Un confronto pubblico e strutturato sul futuro del sistema sanitario e sociale umbro, con l’obiettivo di incidere concretamente sulla definizione del nuovo Piano sociosanitario regionale. È questo il senso dell’iniziativa promossa dalla Cgil Umbria dal titolo “Verso un nuovo Piano sociosanitario, le proposte della Cgil per rendere esigibile il diritto alla salute”, in programma venerdì 19 dicembre alle ore 10 nella sala riunioni ‘Andrea Alesini’ dell’Ospedale San Giovanni Battista di Foligno. L’incontro si inserisce nel percorso di avvicinamento alla promulgazione del nuovo Piano da parte della Regione Umbria e intende offrire un contributo di merito e di metodo al dibattito istituzionale, mettendo al centro il punto di vista dei lavoratori del settore e delle organizzazioni sindacali.
La mattinata si aprirà con una serie di interventi da parte dei professionisti del sistema sociosanitario regionale: medici, infermieri e operatori dei servizi in appalto porteranno all’attenzione dei partecipanti esperienze dirette, criticità operative e proposte maturate sul campo. Un quadro che mira a restituire una fotografia aggiornata dello stato dei servizi, delle condizioni di lavoro e dei bisogni di salute emergenti nei territori umbri.
A seguire è prevista una tavola rotonda istituzionale, alla quale prenderanno parte la segretaria generale della Cgil Umbria, Maria Rita Paggio, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e l’assessora alle politiche sociali del Comune di Perugia, Costanza Spera, in rappresentanza di Anci. Le conclusioni dell’iniziativa saranno affidate alla segretaria nazionale della Cgil, Daniela Barbaresi.
L'obiettivo dichiarato è avviare un primo confronto pubblico sul Piano sociosanitario che la Regione Umbria si appresta a varare, affinché il percorso di definizione non si esaurisca in un adempimento formale ma si traduca in un processo reale, strutturato e partecipato, capace di coinvolgere in modo sostanziale istituzioni, operatori e territori.
"Questa nostra iniziativa - anticipano dalla Cgil - ha l’obiettivo di promuovere un primo confronto sul Piano sociosanitario che la Regione Umbria sta per promulgare. Lo faremo con delle proposte di merito e di metodo per garantire che il percorso di partecipazione a cui sarà sottoposto il Piano nei prossimi mesi venga svolto con efficacia e che il sistema socio sanitario regionale si rafforzi nella sua capacità di offrire risposte ai nuovi bisogni di salute dei cittadini. Questo per rendere effettivo ed esigibile il diritto alla Salute adeguando il sistema ai cambiamenti demografici e ambientali della società, attraverso il rafforzamento del sistema pubblico universalista e dell’integrazione sociosanitaria territoriale”.
Al centro della piattaforma proposta dalla Cgil vi è il diritto alla salute, rivendicato come diritto universale e pienamente esigibile in modo uniforme su tutto il territorio regionale. Per il sindacato, il nuovo Piano sociosanitario è chiamato a confrontarsi con trasformazioni strutturali ormai non più rinviabili: l’invecchiamento progressivo della popolazione, l’aumento delle patologie croniche e degenerative, l’emersione di nuove fragilità sociali e l’impatto sempre più evidente dei cambiamenti ambientali sulla salute collettiva.
In quadro, la Cgil sottolinea la necessità di un rafforzamento del sistema sanitario pubblico, capace di contrastare fenomeni di frammentazione dell’offerta e disuguaglianze territoriali nell’accesso alle cure. Centrale, nelle proposte del sindacato, è il rilancio dell’integrazione tra ambito sanitario e sociale, con un’attenzione particolare alla dimensione territoriale dei servizi, considerata strategica per garantire continuità assistenziale, presa in carico delle cronicità e risposte adeguate ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione.
La partecipazione della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, conferma la centralità del dialogo tra istituzioni e parti sociali nella fase di costruzione del nuovo Piano sociosanitario regionale. Un confronto ritenuto essenziale per giungere alla definizione di un atto di programmazione in grado di orientare le politiche sanitarie e sociali dei prossimi anni, garantendo al contempo sostenibilità del sistema, equità nell’accesso alle cure e qualità dei servizi.
Oltre alla Regione, anche i Comuni sono chiamati a svolgere un ruolo chiave. La presenza dell’assessora alle politiche sociali del Comune di Perugia, Costanza Spera, in rappresentanza di Anci, richiama l’importanza del coinvolgimento dei Comuni sia nella fase di programmazione sia in quella di attuazione delle politiche sociosanitarie. Un apporto ritenuto decisivo soprattutto per la presa in carico delle persone più fragili, per il rafforzamento dell’integrazione tra servizi sanitari e sociali e per la costruzione di risposte efficaci e omogenee nei diversi contesti territoriali.