione e offrire supporto alle persone colpite da questi disturbi.

Lucia Rughi, assessore alle politiche Sociali e alla Salute ha annuncuiato varie iniziative in occcasione della Giornata Nazionale

L’assessore alle Politiche Sociali e alla promozione della Salute Lucia Rughi ha annunciato una serie di iniziative simboliche e concrete in occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla del 15 marzo 2024.

“Proprio per dare un messaggio di attenzione e vicinanza alle famiglie che affrontano al fianco dei propri figli patologie così gravi, invalidanti, con elevato indice di mortalità, vogliamo, come Comune, fare la nostra parte”, ha dichiarato Rughi.

Nella serata del 15 marzo, Piazza San Giovanni verrà illuminata di lilla, un segno di vicinanza e sensibilizzazione per tutta la comunità.

Sempre il 15 marzo, presso il Centro Giovani di via del Popolo, si terrà un incontro pubblico intitolato “Il peso delle parole”, con la partecipazione della dottoressa Elisa Ciaccasassi. L’evento vuole essere una riflessione sull’importanza delle parole e del loro impatto sulle persone che soffrono di disturbi alimentari.

“L’uso delle parole può essere una carezza o un ostacolo alla relazione”, ha spiegato Rughi. “Imparare a comunicare in modo più consapevole può aiutare a prevenire e a contrastare il disagio psicologico legato ai disturbi alimentari.”

Un altro strumento fondamentale messo a disposizione dalla città è lo Sportello Lilla, uno spazio di ascolto protetto per le persone che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Lo sportello offre supporto psicologico, consulenza e informazioni sulle strutture sanitarie disponibili, aiutando le famiglie ad affrontare il percorso terapeutico con maggiore consapevolezza.

Tra le principali funzioni dello Sportello Lilla troviamo:

  • Supporto psicologico immediato per chi manifesta sintomi di disturbo alimentare.
  • Orientamento verso i centri specializzati per il trattamento dei disturbi della nutrizione.
  • Consulenza per i familiari che cercano di aiutare un figlio, un fratello o un amico in difficoltà.
  • Incontri di sensibilizzazione nelle scuole e nei centri giovanili.

 

I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione rappresentano una delle più gravi emergenze sanitarie e sociali di oggi

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione rappresentano una delle più gravi emergenze sanitarie e sociali dell’epoca contemporanea. Con il numero di diagnosi in aumento, specialmente tra i più giovani, è fondamentale che istituzioni, famiglie e comunità lavorino insieme per contrastare il problema con prevenzione, sensibilizzazione e assistenza concreta.

Gubbio, con iniziative come l’illuminazione di Piazza San Giovanni, l’incontro “Il peso delle parole” e il supporto dello Sportello Lilla, dimostra un’attenzione crescente verso questa emergenza.

Ma la sfida più grande è ancora da vincere: abbattere il tabù e lo stigma che ancora circondano questi disturbi, favorire una maggiore comprensione e creare una rete di sostegno efficace per chi ne soffre.

Perché nessuno, mai, dovrebbe sentirsi solo di fronte a un problema tanto complesso e doloroso.

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Mario Farneti
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