I lavori in corso a Piazza 40 Martiri a Gubbio stanno portando alla luce importanti evidenze archeologiche e allo stesso tempo stanno sollevando discussioni accese all’interno della nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Vittorio Fiorucci. La piazza, uno dei punti centrali della città, è attualmente oggetto di un vasto progetto di riqualificazione che è stato avviato dalla precedente giunta Stirati grazie a un finanziamento di cinque milioni di euro ottenuto attraverso i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Tuttavia, la nuova amministrazione sembra intenzionata a rivedere alcuni aspetti del progetto originario, il che ha generato un dibattito tra le varie componenti politiche e i residenti della zona.

Uno degli sviluppi più rilevanti emersi negli ultimi giorni riguarda il ritrovamento di resti di epoca romana durante i lavori di scavo nel tratto di piazza davanti al vecchio ospedale e alla farmacia comunale. Si tratta di pavimentazioni e pezzi di mosaico immediatamente protetti con teli bianchi. Sembra che in seguito al sopralluogo si sia deciso di eseguire i rilievi di rito e di interrare nuovamente i reperti

Il progetto di riqualificazione di Piazza 40 Martiri, come concepito dalla giunta precedente, prevedeva la chiusura al traffico e alla sosta di veicoli in gran parte della piazza, con l’obiettivo di trasformare l’area in uno spazio pedonale e favorire la fruizione turistica e culturale della città. Tuttavia, la nuova amministrazione, insediatasi dopo le elezioni, sta valutando possibili modifiche significative a questo piano. Parte della maggioranza del centrodestra, infatti, sembra poco convinta della bontà del progetto originale e ha sollevato dubbi sull’impatto che la chiusura della piazza potrebbe avere sulla vita quotidiana dei residenti e sulle attività commerciali della zona.

Discussioni accese all’interno della giunta per le richieste dei residenti

La proposta di Fiorucci e dell’assessore Capannelli è quella di consentire il transito e la sosta dei veicoli in una porzione della piazza, in particolare lungo il tratto che fiancheggia la Chiesa di San Francesco e il vecchio ospedale.

Questa modifica ridurrebbe il numero di parcheggi previsti nel progetto originale, ma permetterebbe comunque la presenza di un certo numero di stalli, rispondendo in parte alle richieste dei residenti e dei commercianti. Il tratto antistante le Logge dei Tiratori e i giardini piccoli, invece, rimarrebbe chiuso al traffico veicolare, ma si sta cercando di rendere questa parte della piazza agibile in tempo per gli eventi natalizi, come l’allestimento dell’Albero di Natale e altre manifestazioni tipiche di Gubbio.

Un altro tema che preoccupa la giunta Fiorucci riguarda l’aumento dei costi del progetto. I lavori di riqualificazione sono già finanziati attraverso fondi pubblici, potrebbero lievitare a causa di una serie di fattori imprevisti, tra cui proprio i ritrovamenti archeologici.

Questi ultimi, infatti, richiederanno probabilmente ulteriori indagini e interventi per la loro conservazione o, eventualmente, dopo una riflessione sull’opportunità di interrarli di nuovo, la loro messa in mostra al pubblico, il che potrebbe incidere sul bilancio dell’opera. Si parla di possibili aumenti non solo legati alla gestione dei reperti storici, ma anche a costi di materiali e manodopera, che potrebbero aver subito variazioni rispetto al momento in cui il progetto fu approvato.

Priorità alla cultura o alla viabilità? La giunta deve risolvere il dilemma

In questo contesto, la giunta sta cercando di capire come gestire questi possibili aumenti senza compromettere il finanziamento del PNRR. Il timore è che, se i costi dovessero superare le previsioni iniziali, il Comune potrebbe dover rifare i conti e cercare ulteriori risorse per completare i lavori. Un’operazione delicata, considerato che eventuali ritardi potrebbero far scadere i termini previsti per l’ottenimento dei fondi europei, con conseguenze disastrose per le finanze comunali.

Oltre alle questioni tecniche e finanziarie, la revisione del progetto di Piazza 40 Martiri ha innescato discussioni accese all’interno della giunta e tra i residenti di Gubbio. Se da una parte c’è chi sostiene la necessità di dare priorità alla viabilità e alla disponibilità di parcheggi per i cittadini, dall’altra ci sono forti pressioni per valorizzare la piazza come centro storico e culturale, riducendo il traffico veicolare e migliorando l’estetica complessiva dell’area.

In questo contesto, l’assenza dell’assessore alla Cultura Paola Salciarini durante il sopralluogo della Soprintendenza ha destato qualche perplessità. La gestione dei ritrovamenti archeologici e la loro valorizzazione rientrano infatti pienamente nelle sue competenze, e la sua mancanza sul campo potrebbe essere vista come un segnale di disaccordo interno alla giunta o, quantomeno, di una scarsa attenzione verso l’importanza culturale del sito. Tuttavia, il sindaco Fiorucci ha ribadito che la decisione finale sarà presa in modo collegiale e che tutte le componenti dell’amministrazione saranno coinvolte nel processo decisionale.

La piazza, che è stata per decenni un punto di incontro per cittadini e turisti, potrebbe presto diventare il simbolo di una rinnovata attenzione verso il patrimonio storico e culturale di Gubbio, ma solo se la giunta saprà trovare il giusto equilibrio tra le diverse esigenze in gioco.