Si infiamma nel cuore verde d’Italia la polemica sulla gestione dei rifiuti. Il nuovo capitolo vede il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, attaccare duramente il presidente della Seconda Commissione Regionale Valerio Mancini. Al centro della controversia e della polemica di De Luca, l’ormai famoso ampliamento delle discariche in Umbria e l’approvazione del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. Un tema scottante che nelle ultime settimane sta generando forte tensione tra le forze politiche regionali.
De Luca accusa Mancini di aver avallato e promosso, già nel 2022, l’espansione delle discariche umbre per un totale di un milione di metri cubi. Tra esse la discarica di Belladanza, situata proprio nel comune di origine del consigliere leghista. “Ampliamento che grazie al nuovo Piano regionale dei rifiuti che lo stesso Mancini ha votato“, dice il capogruppo M5S, “dovrà essere ulteriormente potenziato non più tardi del 2029 a discapito degli stessi suoi cittadini“. Questa è una decisione che quindi, secondo De Luca, avrebbe un impatto devastante sugli abitanti della zona.
Le critiche del M5S e De Luca a Mancini sulle discariche dell’Umbria
Il capogruppo del M5S non risparmia critiche a Mancini. L’invito è quello di indicare personalmente dove intende collocare le 40.000 tonnellate di scorie e ceneri pericolose che verranno prodotte a valle del previsto incenerimento. De Luca, infatti, sostiene che il consigliere leghista nel suo ruolo di presidente della Seconda Commissione non abbia compreso a fondo le problematiche legate alla gestione dei rifiuti, limitandosi a seguire passivamente le direttive della Giunta regionale.
“La nostra sensazione è che il presidente della seconda Commissione, utile fino ad oggi solo per agevolare il lavoro dei burocrati della Giunta, in realtà non ci abbia capito molto in materia di gestione dei rifiuti“. Queste le esatte parole che si leggono nella nota di Thomas De Luca riportate dall’ANSA. Secondo il capogruppo è contraddittorio che Mancini, dopo essersi opposto all’incenerimento dei rifiuti nel 2017, ora appoggi un piano che prevede proprio la costruzione di un inceneritore. Questa “giravolta” politica, come la definisce il leader pentastellato, rappresenta un tradimento delle promesse fatte ai cittadini umbri. Cittadini che avrebbero invece bisogno di un approccio diverso, basato sulla raccolta differenziata e sul riciclo, come proposto dal M5S con i venti emendamenti bocciati senza discussione.
“Il M5s” – continua la nota – “sempre coerente con le proprie battaglie, sostenuto dalle minoranze sia in commissione che in Aula, aveva presentato sotto forma di venti emendamenti un dettagliato Piano alternativo per la gestione dei rifiuti in linea con le indicazioni dell’Unione europea“. Un piano “basato sull’aumento della raccolta differenziata e una forte implementazione di impianti per il recupero di materia e per il riciclo. Soluzione che ad oggi si prospetta come l’unica e la più concreta per abbattere nel più breve tempo possibile i conferimenti in discarica ed escludere il collasso del sistema“.
Il Movimento 5 Stelle vuole più trasparenza
Thomas De Luca non si limita a criticare Mancini sulla questione delle discariche in Umbria, ma avanza anche richieste precise. Convocare la precedente gestione di AURI, l’Autorità Umbra Rifiuti e Idrico, per spiegare il ritardo nell’attivazione dell’inceneritore e ottenere chiarimenti sui costi dell’impianto, considerati sottostimati. Inoltre, chiede trasparenza su dove verrà costruito il nuovo inceneritore e collocata la discarica di servizio, informazioni cruciali che, secondo il M5S, i cittadini umbri meritano di conoscere prima delle prossime elezioni regionali.
“Facciamo notare al consigliere Mancini, se ancora non se ne fosse accorto, che Auri ha disatteso lo stesso Piano regionale dei rifiuti. Posticipando l’entrata in funzione dell’inceneritore. Cosa che anticiperà al 2029 il collasso del sistema“, dice De Luca. E poi l’affondo: “Invece di spararle grosse per nascondersi dalle proprie responsabilità nei confronti dei suoi concittadini, il presidente Mancini dovrebbe immediatamente chiamare in audizione la precedente gestione Auri e chiedere conto di questa scelta unilaterale. Dovrebbe poi convocare l’assessore Morroni e chiedere conto dei costi dell’impianto ampiamente sottostimati nel Piano e che i cittadini umbri dovranno ripagare interamente. E, non da ultimo, se non vuole prendere in giro i cittadini umbri, dovrebbe dirci prima delle elezioni regionali dove verrà costruito il nuovo inceneritore. E dove verrà collocata la nuova discarica al suo servizio“.