Di Tommaso Franchi e Vanessa Piccioni
Sul tema discarica AST, dopo quanto riportato questa mattina da Tag24 Umbria, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi esprime il suo parere ai nostri microfoni in merito al raggiungimento del protocollo d’intesa stilato proprio dal Comune e da Ast, definendolo “al massimo livello di sicurezza possibile”: “Esiste un protocollo di intesa che il Comune ha stilato insieme all’AST e questo protocollo di intesa, ad oggi, è al massimo livello di sicurezza possibile per la discarica che i ternani hanno avuto a Terni da anni. Una discarica che ad oggi ha delle problematiche e purtroppo queste problematiche, prima o poi, dovranno essere evidenziate, ma nella parte che riguarda anche il comune di Terni, dato che viene richiesta una revisione, un ampliamento, una messa a posto per permettere anche ad AST di continuare a produrre acciaio almeno per i prossimi 44 anni”.
L’obiettivo, spiega il primo cittadino di Terni, è quello di contemperare varie esigenze: da una parte l’obiettivo legato ai diritti e alla salute dei cittadini ternani, dall’altra la necessità e il bisogno di garantire la produzione di acciaio: “Allora si è cercato il modo di trovare il compromesso migliore tra la massima qualità di sicurezza per le falde acquifere, e quindi per i ternani, e la possibilità di continuare a produrre acciaio, due elementi fondamentali secondo questa giunta comunale“.
“Si è fatto questo protocollo – prosegue Bandecchi – che ha messo i punti chiave e base per gli elementi fondamentali e indiscutibili nella creazione di questa nuova discarica. Questa cosa non era mai stata fatta a Terni. E’ stata fatta finalmente con la consapevolezza sia della giunta e con un grande lavoro fatto dagli assessori insieme ai tecnici anche dell’AST”.
Discarica AST, Bandecchi: “Una cosa così in Italia non era mai stata fatta”
Il sindaco di Terni, alla luce del recente protocollo d’intesa, specifica l’impatto nazionale che questa decisione avrà nel corso del tempo: “Certo è che una cosa così in Italia non si era mai fatta. Veda anche la ricerca futura sulla possibilità di abbattere ancora i fanghi e quindi rendere i fanghi inerti con la sperimentazione passata avanti dal comune e insieme all’AST e tutta quella che riguarda la ricerca sulle scorie, sono elementi che il comune di Terni non aveva mai avuto in 140 anni. Ora ce l’ha e questo è un grandissimo passo avanti“.
“Si spera, a questo punto, che vedremo il progetto definitivo e finale che dovrà essere vagliato sia dal Ministero dell’Ambiente, sia dall’ARPA, dalla Regione e anche dal Comune”. Bandecchi, tuttavia, rimane all’erta e specifica: “Se il progetto definitivo avrà dentro di sé tutto il protocollo che noi abbiamo scritto, allora in quel momento saranno date le concessioni per la costruzione e per la revisione della discarica“.
Bandecchi analizza altri elementi correlati alla discarica AST. Tra gli elementi sottolineati, al di là del contemperamento delle varie esigenze, permane l’elemento del lavoro e della produzione: “Io personalmente come sindaco ho guardato il fatto che si deve produrre acciaio. La situazione mondiale ed internazionale non permette oggi al sindaco di Terni, oggettivamente, di fare i capricci. Produrre acciaio è un elemento fondamentale per l’Italia e per l’Europa“.
Il messaggio di Bandecchi: “Dobbiamo mantenere impegno verso gli elettori”
Dietro al percorso economico e agli accordi c’è sempre un messaggio politico che il sindaco Bandecchi rivolge ai suoi elettori: “Detto ciò, sicuramente dobbiamo mantenere l’impegno che abbiamo preso con i nostri elettori e lo abbiamo mantenuto in pieno, cioè quello di garantire un miglioramento nei rapporti tra la fabbrica e il Comune. Per quanto riguarda la discarica abbiamo ottenuto il massimo possibile oggi a livello scientifico nel mondo. Per quanto riguarda invece il piano generale che non richiede la nostra firma ma che sarebbe auspicabile, noi abbiamo fatto delle richieste precise, speriamo che il Ministero incaricato e l’AST decidano di aggiungere le cose che il Comune ha chiesto”.
Si parla anche di posti di lavoro e di istanze lavorative, sempre però nelle garanzie e nel rispetto dei luoghi: “Le ripeto se dovessero non essere chiare: un aumento di lavoratori, di almeno 200-300 lavoratori nei prossimi quattro anni che per noi è fondamentale, perché per assumere nuove persone per il Comune non è sufficiente mantenere gli spazi di lavoro esistenti. Il lavoro va aumentato”.
Bandecchi: “Fondamentale investimento per la città”
“Fondamentale – prosegue Bandecchi – per noi poi che l’AST faccia un investimento per tutta l’area delle città, per le polveri sottili. Noi abbiamo già presentato un progetto che è di recupero nell’ambiente attraverso una piantumazione nuova, che avrà un costo di circa 5 milioni di euro. Questo aiuterebbe la città a respirare un’aria veramente solida o comunque con meno minerali in giro che sono dannosi per la salute, senza troppe discussioni”.
In conclusione, Bandecchi rivolge un pensiero per i ternani: “La terza cosa è quella di privilegiare a parità di costo e a parità di servizi tutte le aziende locali che servono da 140 anni l’acciaieria e non portare il lavoro né fuori provincia, né tantomeno fuori Italia. Tutto quel lavoro di collaborazione con l’AST, perché i posti di lavoro non possono essere transitabili dall’esterno, quindi da chi è appaltatore all’interno devono essere aumentati. Queste sono le tre cose che noi abbiamo chiesto, differentemente noi abbiamo fatto il nostro lavoro. Lo Stato penserà al resto e io spero che ci pensi però con intelligenza, perché i ternani hanno i loro diritti”.